ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] da Zaid ibn ‛Alī (morto nel 122 èg., 740 d. C.), figlio di quel ‛Alī Zain al-‛Abidīn che per tutti gli Sciiti conta come quarto imām, essendo figlio del secondogenito (al-Ḥusain) di ‛Alī. In teologia gli Zaiditi hanno accolto quasi tutte le dottrine ...
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BONONIO, santo
Giovanni Tabacco
Nacque intorno alla metà del sec. X a Bologna, dove fu monaco sin da fanciullo, vivendo per alcuni anni nel cenobio di S. Stefano. Recatosi pellegrino in Oriente, si [...] nelle solitudini prossime a Babilonia d'Egitto, che fu capitale del paese sotto i musulmani fino all'espansione della dinastia sciita dei Fatimiti dalla Tunisia all'Egitto e alla conseguente fondazione del Cairo nel 969. Il soggiorno di B. in Egitto ...
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Per ragioni storiche, culturali e oggi politico-militari, la Repubblica Islamica si considera una potenza regionale ingiustamente sottovalutata. Le sue relazioni diplomatiche più intense sono diretto verso [...] in Iraq. Occorre considerare che l’Iraq e il Libano sono due paesi a forte componente sciita e per questo motivo risentono di una maggiore influenza iraniana sulla propria evoluzione politica interna. D’altra parte la Repubblica islamica ha anche ...
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vilayat-i faqih
(pers. «governo, tutela del giurista») Teoria nata nell’ambito dello sciismo duodecimano, secondo la quale, in assenza dell’imam e nell’attesa del suo ritorno, il giurista (faqih) ha [...] dall’ayatollah Khomeini, in una serie di conferenze pubblicate nel 1970, nel senso di permettere alla classe giuridico-religiosa sciita di governare uno Stato islamico. Dopo la rivoluzione islamica del 1979, la v.-i f. è divenuta il principio ...
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MUKHTĀR
Francesco Gabrieli
. Avventuriero arabo del secolo I dell'ègira (VII d. C.), che nel 66/685, approfittando della guerra civile scoppiata fra i califfi omayyadi di Siria e l'anticaliffo ‛Abd [...] elemento persiano dei mawālū o clienti, rendersi padrone del grande centro di al-Kūfah nel ‛Irāq, stabilendovi una specie di dittatura sciita in nome del figlio di ‛Alī e di una Ḥanafita (non già di Fāṭimah, come Ḥasan e Husain), detto appunto perciò ...
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Vedi Bahrain dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Bahrain è una monarchia costituzionale in cui la famiglia al potere, quella dei Khalifa, regna ininterrottamente dal 1783. All’inizio del secolo [...] asiatico.
Nonostante il Bahrain sia governato da una dinastia sunnita, circa i due terzi della popolazione è di fede sciita. Ciò ha storicamente posto una se-rie di problemi e minato la stabilità del paese. Proprio le discriminazioni subite dalla ...
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Nasir al-din Shah
Sovrano della dinastia persiana Qajar (n. 1831-m. 1896). Salito al trono nel 1848, il suo regno – quasi cinquant’anni – fu il più lungo dei sovrani della sua dinastia. Repressore feroce [...] di molte innovazioni europeizzanti, dal servizio postale alle ferrovie alle banche; molte di queste furono avversate dalla classe religiosa sciita. Durante il suo regno, avvenne la conquista russa (1883) del Khorasan orientale. Morì in seguito a un ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale; arcipelago del Golfo Persico – formato da cinque isole principali (Bahrain la maggiore, al-Muḥarraq, Umm Nasan, Sitra, Hawar) e da altre minori – adiacente alla costa NE [...] dello sceicco Aḥmad ibn al-Khalīfa, la cui famiglia (di confessione sunnita, mentre la popolazione locale è in prevalenza sciita) è da allora al potere. Nel 1861 il Bahrain dovette accettare il protettorato britannico, contro il quale nel secolo ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] un partito unico (Rastakhiz), di restare sul trono. Dal 1977 l’opposizione al regime si acuì, rapidamente conquistata dai religiosi sciiti dell’ayatollah Khomeinī, in esilio a Parigi dal 1963, e nel gennaio 1979 lo scià fu costretto a lasciare l’I ...
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GILGIT (A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Località del Kashmir e capoluogo d'uno dei suoi distretti, a NO. di Skardu, posta a 1410 m. sul mare, presso le pendici occidentali del Karakorum, sul fiume d'egual [...] km. dalla confluenza di esso nell'Indo. La popolazione del distretto è di 60.885 ab., in maggioranza Dardi, di religione musulmana sciita. Gilgit, molto danneggiata da un'inondazione nel 1841 e che ha ora notevole importanza militare, ne conta 4392. ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...