Zaid ibn 'Ali
Zaid ibn ‛Ali
Leader religioso musulmano (Medina 694 ca.-Kufa 740). Pronipote di ‛Ali ibn Abi Talib, è all’origine della setta sciita dedismo. Fratello di Muhammad al-Baqir, quinto imam [...] degli sciiti, Z. avrebbe rappresentato il proprio clan, gli Hashimiti, presso il califfo omayyade Hisham ibn ‛Abd al-Malik, chiedendogli di porre fine ai torti subiti. Messo in cattiva luce presso il califfo, Z. si rifugiò a Kufa, dove trovò un ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] da Zaid ibn ‛Alī (morto nel 122 èg., 740 d. C.), figlio di quel ‛Alī Zain al-‛Abidīn che per tutti gli Sciiti conta come quarto imām, essendo figlio del secondogenito (al-Ḥusain) di ‛Alī. In teologia gli Zaiditi hanno accolto quasi tutte le dottrine ...
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TRANSGIORDANIA (XXXIV, p. 168; App. I, p. 1059)
Ettore ROSSI
F. G.
Nel 1943 su una superficie di circa 89.975 kmq. la Transgiordania contava 340.000 ab. di cui 300.000 musulmani sunniti, 10.000 musulmani [...] sciiti e 30.000 cristiani. Di questi ultimi 19.900 sono greci ortodossi, 5800 cattolici di rito latino e 4300 cattolici di rito greco melchita. Più di metà della popolazione è sedentaria (180.000) e specialmente dedita all'agricoltura. L'area ...
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aimak (o aimaq, in mongolo «tribu»)
aimak
(o aimaq, in mongolo «tribù») Popolazione seminomade di origine turco-mongola diffusa nelle regioni settentrionali dell’Afghanistan e nel Khorasan iraniano. [...] Suddivisi in quattro gruppi principali, gli a. sono strettamente imparentati agli hazara, afghani sciiti da cui li distingue l’adesione all’islam sunnita. Il loro numero è stimato intorno ai 2 milioni. ...
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Ahl al-bayt (ar. «gente della Casa»)
Ahl al-bayt
(ar. «gente della Casa») Formula che indica i discendenti diretti di Maometto attraverso la figlia di lui Fatima e il marito ‛Ali, e tutte le mogli [...] del Profeta. In senso generale, per i musulmani non sciiti, può comprendere anche la famiglia allargata del Profeta, purché all’interno del clan dei Banu Hashim, come per es. gli Abbasidi. ...
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Città della Siria, ai piedi dell'Antilibano, a 1170 m. sul mare, a 34°10 N. e 36° 10′ È. Ha circa 6000 abitanti, la metà musulmani sciiti, un quarto musulmani sunniti e un quarto cristiani. E capoluogo [...] , le sorti di Damasco. Dalla conquista ottomana (1516) al 1850 fu governata da emiri locali, vassalli della Porta (famiglia sciita degli Harfūsh, ecc.).
Per le antichità, v. eliopoli.
Bibl.: Si veda quella dell'Encyclopédie de l'Islam, e inoltre ...
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Qum
Città nell’Iran centrale, capoluogo della provincia omonima. Divenne islamica nel 645, condividendo poi le alterne vicende della regione: distrutta ripetutamente dai mongoli, conobbe una duratura [...] sec. 15°, divenendo il principale centro di elaborazione religiosa e dottrinale dello sciismo duodecimano; è inoltre città santa degli sciiti e meta di pellegrinaggio perché vi sorge il sepolcro di Fatima, figlia di Maometto e moglie di ‛Ali ibn Abi ...
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Città della Mesopotamia (‛Irāq) situata a 56 m. s. m. presso la sponda settentrionale del lago omonimo a 70 km. a SSE. di Kerbelā. Dapprima semplice villaggio a 12 km. di al-Kūfah, en-Negef (od an-Nagiaf, [...] alla rovina di al-Kūfah (v.). I sunniti più volte ne danneggiarono la moschea e ne ostacolarono la visita agli sciiti; l'ultima devastazione ebbe luogo nel 1810, per opera dei wahhābiti. Nell'agosto-ottobre 1920 partecipò alla rivolta contro le ...
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sunna In arabo, consuetudine, modo abituale di comportarsi, tradizione.
In particolare, la consuetudine di Maometto nelle varie circostanze della vita, che, salvo casi eccezionali, ha valore di norma per [...] e ai kharigiti per affermare che essi soltanto erano i veri seguaci della s. di Maometto. In realtà anche gli sciiti seguono la s., ma a questa aggiungono quella dei discendenti del profeta. La prima caratteristica dei sunniti fu il riconoscimento ...
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(arabo Kerbelā’) Città dell’Iraq centrale (475.000 ab. nel 2003), a O del fiume Eufrate, a S di Baghdad. Sin dall’antichità la sua posizione geografica ne ha fatto uno dei massimi centri del traffico [...] commerciale. Con il nome ufficiale di Meshhed Ḥusain («luogo del martirio di Ḥ.») è centro di culto e pellegrinaggio degli sciiti perché qui nel 61 egira (680) fu ucciso al-Ḥusain, figlio del califfo ‛Alī.
La città è capoluogo dell’omonimo ...
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sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...
sciare1
scïare1 v. intr. [voce onomatopeica, prob. di origine genovese] (io scìo, ecc.; aus. avere). – Fare coi remi la manovra inversa a quella del vogare, provocando una spinta da prua verso poppa, in modo da rallentare, fermare, invertire...