Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] , nonostante le interdizioni. Il 21 giugno 1574 il cardinale Scipione Rebiba chiese al viceré di Napoli l’arresto di Giovan accademico del defunto che non risulta tenuto, lo dice ammirato da sovrani, principi e cardinali, tanto da essere consultato ...
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Livio, Tito
Mario Mazza
Storico latino, nato a Padova nel 59 a.C. e morto nel 17 d.C. Dei suoi 142 libri Ab urbe condita, soltanto 35 (I-X, XXI-XL, XL-XLV con lacune) «da la malignità de’ tempi non [...] 4; nello stesso cap. xvii, l’accusa di Fabio Massimo a Scipione come «corruttore della romana milizia» (§ 20), con il duro giudizio il complesso rapporto di M. con Livio. Con ammirato rispetto, con sentimento di affinità, il Segretario fiorentino ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] Scuola romana nel quale rientravano sia le inquietudini del trio Scipione-Mafai-Raphäel, sia le chiarità timbriche di R. Melli, Levi (del gruppo dei Sei di Torino) di cui aveva ammirato L'uomo dal guanto nero esposto alla Quadriennale del 1931. Nel ...
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PERTI, Giacomo Antonio
Francesco Lora
PERTI, Giacomo Antonio. – Figlio di Vincenzo e di Angiola Beccantini, nacque a Bologna il 6 giugno 1661.
Come si legge negli appunti biografici raccolti dall’allievo [...] opera per la corte spagnola del pretendente Carlo d’Asburgo (forse Scipione nelle Spagne; Zeno; Barcellona 1709; Riepe, 1993, p. 190 che li aveva legati.
Nell’occasione, i musicisti romani ammirarono il collega bolognese; in una lettera del 5 luglio a ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] e di conoscere il reale e prese atto, Con ammirato stupore, dello stretto rapporto tra la sperimentazione della ricerca generazione de' viventi e la lunga prefazione indirizzata a Scipione Maffei (Venezia 1716) -, l'accento batte sulla necessità ...
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ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] dormiente al fianco. L'opera, che fu subito ammirata e celebrata poi tra le sue sculture famose, è Poesie dedicate alla gloria del Sig. A. A. ottimo degli scultori (racc. da Scipione della Staffa), Perugia 1643; G. B. Passeri, Le Vite..., a cura di ...
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uomini
Giovanni Giorgini
L’umanità di Machiavelli
U., tanti u., u. e donne di ogni genere, popolano le opere politiche e letterarie di Machiavelli. M. era autenticamente interessato agli esseri umani, [...] umano ha a che fare.
I lettori di ogni epoca hanno sempre ammirato la conoscenza degli u. di M. e la sua sicurezza nei giudizi Romolo, fondatori di Stati, ma anche Agesilao, Bruto e Scipione, che lo conservarono o fecero grande, u. incorruttibili e ...
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Romolo e i re di Roma
Mario Reale
Romolo rappresenta per M. il fondatore autoctono di Roma, sebbene, ovviamente, egli abbia presente l’importante tradizione troiana (ancora Sallustio, De bello Catilinae [...] nel tempo come la vicenda di Manlio Torquato e il gesto di Scipione dopo la «rotta» di Canne (I xi 4 e segg.). xx). Piuttosto è interessante, come via d’uscita, l’accenno all’ammirato modello del regno di Francia, dove il «pericolo» dell’avvento di ...
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GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] il commento alla legge Quisquis. C. ad leg. Iuliam maiestatis, la lettura di Dione Cassio, Eutropio, N. Machiavelli, S. Ammirato, N. Conti, nonché due sue orazioni Pro Caio Iulio Caesare e De maledictis in principem. Nel 1601 dava alle stampe a ...
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SANSEVERINO, Ferrante
Luca Addante
– Nacque il 18 gennaio 1507 a Napoli, da Roberto – principe di Salerno, conte di Marsico e signore d’altri feudi – e da Marina d’Aragona, dei duchi di Villahermosa, [...] principe di Salerno il filosofo e giurista Scipione Capece, valdesiano tra i più radicali 35, 37, 43, 55, 57, 59, 61 s., 66 s., 71, 74; S. Ammirato, Della famiglia Sanseverina, in Delle famiglie nobili napoletane, Firenze 1580, pp. 14 s.; G.A ...
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