Cantante (n. Chiesina Uzzanese 1653 - m. assassinato presso Ferrara 1697). Fu contralto celebre nei teatri e nelle cappelle d'Europa. Cantore vaticano, fu poi alla corte di Modena, a Parigi e a Londra. [...] Il soprannome gli fu dato in seguito al grande successo ottenuto come interprete della parte di Siface nell'opera Scipione l'Africano di F. Cavalli. ...
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PASQUINI, Giovanni Claudio
Raffaele Mellace
PASQUINI, Giovanni Claudio. – Nacque a Siena nel 1695. Nella natia Siena il giovane Pasquini fu socio, come Disperato, dell’Accademia dei Rozzi (così lo designa [...] ’influenza delle scelte tematiche pasquiniane, anche sullo stesso Metastasio: la festa di camera ScipioneAfricano il Maggiore (1730 e 1735) anticipa il Sogno di Scipione (1735), la festa teatrale Zenobia (1732) l’omonimo dramma per musica (1737; cfr ...
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MAGNI, Paolo
Davide Daolmi
Non si hanno notizie in merito alle origini di questo importante compositore, attivo a Milano fra la fine del Seicento e i primi del Settecento.
L'ipotesi, avanzata da Boorman [...] resta solo il libretto (Milano, Biblioteca Ambrosiana).
È dell'anno successivo la partecipazione all'opera di N. Minato ScipioneAfricano (rappresentata per la prima volta il 3 febbr. 1692, secondo la Gazzetta di Milano; cfr. Magaudda - Costantini, p ...
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Luciani, Sebastiano Arturo
Marco Pistoia
Musicologo e teorico del cinema, nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) il 9 giugno 1884 e morto ivi il 7 dicembre 1950. Con Ricciotto Canudo fu uno dei più avveduti [...] e le sceneggiature nell'ambito del film muto e sonoro. Egli stesso elaborò alcune sceneggiature, quali per es. Scipione l'Africano (1937) di Carmine Gallone e Fascino (1939) di Giacinto Solito; un mediometraggio del 1920, Tristano e Isotta, di ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] più tardi, pressoché intatta, nel cinema fascista con Gian Francesco Malipiero (Acciaio, 1933, di Walter Ruttmann) e Pizzetti (Scipione l'Africano, 1937, di Carmine Gallone). Ma l'ostilità nei confronti del cinema e il timore di 'prostituirsi' si ...
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CERCIÀ (Cerciano), Domenico
Lorenzo Tozzi
Nacque verso il 1770 (per il Manferrari 1768) a Napoli. Se è vero quanto riferisce il Fétis (annotazione per altro non confermata dal Florimo), sarebbe stato [...] matremmonio 'ntrappecuso). Unica eccezione di rilievo l'opera seria Scipione in Cartagena (rappr. il 4 nov. 1801 per IV, interprete il tenore D. Mombelli nei panni dell'Africano).
Tipico rappresentante di quel realismo musicale che aveva reso l ...
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ingrato
agg. [dal lat. ingratus, comp. di in-2 e gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Non gradito, e quindi sgradevole: un odore, un sapore i.; ha una voce i., un tono di voce i.; con litote: ne serbo un ricordo non i.; anche di cose che...
osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto connettivo differenziato (tessuto osseo),...