Stein, Karl Heinrich von
Filosofo tedesco (Coburgo 1857 - Berlino 1887). Fu (1879-80) precettore a Bayreuth del figlio di R. Wagner, Sigfrido, e le idee filosofiche del compositore esercitarono un grande [...] influsso su di lui, già attratto nell’orbita ideale di Schopenhauer. Esercitò la libera docenza nelle univv. di Halle e di Berlino. La sua opera maggiore, Die Entstehung der neueren Aestetik (1886), prende in considerazione il pensiero estetico del ...
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VIRGOLETTE
Le virgolette possono essere di tre tipi:
–
Alte
(“ ”)
–
Basse
(« »)
–
Apici
(‘ ’)
Si usano in diversi contesti e con diverse funzioni:
– per delimitare un discorso diretto
«Felice notte, [...] venerabile Jorge,» disse. «Ci attendevi?» (U. Eco, Il nome della rosa)
– per delimitare una citazione
Per Schopenhauer l’invidia è «il segno sicuro del difetto»
– per introdurre in un testo il titolo di un giornale
L’ho letto nel “Corriere ...
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GISSING, George
Mario Praz
Romanziere, nato a Wakefield il 22 novembre 1857, morto a Saint-Jean-de-Luz il 28 dicembre 1903. Fu in America, dove cercò invano di guadagnarsi la vita scrivendo; in Germania, [...] a Jena, dove diede lezioni e studiò Häckel, Schopenhauer, Comte e i positivisti; tornò a Londra e conobbe le miserie della bohème letteraria. Un legato di un centinaio di sterline gli permise di pubblicate nel 1880 Workers in the Dawn; in seguito ...
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Storico italiano della filosofia (Pozzuoli 1839 - Roma 1920), prof. nelle univ. di Palermo, Padova e Roma; socio nazionale dei Lincei (1913). Opere principali: Storia critica delle categorie dai primordi [...] della filosofia greca fino a Hegel (2 voll., 1871); Il principio di contraddizione (1883). Pubblicò studî su Kant, Schopenhauer, N. Vernia, G. Zabarella, ecc. ...
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Filosofo (Lipnik, Galizia, 1848 - Lipsia 1930), prof. di filosofia nelle univ. di Jena (1876-83), Basilea (1883-1889), Würzburg (1889-94), Lipsia (1894). Tra i suoi scritti: Der Symbolbegriff in der neuesten [...] Aesthetik (1876); I. Kants Erkenntnistheorie nach ihren Grundprinzipien charakterisiert (1879); Erfahrung und Denken (1886); A. Schopenhauer (1900); System der Aesthetik (3 voll., 1905-14; 2a ed. 1927), che è la sua opera più impegnativa e dove ...
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MABÍLĒS (Μαβίλης), Lorenzo
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta neogreco, nato nel 1860 ad Itaca, da famiglia di origine spagnola, morto il 29 dicembre 1912 a Driskos. Studiò ad Atene e in Germania, dove per [...] molti anni attese alla filologia e alla filosofia, entusiasmandosi per Kant e Schopenhauer, dal quale derivò il suo pessimismo. Tornato a Corfù, visse lontano dalle cariche pubbliche fra i libri e amici e discepoli del Solomos, avendo a maestro il ...
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Volkelt, Johannes Immanuel
Filosofo tedesco (Bielitz-Biala, Galizia, 1848 - Lipsia 1930). Fu prof. di filosofia nelle univv. di Jena (1876-83), Basilea (1883-89), Würzburg (1889-94), Lipsia (1894). La [...] riflessione sulle dottrine metafisiche ed estetiche dei maggiori filosofi tedeschi dell’età moderna, da Kant a Hegel, da Schopenhauer a Hartmann. Tra i suoi scritti si segnalano in partic.: Der Symbolbegriff in der neuesten Ästhetik (1876); I ...
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Ragnisco, Pietro
Storico italiano della filosofia (Pozzuoli 1839 - Roma 1920). Insegnò nelle univv. di Palermo, Padova e Roma. Tra le sue opere si segnalano: Storia critica delle categorie dai primordi [...] della filosofia greca fino a Hegel (2 voll., 1871) e Il principio di contraddizione (1882). Pubblicò studi su Kant, Schopenhauer, Vernia e Zabarella. ...
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Termine della filosofia scolastica, indicante la maniera di essere della realtà assoluta, che non deriva da altro il principio della sua esistenza, bensì l'ha in sé stessa: attributo tipico, perciò, della [...] divinità. Nella lingua filosofica tedesca, il termine (Aseität) fu ripreso dallo Schopenhauer e da Edoardo von Hartmann per indicare l'assoluta realtà, rispettivamente, della Volontà e dell'Inconscio. ...
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Filosofo italiano (Pozzuolo, Perugia, 1912 - Tuoro sul Trasimeno 1995); prof. univ. dal 1953, insegnò filosofia teoretica nell'univ. di Bologna. Il suo pensiero, sotto l'influsso dell'ontologismo di P. [...] e heideggeriani, e s'incentrò sul concetto dell'esperienza cristiana come "ascesi di coscienza". Opere principali: Noluntas (1941); Schopenhauer (1942); Spinoza (1946); L'ascetica di Heidegger (1949); L'ascesi di coscienza e l'argomento di s. Anselmo ...
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schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che si espressero principalmente nella sua...
libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti del manager tradito [testo] «Naufragium...