La vocazione di appartenere a una civiltà che supera i confini nazionali è presente sin dall’antichità nell’animo iraniano: un fiero nazionalismo che interessa tutte le etnie, le classi e i ceti, ma anche [...] un fenomeno inedito, il militarismo, che era stato sottovalutato in un primo momento anche da parte della stessa teocrazia sciita la quale, per diciassette anni, dalla fine della guerra Irān-῾Irāq fino all’arrivo di Ahmadinejad alla presidenza della ...
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al-Sadr, Muqtada
al-Ṣadr, Muqtadà. – Politico e religioso iracheno (n. al-Najaf 1974), leader della milizia sciita conosciuta come Esercito al-Mahdi (Ğaysh al-Mahdī), fondata nel 2003 dopo la caduta [...] della popolazione, ergendo a sua roccaforte Sadr city, distretto alla periferia di Baghdad dove vivono circa due milioni di sciiti. Nel marzo 2008, dopo un crescendo di violenze e attentati terroristici, l'Esercito al-Mahdi arrivava allo scontro ...
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Stato dell’Arabia orientale, indipendente dal 1971, situato su una penisola protesa per circa 200 km nel Golfo Persico, in direzione NS, e larga al massimo 90 km.
Il territorio del Qaṭar, desertico e roccioso, [...] dediti alla pastorizia originari dell’Arabia Saudita, sono costituiti per il 53% circa da Arabi sunniti, per il 25% da Iraniani sciiti, per il rimanente da altre minoranze (Indiani e Pakistani 15% ecc.). La capitale Doha è un notevole porto del Golfo ...
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QADARITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo qadariyyah; nome dei partigiani della scuola teologica musulmana, un po' dopo il suo sorgere considerata eretica, che nega ogni predeterminazione divina degli [...] dopo, il nome fu applicato anche ai Mu‛taziliti (v.), i quali accolsero la dottrina del libero arbitrio, combinandola con un tipo di teodicea diverso dalla ortodossa (sunnita); e da questo punto di vista anche gli Sciiti si possono dire qadariti. ...
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Ufficiale e uomo politico yemenita (Bayt al-Aḥmar 1942 - Sana'a 2017). Partecipò al colpo di stato militare del 1974; presidente della Repubblica Araba dello Yemen dal 1978 al 1990, condusse una politica [...] evidenziato la vitalità delle opposizioni e il loro ruolo nella vita politica nazionale; i conflitti tra governo e gruppi ribelli sciiti zaiditi che interessavano già dal 2004 il Nord e le spinte secessioniste che dal 2007 hanno dato vita nello Yemen ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] , i quali infatti nel dhū 'l-qa‛dah 1216 (marzo 1802) si spinsero in pieno ‛Irāq, saccheggiando la città santa sciita di Kerbelā', trucidandone gran numero d'abitanti e demolendovi la grande cupola, tutta ori e pietre preziose, eretta sopra la tomba ...
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di Serena Giusti
La marginalizzazione internazionale patita dalla Federazione Russa nei primi anni della sua esistenza è stata associata a una drammatica perdita di status. È alla luce di questo declassamento [...] di Boston ad opera di due fratelli di origine cecena). Dall’altra, un indebolimento eccessivo dell’Iran, dove prevalgono gli sciiti. Nella crisi siriana la Russia ha voluto anche tutelare l’Iran, una pedina strumentale, per mantenere in tensione le ...
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Moḥammad bin Salmān Āl Saʿūd. – Uomo politico saudita (n. Gedda 1985). Figlio del re saudita Salmān Bin ‛Abd al-‘Azīz, dopo la laurea in Legge conseguita nel 2007 presso l’Università Re Saʿūd di Riyad, [...] di una politica estera aggressiva tra i cui episodi più violenti si ricordano l’intervento nello Yemen contro i ribelli sciiti nel marzo 2015 e l’embargo imposto al Qatar nel 2017, in politica interna ha avviato una serie di riforme strutturali ...
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Cugino, genero e quarto successore di Maometto come capo della comunità musulmana (Mecca forse 600 - Kūfa 661). Fu tra i primi seguaci dell'Islām, e sposò la figlia del Profeta, Fāṭima. Alla morte di Maometto [...] seguaci, cadde ucciso pochi anni dopo, per mano di un kharigita, quando la sua causa era politicamente quasi perduta. A lui e ai suoi figli fa capo il legittimismo degli Sciiti. Ricordato da Dante (Inf., XXVIII 32-33). Per i discendenti, v. Alidi. ...
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. Vocabolo arabo che significa "il (ben) guidato (da Dio)" e designa presso i musulmani un personaggio da loro atteso, il quale conquisterà il mondo intero, sterminerà tutti gl'infedeli che non si convertiranno [...] in altri casi esse portarono alla formazione di nuove dinastie e di grandi stati: basti ricordare il mahdī ‛Ubaid Allāh, di setta sciita ismā‛īlita, che, dopo abilissima propaganda di suoi emissatî nel Marocco, fondò nel 297 èg., 910 d. C., la grande ...
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sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...
sciare1
scïare1 v. intr. [voce onomatopeica, prob. di origine genovese] (io scìo, ecc.; aus. avere). – Fare coi remi la manovra inversa a quella del vogare, provocando una spinta da prua verso poppa, in modo da rallentare, fermare, invertire...