Musicista (Honfleur, Normandia, 1866 - Parigi 1925). Studiò per qualche tempo al conservatorio di Parigi, proseguendo poi da autodidatta e riprendendo gli studî da adulto presso la ScholaCantorum. Per [...] guadagnarsi da vivere suonò il pianoforte nei cabaret, dove incontrò (1891) C. Debussy, di cui divenne amico, e nel 1922 aderì al movimento dadaista. La sua musica si presentò tra le più originali del ...
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Violista da gamba e direttore d'orchestra spagnolo (n. Igualada, Barcellona, 1941). Ha studiato violoncello al Conservatorio di Barcellona, perfezionandosi in musica antica e viola da gamba con W. Kuijken [...] a Bruxelles e A. Wensinger a Basilea. Docente di viola da gamba alla ScholaCantorum di Basilea, nel 1974 ha fondato con altri musicisti, tra i quali la moglie, il soprano M. Figueras, l'ensemble Hespérion XX, che dal 2000 ha preso il nome di ...
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Musicista francese (Parigi 1851 - ivi 1931). Studiò specialmente con C. Franck. Fu tra i fondatori della Société nationale de musique e della Scholacantorum (presso la quale fu insegnante e in seguito [...] direttore). Dalla sua vasta produzione emergono specialmente le opere teatrali L'étranger (1903) e La légende de St. Christophe (1920); la Symphonie sur un chant montagnard français per pianoforte e orchestra ...
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Jacobs ⟨ʃakòb⟩, René. – Cantante lirico, direttore d’orchestra e musicologo belga (n. Gand 1946). Si rivelò negli anni Settanta come uno dei migliori controtenori della sua generazione in un vasto repertorio [...] di un repertorio più desueto (Cesti, Schütz, Graun, Keiser, Caldara, Porpora ecc.). È stato docente alla Scholacantorum Basiliensis. Vastissima la sua produzione discografica, molto spesso premiata da riconoscimenti importanti, tra cui si ricorda il ...
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Cantante tedesco (n. Eltville 1967). Controtenore, iniziato al canto fin da bambino, studiò alla ScholaCantorum Basiliensis con R. Levitt e R. Jacobs. Importante fu il debutto nel 1993 con la Passione [...] secondo S. Giovanni di Bach, quando si impose come una delle più complete voci di controtenore a cavallo tra 20° e 21° secolo. Dotato di tecnica eccellente e di timbro luminoso, si è specializzato nel ...
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Musicista francese (Parigi 1910 - Montpellier 1999). Ha studiato al conservatorio di Parigi, di cui è stato poi vicedirettore. Direttore (dal 1953) dell'Istituto di musicologia della Sorbona e, dal 1962, [...] della scholacantorum. Ha composto lavori teatrali, musica sacra, pezzi sinfonici e da camera e ha pubblicato numerosi studî musicologici sul canto gregoriano (L'imbroglio des modes, 1960) e la musica medievale in genere. ...
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Musicista francese (Parigi 1908 - ivi 2002). Studiò al conservatorio di Parigi. Compositore e organista, nel 1936 costituì con O. Messiaen, Y. Baudrier e A. Jolivet il gruppo La jeune France. Fu dal 1935 [...] professore di contrappunto e dal 1957 direttore della ScholaCantorum parigina. Compose lavori orchestrali e vocali-orchestrali, pezzi per coro, musica da camera, balletti. ...
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Musicista (San Sebastián 1887 - ivi 1915). Esponente della scuola nazionale spagnola di fine Ottocento, studiò alla ScholaCantorum di Parigi, con F. Planté (pianoforte) e V. d'Indy (composizione). Scrisse [...] le opere Mendy-Mendiyan (1910), Las golondrinas (1914), la zarzuela La Llama (1915; rappr. 1918) e composizioni vocali e strumentali ...
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Marmorario romano (sec. 13º), della scuola dei Cosmati, il suo nome compare in documenti del 1228 e del 1240. Opera maggiore fu la ScholaCantorum (1240) della Collegiata di Civita Lavinia (Lanuvio), in [...] collaborazione con il figlio Angelo ...
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Musicista romeno (Bucarest 1898 - Parigi 1985), naturalizzato francese (1955). Allievo di V. d'Indy, è stato professore al conservatorio superiore e alla Scholacantorum di Parigi. Ha composto musica teatrale [...] (opere, balletti), sinfonica e da camera (quartetti, sonate) ...
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schola cantorum
〈skòla ...〉 locuz. lat. (propr. «luogo di riunione dei cantori»), usata in ital. come s. f. – Nelle antiche basiliche cristiane, lo spazio (in ital. coro) antistante all’altare, riservato ai cantori e delimitato da un recinto...
pluteo
plùteo s. m. [dal lat. pluteus o pluteum «riparo, spalliera»]. – 1. Antica macchina guerresca usata per riparare gli assedianti durante l’attacco: costituita di vimini intrecciati e ricoperti di cuoio, talvolta a forma di torre, era...