sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo [...] creazione nel tempo del Corano. Gli ismailiti introdussero in teologia elementi non musulmani, guardati con riprovazione dagli altri sciiti. Principali solennità religiose sono quelle in ricordo del martirio di ‛Alī e di suo figlio Ḥusain, celebrate ...
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Scienziato e filosofo sciita imamita (Ṭūs 1201 - Baghdād 1274). Diresse l'osservatorio astronomico di Marāgha: tra le sue numerosissime opere, in persiano e in arabo, notevoli un trattato astronomico (az-Zīǵ [...] al-Īlkhānī), uno di etica (Akhlāq-i Nāṣirī) e un'opera di teologia sciita (Taǵrīd). ...
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Dinastia araba sciita fondata nello Yemen da ῾Alī ibn Muḥammad aṣ-Ṣulaiḥī. I S., nominalmente vassalli dei Fatimidi, regnarono fra il sec. 11º e il 12º con capitale Ṣan῾ā'. ...
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Dottrina della setta sciita degli ismailiti. Questi individuano nel settimo imam, Isma‚il (8° sec. d.C.) o suo figlio Muhammad, l''imam nascosto', cioè il capo religioso destinato a riapparire per far [...] trionfare la vera fede. Gli ismailiti, che fondarono (dal 9° sec. d.C.) vari Stati indipendenti in Medio Oriente, sono presenti in India, in Iran, nel Pamir, in Siria e nello Yemen. Capo degli ismailiti ...
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Setta sciita, che considera come suo imām nascosto, che riapparirà un giorno per far trionfare la vera fede, il settimo imām, Ismā‛īl, figlio di Gia‛far aṣ-Ṣādiq. Dell’antica setta sono discendenti e continuatori, [...] oltre ai Drusi della Siria e del Libano, gli i. indiani (nizārī), che fanno capo in maggioranza all’Āghā khān e nulla più conservano del carattere antico ed estremista della setta ...
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antisciita
(anti-sciita), agg. Che combatte la fazione sciita dell’Islam.
• la strage di ieri potrebbe essere la risposta alla cattura di [Majid] al Majid, capo delle brigate Azzam, fazione qaedista [...] alleanza di fatto che collega, in chiave anti-sciita, Israele alle petromonarchie reazionarie sunnite del Golfo, prima rabbiose ambizioni territoriali della Turchia sia le nevrosi anti-sciite dell’Arabia Saudita. (Fulvio Scaglione, Avvenire, 16 marzo ...
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Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] che si presentò quale Mahdī discendente da Fāṭima e riuscì a fondare il suo potere tra l'elemento arabo-berbero dell'Africa settentrionale. Di qui, nella seconda metà del sec. 10º, la dinastia conquistò ...
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Dinastia musulmana sciita, che regnò in Persia nei secc. 16º-18º d. C. Suo fondatore fu Ismā῾īl (1483-1524), discendente dello shaikh Ṣafī ad-dīn di Ardabīl, eponimo della dinastia (Ṣàfawiyya, o Ṣàfawī, [...] relativo-gentilizio di Ṣafī divenuto nelle fonti occidentali Sofi o Sophi). I Ṣ. riunificarono territorialmente la Persia e dichiararono religione ufficiale lo sciismo duodecimano che rimase da allora ...
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Sulayhidi
Dinastia sciita ismailita regnante sullo Yemen dal 1047 al 1138, in relazione politica e religiosa con il califfato fatimide egiziano. Vi appartenne la famosa regina ‛Arwa bint Ahmad, detta [...] «la piccola regina di Saba» (1067-1138) ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...