῾Irāq
Anna Bordoni
Guido Valabrega
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(XIX, p. 528; App. I, p. 737; II, ii, p. 63; III, i, p. 892; IV, ii, p. 226; V, ii, p. 766)
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Popolazione
La guerra con [...] al Nord e al Sud del paese.
Su questo secondo punto va rilevato che il territorio meridionale a prevalenza sciita provocò solo problemi limitati perché non legati a una precedente aspirazione autonomistica di rilievo, quantunque non siano poi mancati ...
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imām Nell’islamismo, il sovrano della monarchia universale, musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Per gli sciiti sono invece i. soltanto quelli che essi considerano come legittimi [...] sino a quello (12° o 7° a seconda delle sette) che è misteriosamente scomparso e riapparirà in futuro: l’i. sciita è impeccabile e infallibile, solo legittimo interprete della legge divina.
Colui che dirige la preghiera rituale in comune, ufficio che ...
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Dinastia musulmana berbera, che regnò sulla Tunisia e parte dell'Algeria nei secc. 10º-12º d. C. Dapprima luogotenenti dei Fatimidi, quando questi ultimi passarono in Egitto, gli Z. si resero autonomi [...] e ripudiarono la fede sciita; in questo modo attirarono l'invasione devastatrice hilaliana (1052). Verso la metà del sec. 12º, lo stato zirita fu incorporato nell'Impero almohade. Un ramo collaterale della dinastia, passato in Spagna, vi stabilì nel ...
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Al-Houthi, Abdul-Malik. – Leader politico e religioso yemenita (n. Sadah 1979). Noto anche con il nome di Abi Jibril, dal settembre 2004 è subentrato al fratello minore Hussein al-Houthi (1959-2004) alla [...] guida del movimento sciita di scuola zaidita Ansar Allah, meglio conosciuto con il patronimico Houthi. Il suo ruolo è stato decisivo negli eventi che nel 2015 hanno portato alla destituzione del presidente in carica A.R. Hadi e allo scoppio della ...
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shahada
La professione di fede nell’islam, il primo e principale dei cd. pilastri dell’islam, il cui testo recita: «non c’è altro dio all’infuori di Dio e Maometto è il suo profeta». L’islam sciita vi [...] aggiunge «e ‛Ali (ibn Abi Talib) è il suo amico». La s. trova uso, oltre che nella conversione, negli atti pubblici sottoposti alla , per es. nel matrimonio e nei contratti ...
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La dinastia dei califfi, succeduta a quella degli Omayyadi (Ommìadi), che tenne il califfato fino alla caduta definitiva di questo per opera dei Mongoli nel 656 dell'ègira (1258 d. C.). Il suo nome ("i [...] legittimità era perfettamente adempiuto nel loro califfato. S'intende che siffatta pretesa non venne accolta come buona dagli Sciiti, i quali continuarono sotto gli ‛Abbāsidi, come avevano fatto sotto gli Omayyadi, a protestare contro l'usurpazione ...
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Khatami, Sayyid Muhammad
Khātamī, Sayyid Muḥammad. – Politico iraniano (n. Ardakan 1943), presidente della Repubblica islamica dell’Iran dal 1997 al 2005. Ha compiuto studi universitari di filosofia [...] e teologia a Teheran e Qom e nella gerarchia religiosa sciita ricopre l’importante carica di hojatoleslam (ḥuğğat al-Islām «prova dell'Islam»). Nominato responsabile del Centro islamico di Amburgo, ha fatto ritorno in Iran durante la rivoluzione ...
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Nome di tre califfi arabi della dinastia degli Omayyadi. Yazīd I, figlio di Mu῾āwiya, regnò dal 680 al 683; sotto di lui avvenne la ribellione e l'uccisione a Karbalā' del nipote di Maometto al-Ḥusain, [...] di cui la tradizione sciita fa responsabile il califfo; per questo e altri episodî delle lotte civili, una certa tradizione storica lo descrive come sovrano empio e leggero, mentre fu in realtà non privo di energia e saggezza. Yazīd II, figlio di ῾ ...
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La guerra in ῾Irāq
Maurizio Melani
La guerra e le sue lezioni
La guerra in ῾Irāq fu voluta dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush e dal gruppo di neoconservatori giunti con lui al potere nel [...] di al-Qā῾ida l’azione è stata in larga misura diretta a colpire direttamente, a partire dal 2006, la popolazione sciita e a provocare la guerra civile.
Dall’agosto del 2003 la CPA venne affiancata da un governing council consultivo formato da leader ...
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Iran, storia dello
Francesco Tuccari
Dall'Impero persiano alla rivoluzione islamica
Il territorio dell'Iran odierno fu sede, nell'antichità, dell'Impero persiano fondato da Ciro il Grande (6° secolo [...] l'unità del paese. Essa raggiunse il suo apogeo con Abbas I il Grande (1587-1628) e fece dell'Islam sciita (sciiti) la religione dello Stato, estendendo i confini della Persia attraverso numerose conquiste. Dopo Abbas i Safavidi entrarono in una fase ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...