Mahdī Nell’islam, colui che è destinato a restaurare la religione e la giustizia prima della fine del mondo, secondo una dottrina estranea al Corano, ma che ha avuto seguito soprattutto nell’islam sciita, [...] dove il M., diretto discendente di Maometto, è identificato con l’imām nascosto.
Nel 1881, in Sudan, si dichiarò M. Muḥammad Aḥmad ibn ‛Abd Allāh (Dongola 1844 - Omdurman 1885) che, seguace della confraternita ...
Leggi Tutto
imām Nell’islamismo, il sovrano della monarchia universale, musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Per gli sciiti sono invece i. soltanto quelli che essi considerano come legittimi [...] sino a quello (12° o 7° a seconda delle sette) che è misteriosamente scomparso e riapparirà in futuro: l’i. sciita è impeccabile e infallibile, solo legittimo interprete della legge divina.
Colui che dirige la preghiera rituale in comune, ufficio che ...
Leggi Tutto
shahada
La professione di fede nell’islam, il primo e principale dei cd. pilastri dell’islam, il cui testo recita: «non c’è altro dio all’infuori di Dio e Maometto è il suo profeta». L’islam sciita vi [...] aggiunge «e ‛Ali (ibn Abi Talib) è il suo amico». La s. trova uso, oltre che nella conversione, negli atti pubblici sottoposti alla , per es. nel matrimonio e nei contratti ...
Leggi Tutto
mut‛a Forma di matrimonio temporaneo (ar. «godimento»), in uso presso gli Arabi probabilmente già in epoca preislamica: il vincolo nuziale si scioglieva allo scadere del termine fissato nel contratto. Maometto [...] non la proibì esplicitamente, ma nel diritto musulmano sunnita ha prevalso, dopo qualche oscillazione, il suo divieto, mentre è rimasta particolarità dell’Islam sciita. ...
Leggi Tutto
mahdi
(ar. «il ben guidato») Il restauratore della religione e della giustizia che, secondo diverse tradizioni messianiche diffuse nel mondo musulmano, regnerà prima della fine del mondo. In ambito [...] nel m. è rimasta estranea alla dottrina ortodossa, pur essendo al centro di numerose rivolte e movimenti politico-religiosi nella storia. La tradizione sciita identifica invece il m. con l’ occultato al mondo, del quale è atteso il ritorno in gloria. ...
Leggi Tutto
‛Āshūrā’ Solennità islamica ricorrente il 10 di muḥarram, primo mese dell’anno musulmano. L’obbligo del digiuno, in essa inizialmente prescritto da Maometto a imitazione del kippūr ebraico, fu poi trasferito [...] ; il digiuno di 24 ore consecutive in occasione dell’‛Ā. rimase un atto di pietà individuale facoltativo. Nell’Islam sciita, il giorno di ‛Ā. coincide con la commemorazione dell’anniversario dell’uccisione a Karbala del nipote del profeta, Ḥusain ...
Leggi Tutto
Città dell’Iraq sud-occidentale (600.000 ab. nel 2007), sulle rive del lago omonimo, 50 km a O del fiume Eufrate.
Fondata nell’8° sec. d.C. dal califfo Hārūn ar-Rashīd, deve la sua fama e il suo sviluppo [...] all’essere ritenuta luogo di sepoltura del califfo ‛Alī: la moschea sepolcrale, eretta su tale presunta tomba, è veneratissima meta di pellegrinaggio sciita. Capoluogo dell’omonimo governatorato (28.824 km2 con 1.081.200 ab. nel 2007). ...
Leggi Tutto
ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] è molto vicina alle concezioni ẖāriǧite ed è marginale rispetto alla grande tradizione di pensiero politico sia sunnita che sciita, ben sintetizzata da Ibn H̱aldūn e dai suoi discepoli contemporanei (῾Alī ῾Abd al-Raziq, Muḥammad ῾Imara, ῾Abd Allāh ...
Leggi Tutto
BONONIO, santo
Giovanni Tabacco
Nacque intorno alla metà del sec. X a Bologna, dove fu monaco sin da fanciullo, vivendo per alcuni anni nel cenobio di S. Stefano. Recatosi pellegrino in Oriente, si [...] nelle solitudini prossime a Babilonia d'Egitto, che fu capitale del paese sotto i musulmani fino all'espansione della dinastia sciita dei Fatimiti dalla Tunisia all'Egitto e alla conseguente fondazione del Cairo nel 969. Il soggiorno di B. in Egitto ...
Leggi Tutto
vilayat-i faqih
(pers. «governo, tutela del giurista») Teoria nata nell’ambito dello sciismo duodecimano, secondo la quale, in assenza dell’imam e nell’attesa del suo ritorno, il giurista (faqih) ha [...] dall’ayatollah Khomeini, in una serie di conferenze pubblicate nel 1970, nel senso di permettere alla classe giuridico-religiosa sciita di governare uno Stato islamico. Dopo la rivoluzione islamica del 1979, la v.-i f. è divenuta il principio ...
Leggi Tutto
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...