Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] religioni basate sulla negazione del mondo è proprio quello di superare la soggettività e l'individualità. Hegel e Schopenhauer segnano l'inizio di una filosofia della religione che vede nella negazione del mondo il contributo più rilevante delle ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] teorici, il sentimento della compassione, o più in generale l'empatia, svolge un ruolo decisivo nell'azione etica (Hume, 1817; Schopenhauer, 1978; Wolf, 1990). Il punto da tenere presente è che, in contrasto con l'utilitarismo, il criterio decisivo è ...
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volontarismo
Termine usato in generale (in contrapposizione a «intellettualismo» e a «razionalismo») per designare: (1) ogni concezione che ponga una preminenza della volontà sull’intelletto, o comunque [...] dell’Io puro come volontà e attività, e in quella schellinghiana dell’essere originario come produttività; trova la formulazione tipica in Schopenhauer e in Hartmann, e informa le dottrine di vari pensatori, quali Wundt, Paulsen, Fouillée, e altri. ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] ; e critici sono Wackenroder e Novalis, disgregatore del significato poetico nella fluidità musicale, i neofiti mistici; critico è Schopenhauer, che si stabilisce emulo della poesia e della musica; o, spesso acuto e sensibile quanto il letterato più ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte [...] leopardiane di G. Negri, Pavia 1894-99, voll. 6.
Per la storia del pensiero del L., oltre ai Saggi critici del De Sanctis (Schopenhauer e L.), si veda M. Porena, Il pessimismo di G. L., Genova 1923; G. A. Levi, Storia del pensiero G. L., Torino 1911 ...
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SUICIDIO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giovanni NOVELLI
Arnaldo BERTOLA
Ernesto LUGARO
. Filosofia. - Che il suicidio sia lecito o addirittura consigliabile è tesi che si presenta più d'una [...] decisivo anche nell'unico caso importante in cui tale problema sia stato ripreso dal pensiero moderno. È il caso dello Schopenhauer, il quale del resto si riavvicina alla posizione dell'antico cinismo e stoicismo in quanto scorge il problema etico ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] processo, sul mutamento, sulla temporalità e sul divenire come propria categoria ontologica centrale: da Hegel, Schelling, Schopenhauer, Nietzsche, Bergson, Alexander a Dewey, Whitehead, Heidegger; e ci sono stati pochi teologi (probabilmente per le ...
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Induismo
"All'inizio non c'era né l'essere né il non essere" (Rigveda)
Dimensione concettuale e pratica dell'induismo
di Bidare Venkatasubbayah Subbarayappa
9 gennaio
Inizia ad Allahabad-Prayaga, nello [...] di riferimento. I filosofi tedeschi dell'inizio del 19° secolo (J.G. Herder, G.W.F. Hegel e soprattutto A. Schopenhauer, che dopo aver letto la traduzione latina di cinquanta Upanishad si convertì alla metafisica del Vedanta) furono fra i primi ...
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Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] temporale. Il determinismo meccanicistico è invece fortemente sostenuto dalle filosofie anti-idealistiche di F. Herbart e di A. Schopenhauer, dal positivismo di A. Comte, dall'evoluzionismo di H. Spencer, dal materialismo svoltosi dopo la prima metà ...
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JOHNSON, Samuel
Gian Napoleone Giordano Orsini
Letterato ed erudito inglese, nato a Lichfield l'8 settembre 1709. Dal padre, un libraio di cultura non spregevole, e dai suoi libri apprende ad amare [...] sono chiamate in causa perfino le piramidi d'Egitto, che si rivelano, in grazia di un sottile ragionamento degno di Schopenhauer, "un monumento all'insufficienza degli umani godimenti" (cap. XXXII). La sua pubblicazione coincide con quell'altra e ben ...
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schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che si espressero principalmente nella sua...
libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti del manager tradito [testo] «Naufragium...