Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per [...] 'Annunzio, meno alla lettera va intesa la condanna di un tipo intellettuale, con il quale il dandy G., lettore di Schopenhauer e Nietzsche, evidentemente si identifica e del quale anzi riesce a riscattare sul piano umano e sentimentale lo scetticismo ...
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PORUKS, Jānis
Arverds Svãbe
Scrittore lettone, nato a Druviena il 13 ottobre 1871, morto a Tartu (Dorpat) il 25 giugno 1911. Figlio di un agricoltore fu educato nello spirito della setta degli Herrnhuter; [...] e assumono valore simbolico. La forma in cui si esprime il pensiero del P. è aforistica; in Platone, Nietzsche e Schopenhauer cercò conforto al contrasto creato dalla finezza del suo intelletto in lotta con il suo cuore di credente; la sua concezione ...
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RODARI, Giovanni Francesco (
Gianni)
Mariarosa Rossitto
– Nacque a Omegna (allora provicia di Novara), sul lago d’Orta, il 23 ottobre 1920. Il padre, Giuseppe, dopo aver lavorato molti anni come operaio [...] legati a tematiche religiose. Furono anni di letture intense e decisive, fra cui Friedrich Nietzsche, Max Stirner, Arthur Schopenhauer e, grazie al direttore della Biblioteca civica di Varese, Karl Marx e altri autori politici, che lo portarono a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scrittore complesso e proteiforme, Fernando Pessoa ha composto versi, scritto prose [...] lettura dei simbolisti francesi e degli autori inglesi (Shakespeare, Keats, Milton, Poe, Whitman), lo studio di filosofi come Arthur Schopenhauer e Friedrich Nietzsche, ma non sostiene alcun esame e abbandona ben presto l’università per lavorare come ...
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ateismo
Negazione esplicita e consapevole dell’esistenza di Dio (dal gr. ἄϑεος «senza Dio»). Riguardo al tema dell’a. è necessario distinguere tra l’ambito religioso e l’ambito più propriamente filosofico. [...] nella linearità di un progresso che porterà inevitabilmente all’emancipazione dell’umanità dall’errore e dalla superstizione religiosa. Schopenhauer nega l’esistenza di Dio in quanto il male e il dolore che dominano nel mondo confutano ogni ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] e sviluppo, raggiunge infine la propria autocoscienza e si realizza nell’assoluto. Avversando le tesi hegeliane, A. Schopenhauer concepì l’i. come oggettivazione immediata della volontà, che le arti esprimono direttamente, ciascuna secondo gradi ...
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VOLKELT, Johannes Immanuel
Heinrich LEVY
Filosofo, nato a Lipnik (Galizia) il 21 luglio 1848, morto a Lipsia l'8 maggio 1930. Insegnò filosofia all'università di Jena dal 1876, a Basilea dal 1883, a [...] in una metafisica. Vanno menzionati oltre a ciò Der Symbolbegriff in der neuesten Åsthetik (Jena 1876); A. Schopenhauer (Stoccarda 1900); Zwischen Dichtung und Philosophie (Monaco 1908).
Bibl.: O. Hallesby, J. V.s Erkenntnistheorie, Erlangen 1909 ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] paradossali. Decisivi per la sua formazione anche gli interessi filosofici: la lettura intensiva di F. Nietzsche e A. Schopenhauer influì in profondità sul suo pensiero e, dunque, sulla sua pittura.
I primi quadri noti risalgono a un soggiorno ...
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Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...] misericordia, "l'amore che gode del bene altrui e si rattrista invece dell'altrui male", come scrive Spinoza nella sua Ethica. Anche Schopenhauer vede nell'invidia una passione umana inevitabile, il cui opposto è la compassione: è naturale, sostiene ...
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ZINI, Zino
Francesco Giasi
ZINI, Zino. – Nacque a Firenze il 15 dicembre 1868 da Gaetano, modenese, e da Penelope Angeloni, perugina. Il padre era stato un esponente del movimento democratico modenese, [...] al bivio; in entrambe è assai evidente l’influenza del neokantismo della scuola di Marburgo e di autori (Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche e Henri-Louis Bergson) che utilizzò per demolire il determinismo positivista. Non superò il concorso per ...
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schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che si espressero principalmente nella sua...
libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti del manager tradito [testo] «Naufragium...