GALLI BIBIENA, Ferdinando
Anna Coccioli Matroviti
Secondogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, nacque in Bologna il 19 ag. 1657. Dopo gli studi di pittura con G. Viani, si [...] 1708. Su incarico del conte Scipione Rossi, fra il 1685 e il 1687 realizzò l'affrescatura dell'oratorio del Serraglio nonché nell'andamento planimetrico di derivazione guariniana, insolito per l'Emilia e per gli stessi Galli Bibiena.
Invitato a Vienna ...
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FIORINI, Vittorio Emanuele
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Piacenza il 24 marzo 1860 da Guglielmo, proprietario di una libreria, e da Maria Ferrari. Ancora bambino perdette il padre; la madre si risposò [...] L'impresa era titanica e fu possibile metterla in moto solo grazie all'appoggio del Carducci, che inizialmente associò il suo nome a quello del F., e alla generosa dedizione del piccolo editore Scipione periodo nell'ambito emiliano e romagnolo (dove ...
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GUIDI, Virgilio
Paola Pietrini
Nacque a Roma il 4 apr. 1891, primo di nove figli, da Guido Costantino e da Caterina Rischia. La sua inclinazione artistica si sviluppò già nell'ambito familiare a contatto [...] Cardarelli lo studio di Gino Bonichi (Scipione) e si recò in Francia, dove realizzò tra l'altro le due versioni di Notre- più l'ostilità dell'ambiente culturale veneziano, accettò di insegnare all'Accademia di belle arti del capoluogo emiliano, ...
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GRESTA, Antonio
Maria Elena Massimi
Nacque il 19 febbr. 1671 ad Ala, nel Trentino, da Francesco e Bernardina Burri. Il padre apparteneva a un ramo collaterale della nobile famiglia Gresta (Dalla Laita). [...] tradizione quadraturistica emiliano-veneta, che di corte. Un salvacondotto del conte Giuseppe Scipione di Castelbarco per il G. e Artisti trentini all'estero, Trento 1930, pp. 13 s.; L. Dalla Laita, Brevi cenni dei pittori alensi dalla fine del ...
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FANTAGUZZI, Giuliano
Pier Giovanni Fabbri
Nacque da Gaspare a Cesena (od. prov. di Forlì) il 1° ag. 1453.
Non è sostenuta da prove documentarie la tradizione locale che lo vorrebbe studente fino al [...] letterati cittadini. Scipione Chiaramonti, nella Studi romagnoli, XXXVIII (1987), pp. 233-245; P. Lucchi-L. Righetti, Storie d'amore e di sesso nelle "Occhurentie et , F. G., in Repert. della cronachistica emiliano-romagnola (secc. IX-XV), Roma 1991, ...
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Paolo, Lucio Emilio
Politico e generale romano (n. 228 ca.-m. 160 a.C.). Figlio del precedente. Pretore (190), ebbe il governo della Spagna Ulteriore, ma subì una grave sconfitta dai lusitani, cui riparò [...] l’ l’eccezionale probità della sua condotta. Fu un romano d’antico stampo, non ignaro però della cultura greca. I suoi due figli, adottati dai Fabi e dagli Scipioni, presero il nome di Quinto Fabio Massimo Emiliano e Publio Cornelio ScipioneEmiliano ...
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numantino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Numantinus]. – Di Numànzia, antica città della Spagna, capitale dei Celtibèri, situata su un altopiano alla confluenza del fiume Tera col Duero; abitante, nativo, originario di Numanzia. Guerra n.,...