Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio di Kant e di Platone, i due pensatori che avrebbero esercitato la maggiore influenza sulla formazione del suo sistema filosofico. Nel 1813 si addottorò, a Jena, col saggio Über die vierfache Wurzel ...
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Scrittrice tedesca (Danzica 1766 - Jena 1838), madre di Arthur; intraprese molti viaggi in Europa. Si stabilì da ultimo a Weimar formando intorno a sé un circolo frequentato anche da Goethe. Scrisse alcuni romanzi (Gabriele, 1819-20; Sidonia, 1827) e libri di viaggio ...
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Filosofo (Tondern 1830 - Lauenburg, Pomerania, 1881). Fu discepolo dello Schopenhauer, le cui dottrine rielaborò in senso più radicalmente pessimista. Opere principali: Das Tragische als Weltgesetz (1877); [...] Der Widerspruch im Wissen und Wesen der Welt (2 voll., 1880-81) ...
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Scrittore ceco (Domažlice 1878 - Praga 1928). Influenzato da Nietzsche e Schopenhauer e in rapporto con i poeti simbolisti, è autore di una vasta produzione, sempre di alto valore stilistico, di saggi [...] filosofici (Traktáty a diktáty "Trattati e dettati", 1922; Vteřina a věčnost "L'attimo e l'eternità", 1927) e di opere letterarie, tra le quali ricordiamo il romanzo Utrpení knížete Sternenhocha ("I dolori ...
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Filosofo tedesco (Bojanowo, Posnania, 1813 - Berlino 1879). Scolaro e seguace di Schopenhauer, ne diffuse il pensiero nei Briefe über die Schopenhauersche Philosophie (1854); espose poi nei Neue Briefe [...] (1876) le sue divergenze dalle dottrine del maestro, del quale curò anche la prima ed. completa delle opere (6 voll., 1873-74) ...
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La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’i. è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, [...] ma con un’estensione e importanza intese diversamente dalla psicologia classica e dalla psicanalisi.
Per la psicologia classica l’i. ha un’importanza relativamente limitata e le sue funzioni si confondono ...
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Storico della filosofia e indianista tedesco (Oberdreis, Neuwied, 1845 - Kiel 1919). Dal 1889 insegnò storia della filosofia all'univ. di Kiel. Seguace dello Schopenhauer, era convinto che nella sua filosofia [...] si trovassero conciliate le tradizioni del pensiero orientale e di quello occidentale (Die Elemente der Metaphysik, 1877); al pensiero indiano egli dedicò Das System des Vedânta (1883), una parte assai ...
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Filosofo (Heldrungen, Turingia, 1761 - Gottinga 1833), prof. nell'univ. di Helmstedt (1788-1810), poi (dal 1810) di Gottinga, dove ebbe come allievo A. Schopenhauer. L'opera principale di S. è l'Aenesidemus [...] oder über die Fundamente der... Elementarphilosophie (1792). La sua importanza nello sviluppo dell'idealismo tedesco sta nell'aver messo radicalmente in discussione la validità tanto della critica kantiana ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] Vita e opere
Studiò filosofia classica a Bonn e Lipsia e a questo periodo risale il suo entusiasmo per il pensiero di Schopenhauer e per la musica di Wagner, con cui strinse anche un'amicizia destinata però presto a sfaldarsi per gravi divergenze di ...
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Filosofo (Coburgo 1857 - Berlino 1887). Fu (1879-80) precettore a Bayreuth del figlio di Richard Wagner, Sigfrido; le idee filosofiche del compositore esercitarono influsso su di lui, già attratto nell'orbita [...] ideale di Schopenhauer. Esercitò la libera docenza a Halle e a Berlino. La sua opera maggiore, Die Entstehung der neueren Ästhetik (1886), prende in considerazione il pensiero estetico del Settecento e dell'Ottocento, ponendo l'accento soprattutto ...
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schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che si espressero principalmente nella sua...
libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti del manager tradito [testo] «Naufragium...