Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] o distributiva, in una logica pubblicistica di distribuzione dei beni all’interno della società. La g. distributiva Nell’insegnamento stoico la g. diventa una virtù attiva; non è solo scienza o ratio che segue la natura, ma si afferma come arte, come ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] Iuvenilia e, relativamente ad alcuni testi di logica (Tractatio de praecognitionibus et praecognitis, Tractatio de scienziato. La prima delle "due nuove scienze" consisteva in una trattazione matematica originale della struttura della materia e della ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] segno, rinvia.
Il r. nella filosofia dellascienza
Il problema del r. ha ricevuto nuova attenzione nella filosofia dellascienza contemporanea all’interno del dibattito sullo status ontologico delle entità teoriche (non osservabili) postulate dalle ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] prova. In Aristotele la conoscenza ‘per s.’ dal punto di vista logico prende corpo in un procedimento entimematico grazie al quale dal s. o ’ la purificazione dell’anima che viene di fatto ‘operata’.
Con l’ingresso dellascienza araba in Occidente ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] opinione comune o i principi generali di una scienza, ma che, all’esame critico, si delle antinomie logiche e quella della antinomie linguistiche (queste ultime dette pure semantiche o sintattiche). Appartengono alla classe delle antinomie logiche ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] 1827 tornò a Monaco, dove fu eletto presidente dell'Accademia dellescienze e chiamato a insegnare all'università allora fondata. Vi sempre più radicale della "filosofia negativa"; tale è la filosofia fondata puramente sulla logica e sulla ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] dai termini semplici e combinandoli in modo matematico. La logica combinatoria di L. e le sue tecniche di memoria tutte le possibili combinazioni e offrire una visione totale della realtà costituendo una scienza unitaria (di qui il nesso tra "arte" ed ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] proprietà. La trattazione filosofica è preceduta da una logica e da una dottrina del metodo. La logica è nominalistica: gli universali sono nomi, e dà un'esposizione dei concetti più generali dellascienza naturale: spazio, tempo, corpo, accidente, ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] monopolî, regolamentazioni industriali, dazî eccessivi, ecc.). Per consenso quasi unanime S. è considerato il fondatore dellascienza economica moderna (uno dei pochi studiosi che contestano tale affermazione è Schumpeter). È indubbio che l'elegante ...
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Filosofo e storico della filosofia tedesco (Breslavia 1874 - New York 1945); dal 1919 fu prof. e poi rettore nell'univ. di Amburgo; esule per le persecuzioni razziali naziste, fu prof. a Oxford (1934), [...] opera teorica, Substanzbegriff und Funktionsbegriff (1910; trad. it. 1973), C. analizzò la struttura logica degli ambiti fondamentali dellascienza contemporanea. In questa analisi, il concetto di una sostanza indipendente dall'attività conoscitiva ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...