Umanista e giureconsulto napoletano (Napoli 1480 - ivi 1551); prof. di diritto civile a Napoli, fu presidente dell'Accademia Pontaniana. L'adesione alle dottrine religiose di J. de Valdés e B. Ochino gli valse (1543) la destituzione da consigliere del Sacro regio consiglio e il bando. È noto un suo poema, De principiis rerum (1546), d'imitazione lucreziana per quanto rivolto contro la dottrina atomistica, ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] poema e nell'Umanità, un contatto tra il F. e gli accademici pontaniani: in particolare Matteo Acquaviva, ScipioneCapece, Vittoria Colonna e Girolamo Seripando. Tutti letterati finissimi, seguaci dell'insegnamento di Juan de Valdés, affini dunque ...
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EPICURO, Marcantonio
Simona Foà
Nacque nel 1472 in Abruzzo, in una località della regione dei Marsi, forse Tagliacozzo o Avezzano.
I genitori furono probabilmente lavoranti della famiglia Orsini, che [...] alle riunioni dell'ultimo periodo di attività dell'Accademia Pontaniana, quando era diretta da Pietro Summonte e da ScipioneCapece, e, grazie anche alla conoscenza sopra ricordata con il marchese del Vasto, poté entrare in contatto con Vittoria ...
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MANSO, Giovan Battista
Floriana Calitti
Nacque nel 1569 a Napoli da Giulio e da Vittoria Pugliese. La data di nascita del 1561 è stata a lungo oggetto di controversie, definitivamente chiarite sulla [...] Antonino, setaiolo della corte aragonese. Il nonno Giovan Battista fu avvocato, nel 1519 insegnò allo Studio di Napoli insieme con ScipioneCapece e tra il 1537 e il 1556 ricoprì più volte la carica di eletto del Popolo; nel 1553 comperò il feudo ...
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FRECCIA (Frezza), Marino
Aurelio Cernigliaro
Nasce nel 1503 a Ravello, sulla costiera amalfitana, da Antonio, dottore in utroque iure, e da Sveva Ventimiglia, in una famiglia illustrata da autorevolissimi [...] primo decennio è caratterizzato dall'irrigidirsi del governo toledano verso tutti gli oppositori: dalla destituzione di ScipioneCapece e di Nicola Jacopo de Raynaldis alla connessa chiusura delle accademie ritenute sedi di pericoloso dibattito (28 ...
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CARLINO, Giovanni Giacomo
Alfredo Cioni
Non è stata, sino ad oggi, rinvenuta alcuna carta d'archivio che abbia lasciato qualche testimonianza sulla sua vita privata; se ne ignorano di conseguenza l'origine, [...] piccoli in-8º stampati da Orazio Salviani. Nello stesso anno i due pubblicarono diverse opere, tra le quali: ScipioneCapece, De principiis rerum (replica dell'edizione di Venezia, per i figli di Aldo, 1546); Aristophanes, Plutus, edizione assai ...
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GRAVINA, Pietro
Monica Cerroni
Nacque a Palermo tra il 1452 e il 1454 da famiglia illustre, probabilmente originaria di Gravina di Puglia trasferitasi in Sicilia intorno al 1406. Paolo Giovio, nella [...] Ioannem Franciscum de Capua Palenensium comitem furono stampati a Napoli da G. Sultzbach nel 1532 per iniziativa di ScipioneCapece. La raccolta è suddivisa in una prima parte, la più consistente, di epigrammi; seguono quattro Silvae di matrice ...
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FASCITELLI (Fasitelius, Fascitelius, Fascitellus), Onorato (Honoratus)
Floriana Calitti
Nacque ad Isernia nel 1502 da nobile fwniglia, figlio di Marco, credenziere della dogana di Foggia, che perse [...] per Alfonso d'Avalos in 212 esametri, 1751); all'elegia Ad Scipionem Capycium e all'Alfonsus pubblicati in ScipioneCapece, De principiis, Venetiis 1754 (pp. 292-305) fino all'edizione napoletana (1776) di tutte le poesie: Honorati Fascitelli ...
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FOLENGO, Giambattista
Matteo Sanfilippo
Si ritiene che sia nato a Mantova nel 1490. Il padre Federico era un notaio e discendeva da famiglia nobile, ma decaduta. La madre, Paola Ghisi, apparteneva a [...] gli eremiti della zona e abbia approfondito gli studi sacri e l'ebraico, ma è certo che Teofilo conobbe a Ischia ScipioneCapece, dal quale fu introdotto nei circoli letterari campani. Ora il F. non si sottrasse agli incontri promossi dal fratello e ...
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DI LEO, Mario
Marina Frettoni
Nacque a Barletta da nobile famiglia verso il 1500, ed ivi compi i primi studi; conseguì all'università di Napoli il titolo di utriusque iuris doctor, con il quale è nominato [...] con i più celebri letterati del suo tempo, come il Bembo il Rota, il Molza, il Martirano, Bernardo Tasso, ScipioneCapece, Vittoria Colonna. I suoi versi erano noti agli stessi contemporanei: nell'ultima pagina in bianco del protocollo degli atti del ...
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