Uomo
Alberto Piazza
(XXXIV, p. 748; App. V, v, p. 661; v. anche paleoantropologia, XXVI, p. 1; App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720)
L'evoluzione umana
Il fattore che ha maggiormente [...] all'espansione di popolazioni indoeuropee riproduca in realtà espansioni posteriori con origini geografiche simili (per es. da parte degli Sciti, che sono situati nel 500 a.C. sulle coste settentrionali del Mar Nero). Solo una ricostruzione più ...
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MONOFISITI
Michelangelo Guidi
. Composto, dal gr. μόνος "unico, solo" e ϕύσις "natura", già usato in greco (μονοϕυσ) e poi passato in latino (monophysitae) e nella terminologia storica per designare, [...]
Nello sforzo di armonia fra teologia monofisita e calcedonese si segnalarono anche grandi teologi, quale specialmente il monaco scita Leonzio di Bisanzio, scrittore di gran fama, che tentò l'armonia delle idee opposte - in senso nettamente ortodosso ...
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TATUAGGIO
Nello PUCCIONI
Raffaele CORSO
. Etnografia. - L'usanza d'imprimere indelebilmente sulla pelle ornamenti e disegni, e questi stessi disegni e ornamenti, sono, con vocabolo proveniente dal [...] Mela (II,1, 10) degli Agatirsi, Plinio il Vecchio (Nat. Hist., XXII,1) dei Daci e dei Sarmati; e così anche presso gli Sciti e le popolazioni della Britannia. E oggi ancora il tatuaggio rimane nelle usanze popolari di molte regioni. Dubbio è anche se ...
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LUCIANO di Samosata (Λουκιανός, Lucianus)
Nicola Festa
Scrittore greco del II sec. d. Cristo. Di carattere a preferenza umoristico e satirico; non senza pretesa di rispecchiare l'opinione pubblica e [...] Anacharsis seu de gymnasiis (un dialogo tra Solone e Anacarsi, in cui le istituzioni greche sono paragonate con quelle degli Sciti). In fine, Navigium seu vota è una piccola commedia in cui quattro amici, trovatisi al Pireo per visitare una nave ...
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SIRIA (XXXI, p. 885; App. I, p. 1006; II, 11, p. 835)
Umberto BONAPACE
Ettore ANCHIERI
Giorgio Raffaele CASTELLINO
La repubblica siriana è divisa amministrativamente in 9 province che sommano una [...] del secondo millennio, poi un'occupazione assira tra 648-610 con due periodi di costruzioni. La città fu distrutta dagli Sciti e dai Babilonesi allo stesso tempo della vicina Ḫarrān. Gli edifici paiono da interpretarsi come un tempio dedicato a Sin ...
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METELINO (o Mitilene o Lesbo, Μυτιλήνη; A. T., 82-83, 90)
Giuseppe CARACI
Doro LEVI
Vito Antonio VITALE
Isola maggiore delle Sporadi, e la maggiore delle isole egee dopo Creta e l'Eubea (1750 kmq., [...] del medesimo secolo.
Nel lungo periodo in cui appartenne all'impero d'oriente subì numerose incursioni e saccheggi da parte di Sciti (376), Schiavoni (762), Saraceni (tra 821 e 1035) e Russi (864 e 1027) e fu anche più volte luogo di deportazione ...
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ASIA, Civiltà antiche dell'
M. T. Lucidi
Il continente asiatico è stato sede di alcune delle più antiche civiltà umane sviluppatesi dopo la grande "rivoluzione neolitica", che segna l'inizio di una [...] dal 700 al 300, sempre nella Siberia centrale, seguita l'apporto di elementi cinesi e si delineano influenze di tribù scite e sàrmate durante il periodo detto di Tagar. Ma il fatto artistico notevole di questa età è rappresentato dalla seconda fase ...
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GETO-DACICA, Civiltà (v. vol. III, p. 856)
L. Bianchi
Geti e Daci erano popolazioni traciche che parlavano la stessa lingua, per cui le fonti li hanno spesso confusi. In base alle indicazioni di Strabone [...] acque.
Autorevole sostenitore dell'originalità dell'arte tracogetica, Berciu ha escluso qualsiasi rapporto genetico con quella degli Sciti, per postulare una comune matrice iranica all'origine dei molti punti di contatto. Ne verrebbe ridimensionata l ...
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Vedi LURISTAN, Arte del dell'anno: 1961 - 1995
LURISTAN, Arte del
M. T. Lucidi
Il Luristan, regione montagnosa degli Zagros, per la sua posizione geografica - attraversato a N dalla strada che da Kermanshah [...] scambî tra queste non si sa bene quale abbia maggiormente influito, per quanto oggi si pensi che i nomadi Sciti abbiano notevolmente usufruito delle soluzioni e delle ardite invenzioni dei metallurgisti luristani che, tra l'altro, come ritiene il ...
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PASTORIZIA
Elio MIGLIORINI
Renato BIASUTTI
Aristide CALDERlNl
Gino LUZZATTO
. Forma di sfruttamento del suolo, comune nelle zone povere di pioggia dove prevale una vegetazione steppica, e in quelle [...] s'intrattiene anche intorno a particolari descrizioni di usi della pastorizia regionale, come quando descrive i pastori africani o gli sciti o come quando ricorda l'epizoozia del bestiame nei paesi delle Alpi Orientali e del Timavo. Sotto il punto di ...
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scito-sarmatico
scito-sarmàtico agg. (pl. m. -ci). – Relativo agli Sciti e ai Sàrmati (v. scitico e sarmatico): lingue scito-sarmatiche, gruppo di lingue parlate dalle antiche popolazioni iraniche degli Sciti e dei Sarmati, penetrate e stanziatesi...
ippofago
ippòfago agg. e s. m. (f. -a) [tratto dalla voce prec.; cfr. il gr. ῾Ιπποϕάγοι «Ippòfagi», nome attribuito dai Greci a una tribù di Sciti] (pl. m. -gi), raro. – Che, o chi, pratica l’ippofagia, cioè si nutre abitualmente di carne...