Si dice che una sostanza ha proprietà antigene, o è antigene, quando, essendo introdotta in un organismo animale per via paraenterica o parenterale (cioè per via extraintestinale, in modo da evitare le [...] e delle reazioni da essi provocate, ottenibili col sangue, e precisamente col siero di sangue, costituisce un ramo delle scienzebiologiche cui si è dato il nome di sierologia; i sieri contenenti gli anticorpi si dicono sieri immuni e i fenomeni ...
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QUAGLIARIELLO, Gaetano
Chimico fisiologo, nato a Salerno il 19 dicembre 1883. Laureatosi in medicina a Napoli nel 1908, assistente e aiuto nell'Istituto di fisiologia, vi conseguì la libera docenza nel [...] acidi grassi superiori e di una deidrogenasi atta a desaturare questi ultimi. Redattore capo dell'Archivio di scienzebiologiche (1919), dei Quaderni della nutrizione (1934); collaboratore al Handbuch der vergleichenden Physiologie (Iena 1922) e al ...
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Filosofo, nato a Torino il 21 settembre 1923. Professore ordinario di Filosofia teoretica all'università di Pisa (1957), poi di Filosofia della scienza (1987). Direttore dell'Istituto di Filosofia dell'università [...] che egli definisce di "naturalismo critico", aperta alle tematiche della scienza moderna, e in particolare delle scienzebiologiche, in uno sforzo di comprendere i fondamenti biologici della cultura umana, e di rivendicarne al tempo stesso i ...
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Chimico, nato il 26 maggio 1902 a Soriano Calabro. Laureatosi a Napoli nel 1924, fu nominato professore di chimica generale ed inorganica a Firenze nel 1936, nel 1938 passò alla facoltà di scienze di Roma [...] chimiche e fisiche dei solidi: composti intermetallici, struttura del tessuto osseo (di notevole interesse per le scienzebiologiche), relazioni tra acidi allamofosforici e acidi silicici. Ha istituito presso l'Istituto chimico dell'università di ...
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Illustre anatomo e fisiologo, nato l'11 novembre 1711 a Thoirette-en-Bresse, morto a Parigi il 22 luglio 1802; fu allievo del celebre chirurgo Desault e dopo la morte del maestro insegnò anatomia, fisiologia [...] a Parigi. Compì ricerche ed espose concetti di somma originalità, che furono punto di partenza di grandi progressi delle scienzebiologiche, quali ad es. le nozioni di "organo" e di "tessuto" e del rapporto fra organo e funzione. Introdusse la ...
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Naturalista e biologo, nato a Genova il 3 aprile 1872, morto a Roma il 12 giugno 1916. Fondò nel 1899 la Rivista di scienzebiologiche, che diresse fino al 1902 con indirizzo positivistico. Convertitosi [...] Roma 1923; Appunti di astronomia, Roma 1928. Serie filosofica a cura di N. Turchi: La teleologia, Roma 1923; Problemi di biologia alla luce del finalismo, Roma 1924; Saggi di filosofia finalistsca, voll. 3, Roma 1925-27; Dalla natura a Dio attraverso ...
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Zoologo italiano, nato a Sambonifacio (Verona) il 27 gennaio 1818, morto il 18 gennaio 1923 a Firenze. Laureato in scienze naturali, a Padova, nel 1881, insegnò dapprima nei RR. Licei, dal 1895 al '98 [...] (Milano 1913) molto diffusi fra gli studiosi e che hanno avuto parecchie edizioni. Fondò e diresse la Rassegna di scienzebiologiche (1921-1923), vivace periodico, in cui manifestò il suo spirito battagliero e polemico. Dopo la sua morte la Rassegna ...
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Istologo e citologo belga, figlio di Pierre Joseph (v.), nato a Lovanio il 5 marzo 1846, morto a Liegi il 28 aprile 1910. Studiò a Leida e nella stessa città ebbe poi la cattedra universitaria. In seguito [...] di Lovanio. È autore di molti importanti lavori di anatomia microscopica e di citologia, del quale ramo delle scienzebiologiche può dirsi uno dei fondatori. Notevolissime le sue ricerche sui fenomeni di maturazione dell'uovo, sulla fecondazione e ...
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Paleontologo francese, nato nel 1864, morto nel 1899. Sebbene scomparso giovanissimo, ha lasciato importanti studî, dal punto di vista dell'evoluzione, i quali stabiliscono le modificazioni che subiscono [...] trattato di paleontologia (Éléments de paléontologie, 1895) nel quale difende la teoria dell'evoluzione. Questo trattato si distacca dagli altri contemporanei per il fatto che il B. insiste sui rapporti della paleontologia con le scienzebiologiche. ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] nei primi decenni del 20° sec., il concetto-chiave della scienza antropologica, definendolo come un complesso di ‘abiti’ e di ‘ di possibilità si sia esaurito. Ma la differenza di patrimonio biologico che le caratterizza fa sì che ogni c. dia vita ...
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biologo
bïòlogo s. m. (f. -a) [comp. di bio- e -logo] (pl. m. -gi, raro -ghi). – Studioso di scienze biologiche; laureato in biologia che svolge attività professionale in particolari settori della biologia.
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...