Mercante egiziano (probabilmente alessandrino). Circa l'anno 522 compì un lungo viaggio dal Mar Rosso all'Etiopia e all'Africa orientale e dal Golfo Arabico e Persico alle coste dell'India (donde il soprannome [...] il periodo notturno. Ai quattro estremi della terra abitano quattro popoli: gl'Indiani, i Celti, gli Etiopi, gli Sciti. Quivi, lungo i lati del rettangolo terrestre, quattro enormi argini sostengono il duplice firmamento, che s'incurva sulla Terra ...
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Agiografia e culto costantiniano delle Chiese d’Oriente
La figura di Costantino tra l’invasione araba e la quarta crociata
Thomas Pratsch
In epoca mediobizantina, tra il VII e il XII secolo1, quando [...] storici contro Magnenzio [scil. Massenzio] a Roma per il controllo dell’Impero o, secondo altri, lungo il corso del Danubio contro gli sciti. Quando vide che l’esercito nemico era molto numeroso e che il suo era ben più ridotto cadde in un disperato ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] centrale e la valle dell'Indo. Ai margini restano due grandi raggruppamenti di pastori nomadi: gli Arabi a sud e gli Sciti a nord. Ampie zone che erano sconosciute agli Assiri, sono ora esplorate dai Persiani: la Tracia e la costa settentrionale del ...
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ANIMALISTICO, Stile
K. Jettmar
Nelle regioni e nelle epoche più diverse vi furono e vi sono civiltà in cui la rappresentazione degli animali ha, dal punto di vista dell'arte, un ruolo essenziale, e [...] nelle paludi degli Urali, specialmente a Shigir), conduca agli Sciti ed ai loro contemporanei. Sta di fatto che non sarebbe fra le tante ipotesi al riguardo.
Che lo stile a. degli Sciti abbia avuto rapporti di scambio con la Cina, è dimostrato da ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] 1° millennio il regno urrita di Urartu (➔) che elaborò una originale civiltà indigena, distrutta dalle invasioni di Cimmeri e Sciti (sec. 7°). Sottoposta al dominio achemenide (sec. 6°-4°) e conquistata da Alessandro Magno (331), la regione poi fu ...
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INUMAZIONE e INCINERAZIONE
Ugo Antonielli
La pratica contemporanea e la promiscuità di queste due forme o modi di sepoltura è un fenomeno assai diffuso, che si verifica con varia vicenda nel tempo e [...] di rozze tribù attuali (Cafri, Masai, in Africa; India settentrionale, Mongolia): costume vigente fra gli antichi Battriani e gli Sciti, e che raggiunge un preciso significato rituale e religioso nel Tibet e col Parsismo.
Per l'età neolitica i ...
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NICOLINI, Giuseppe
Sara Elisa Stangalino
– Nacque a Piacenza il 29 gennaio 1762, sesto figlio del pesarese Omobono Carletti detto Nicolini (1727-1803) e di Felicita Gandini.
Fu avviato allo studio della [...] di Firenze in autunno). A detta di Carlo Gervasoni (1812, p. 202), nel 1799 alla Scala fecero «furore» il dramma Gli Sciti (con Elizabeth Billington e John Braham; carnevale) e il dramma giocoso Il trionfo del bel sesso (con Nancy Storace e Braham ...
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TIARA
Goffredo BENDINELLI
Giuseppe DE LUCA
. Presso i popoli dell'Asia in genere, e specialmente dell'Asia Minore, era comune una specie d'alto copricapo, fatto di tessuto o di pelle, noto nel mondo [...] (per quanto la tiara sia in origine un copricapo maschile), e anche da personaggi del nord (Orfeo, Tamiri, Medea): Traci e Sciti. Per i Daci era segno di distinzione. Attributo divino è il berretto frigio di Mitra. Nell'arte cristiana lo portano i Re ...
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XINJIANG (v. vol. VII, p. 208, s.v. Serindia)
M. Maillard
p. 208, Le recenti scoperte nel X. e nelle regioni vicine, nelle repubbliche centroasiatiche, in Afghanistan, come pure la pubblicazione da parte [...] a terra, ha il capo coperto da una tiara che cinge un alto berretto rigido piegato in avanti, alla maniera degli Sciti. Dallo stesso sito provengono un grande calderone con manici, posto su tre piedi zoomorfi, e grandi anelli di bronzo ornati di ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] apparentemente superato in modo definitivo, sparisce con il cristianesimo: nella Chiesa "non vi è né Gentile né Ebreo, né barbaro né Scita, né schiavo né uomo libero, ma il Cristo è tutto in tutti" (Paolo, Ai Colossesi, 3,11). Nel periodo ellenistico ...
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scito-sarmatico
scito-sarmàtico agg. (pl. m. -ci). – Relativo agli Sciti e ai Sàrmati (v. scitico e sarmatico): lingue scito-sarmatiche, gruppo di lingue parlate dalle antiche popolazioni iraniche degli Sciti e dei Sarmati, penetrate e stanziatesi...
ippofago
ippòfago agg. e s. m. (f. -a) [tratto dalla voce prec.; cfr. il gr. ῾Ιπποϕάγοι «Ippòfagi», nome attribuito dai Greci a una tribù di Sciti] (pl. m. -gi), raro. – Che, o chi, pratica l’ippofagia, cioè si nutre abitualmente di carne...