Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La cibernetica
Roberto Cordeschi
Teresa Numerico
Le origini
Il termine cibernetica fu coniato dal matematico Norbert Wiener (1894-1964), che nel 1948 pubblicò negli Stati Uniti un libro destinato ad [...] menzionate l’Associazione italiana per l’Intelligenza Artificiale (AI*IA, fondata nel 1988) e l’Associazione italiana di scienzecognitive (AISC, fondata nel 2001). Sul versante che interessa i filosofi, da un lato Somenzi aveva introdotto in Italia ...
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Forme del sacro
Luigi Berzano
Premessa
Questo secolo inizia con un nuovo spettro che si aggira nel cuore di tutte le società moderne avanzate. Lo spettro del sacro. Le sue forme sarebbero quelle del [...] tutti i paradigmi scientifici, quasi che si attuasse una ricomposizione tra scienza e religione proprio nel campo dove maggiore era stato il sopravvanzamento della sfera cognitiva (razionalità, sapere strumentale) su quella dell’irrazionale.
Le forme ...
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Sistemi, teoria dei
Francesco Pardi
Introduzione
Il termine sistema rientra negli usi tradizionali sia del linguaggio ordinario che di quello di molte discipline, quali la matematica e la filosofia. [...] come modello fondamentale da utilizzare per altre forme di pensiero, soprattutto per le scienze sociali.
I successivi progressi dell'informatica e delle scienzecognitive hanno fornito alla teoria generale dei sistemi ulteriori occasioni di sviluppo ...
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Francesco Rimoli
Abstract
La voce offre un quadro sintetico della disciplina del fenomeno culturale nell’ordinamento italiano, esaminandone soprattutto i profili costituzionali. Evidenzia inoltre, [...] quale «non si considera oscena l’opera d’arte o l’opera di scienza, salvo che, per motivo diverso da quello di studio, sia offerta in ) culturale, estendendosi, in una sostanziale omogeneità cognitiva, a tutte le fasi del processo culturale, ...
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Augusto Cerri
Abstract
La ragionevolezza è criterio di valutazione delle decisioni umane alla stregua di principi comunemente consentiti e di una metodologia pur essa condivisa. Nel diritto i principi [...] riferisce al punto d’incontro fra un comportamento umano ed una base cognitiva certa o incerta. E, allora, fin dall’inizio ha che si occupa come sociologo (cfr. Cosciani, C., Principi di scienza delle finanze, Roma, 1968, 76 ss.). Oltre a ciò si ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] di collegare il montaggio stesso da un lato ai processi cognitivi che stanno alla base dell'apprensione e della comprensione riflessione sul linguaggio filmico vi risulta legata a una scienza precisa, la semiotica, e dunque i problemi relativi alla ...
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Medico-paziente: un rapporto in crisi
Silvia Gregory
Lo sviluppo delle scienze e delle tecnologie, che tanto hanno influito sulla medicina e sulla sua capacità diagnostica e terapeutica, ha portato [...] medico mostra al paziente. Per ascolto si intende una funzione cognitiva ed emotiva che permetta di capire e sentire cosa è la vérité, 1988; trad. it. 1995).
I progressi della scienza hanno conferito al corpo medico un potente arsenale, ma i medici ...
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Anomia
Philippe Besnard
Introduzione
Negli anni sessanta l'anomia acquisisce lo status di concetto sociologico per eccellenza, divenendo il segno dell'autonomia e della specificità della disciplina [...] e i lavoratori e nella perdita dell'unità della scienza, ha come origine l'insufficienza dei contatti fra i è dovuto più al suo valore di marketing che alla sua utilità cognitiva, il declino è inevitabile non appena si compie il processo di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica (1945-1960). L'elettronica e il calcolo
Jon Agar
L'elettronica e il calcolo
Negli anni 1945-1946 fu resa pubblica la definizione di 'calcolatore [...] elementi tratti da entrambi ‒ offriva un nuovo modo di fare scienza e, in una forma addirittura estrema di tale approccio, intere stesso come soggetto attivo dell'indagine. La psicologia cognitiva, per esempio, negli anni Cinquanta sfruttò sempre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Guglielmo di Ockham, filosofo francescano del XIV secolo, è un sostenitore della radicale [...] Ockham è essenzialmente semantica: egli lega in modo indissolubile psicologia cognitiva, teoria del segno e teoria della referenza. L’universale cose inutili. Data l’eterogeneità radicale tra fede e scienza, segue che le verità di fede non possono ...
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cognitivo
agg. [der. del lat. cognĭtus: v. cognito], letter. – Che riguarda il conoscere; in psicologia, processi c., i processi implicati nella conoscenza (percezione, immaginazione, memoria, tutte le forme di ragionamento), intesi funzionalmente...
doping cognitivo
loc. s.le m. Uso di farmaci per il potenziamento delle facoltà cognitive, in particolar modo al fine di ottenere migliori prestazioni intellettuali. ◆ I benefici del potenziamento cognitivo riguardano una maggiore concentrazione...