CANTARELLA, Raffaele
Piero Treves
Nato a Mistretta (Messina) il 25 apr. 1898 da Francesco e da Eva Rebeck, trascorse la giovinezza a Salerno, ove il padre fu a lungo insegnante di lettere classiche [...] età periclea; e nell'indifferenza allarmata e ostile alla scienza atomico-nucleare, che favorisce unicamente l'hybris, o " tragedia storica della polis greca e all'uomo "animale politico" è seguita la depoliticizzazione dell'individuo.
Per la difesa ...
Leggi Tutto
Goethe, Johann Wolfgang von
Antonella Gargano
Lo scrittore che si definì un "beniamino degli dei"
Vissuto tra la seconda metà del Settecento e la prima dell'Ottocento, Johann Wolfgang von Goethe è considerato [...] moda (il frac azzurro e il gilè giallo).
L'attività politica e la fase classica
Nel 1775 lo scrittore risponde all'invito del conoscenza dell'uomo che, non appagato dallo studio delle scienze umane, aspira all'esperienza diretta delle forze della ...
Leggi Tutto
Di famiglia bergamasca, nacque a Fourneaux (Savoia), da Felice e Carolina Gavazzi, il 25 ott. 1879. Da giovane partecipò alla vita dei cattolici organizzati nell' "Opera dei congressi", svolgendo la sua [...] scoperta del pensiero vichiano (Processi e rappresentazioni di Scienza Nuova in G. B. Vico, Friburgo romanziere, Torino 1937; P. M. Arcari, Le elaborazioni della dottrina politica nazionale fra l'unità e l'intervento (1870-1914), 3 voll., Firenze ...
Leggi Tutto
ellenismo
Massimo Di Marco
La diffusione della cultura greca nel Mediterraneo e in Asia Minore
L'ellenismo è il periodo storico che va dal 323 al 31 a.C. È stato a lungo considerato un periodo di decadenza. [...] voluta dai Tolomei, ove soggiornano i più grandi poeti e scienziati del tempo, che per i loro studi possono avvalersi di una cittadini dalla vita politica. Il teatro tragico perde importanza, e così anche l'oratoria politica. La stessa commedia ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] Machiavelli e L. Ariosto. In Alberti convergono, in un’atmosfera drammatica, problemi di educazione e di scienza, concezioni filosofiche e politiche, attività artistiche e fedeltà a una prospettiva terrena da cui sembra del tutto assente la religione ...
Leggi Tutto
L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] in cui era caduta per la decadenza dell’oratoria politica, il prevalere dello scolasticismo e il manierismo dell’ Descartes. Si fa strada una nuova opposizione fra lettere e scienze, fra r. e logica contribuendo a rafforzare il restringimento già ...
Leggi Tutto
Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] 1961; Rinascimento inquieto, 1965; Anatomie secentesche, 1966; Politica e commedia. Dal Beroaldo al Machiavelli, 1972; Poesia come suoi studi su Tecniche della critica letteraria (1967), Scienza e letteratura (1978), Ermeneutica e commento. Teoria e ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] 1000 e il 500 a.C., per i nuovi contatti politico-economici e culturali, e quindi linguistici, che i Latini avevano come lingua ufficiale e internazionale della Chiesa, della diplomazia e della scienza, e di una nuova letteratura latina. Tra il 17° e ...
Leggi Tutto
Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] andava costituendosi una unità dei Greci che non esisteva nella politica e nei costumi; per studiare O. nacquero la filologia e tempo, l'opera di G. B. Vico, che nella Scienza nuova seconda (1730), polemizzando contro i contemporanei, sostiene che la ...
Leggi Tutto
L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] gli errori che il Sillabo di Pio IX elencherà (1864), mostrare legittima la conciliazione tra scienza e fede, prendere posizione nei grandi movimenti politici e sociali del tempo. Secondo lo spirito dell’eloquenza ottocentesca continuò, nel 20° sec ...
Leggi Tutto
politica
polìtica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. politico (sottint. arte); cfr. gr. πολιτική (τέχνη)]. – 1. a. La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...