Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per [...] 'Annunzio, meno alla lettera va intesa la condanna di un tipo intellettuale, con il quale il dandy G., lettore di Schopenhauer e Nietzsche, evidentemente si identifica e del quale anzi riesce a riscattare sul piano umano e sentimentale lo scetticismo ...
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SØRENSEN, Villy
Alda Castagnoli Manghi
Narratore e saggista danese, nato a Copenaghen il 13 gennaio 1929. Di formazione filosofica, aperto alla cultura classica come alla produzione letteraria internazionale, [...] della necessità di un nuovo umanesimo.
Numerose le monografie: Nietzsche (1963), Kafkas digtning (1968, "L'opera di Kafka"); Schopenhauer (1969) e Seneca, Humanisten ved Neros hof (1976; trad. it., Seneca, l'umanista alla corte di Nerone, 1988 ...
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PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] si consumò lo strappo definitivo con la scoperta di À rebour di Joris-Karl Huysmans e del pensiero di Arthur Schopenhauer, di cui tradusse, da un’edizione francese, alcuni passaggi pubblicati nel dicembre del 1884 su Cronaca sibarita (D’Antuono, 2002 ...
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DE BOSIS, Adolfo
Elisabetta Mondello
Nacque ad Ancona il 2 genn. 1863 da Angelo, di antica famiglia marchigiana, e da Virginia Knappe. Fece i suoi primi studi all'istituto Rumori e poi nel collegio [...] il carattere di un vero cenacolo. Gli artisti discutevano delle nuove tendenze, leggevano pagine di opere filosofiche di Schopenhauer o brani di Shakespeare, presentavano le proprie opere. Ugo Fleres lesse il suo poema Don Giovanni, D'Annunzio ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] dighe dell'ordine borghese, inadeguato a dominare il proprio caos.
Dietro Thomas Mann non ci sono soltanto Nietzsche e Schopenhauer, ma c'è anche Wagner, ossia il grande esempio di una dissoluzione tardoromantica del grande stile che ha cercato ...
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CERETTI, Pietro
Roberto Grita
Nacque ad Intra (oggi Verbania, provincia di Novara) il 24 agosto del 1823 da Pietro e da Caterina Rabbaglietti.
Di famiglia particolarmente agiata, il C. venne affidato [...] . Egli aveva, d'altra parte, subito anche altre profonde influenze: quella del Leopardi e forse anche quella dello Schopenhauer, che egli chiama suo "intrinseco amico", e delle grandi dottrine pessimistiche dell'antico Oriente.
Nella sua riforma del ...
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BEONIO-BROCCHIERI, Vittorio
Arturo Colombo
Nacque a Lodi il 4 maggio 1902. Figlio unico di Augusto e di Carmela Boggiali, compì gli studi al liceo classico della città natale; poi, all'università di [...] del rapporto "uomo-naturacosmo", dove si riflette la sua costante predilezione verso gli autori preferiti (Machiavelli, Nietzsche, Schopenhauer, Spengler, Wagner) accanto al suo fermo convincimento che "la realtà non è euclidea, quindi i valori della ...
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Tolstoj, Lev Nikolaevič
Guido Carpi
L’anima della grande madre Russia
Nella sua lunga vita Lev N. Tolstoj ha scritto grandi romanzi e brevi racconti; ha denunciato le insidie dell’egoismo e ha esaltato [...] alle donne – il romanzo analizza la crisi della famiglia nella società moderna: influenzato dal filosofo tedesco Arthur Schopenhauer, Tolstoj critica ora tutte le norme morali e sociali comunemente accettate e le considera manifestazioni di ipocrisia ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] come erano posti da Murri a Corradini, da Renan a Sorel, a Gambetta, a Max Nordau, a Maurras, da Kierkegaard a Schopenhauer. A parte il valore dei singoli giudizi (ancor oggi fondamentali quelli espressi su Pascoli, D'Annunzio, i crepuscolari), sono ...
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Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, 1861-1928), triestino di nascita, europeo per formazione (sostanzialmente da autodidatta), fu infaticabile nell’esercizio della penna: uno scribacchiare che è [...] si era avvicinato, in gioventù, ai suoi auctores, come Émile Zola, ma anche, tra i filosofi tedeschi, Arthur Schopenhauer (che leggeva nella traduzione francese: cfr. Lepschy 1984: 105).
Che il rispetto della langue, dell’istituto linguistico sicuro ...
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schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che si espressero principalmente nella sua...
libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti del manager tradito [testo] «Naufragium...