(gr. Σκύϑης) Eroe eponimo degli Sciti, considerato figlio di Eracle e di un mostro femminile, Echidna; fratello minore di Agatirso e Gelono. Eracle, partendo dalla Scizia, lasciò l’arco e la cintura con [...] l’avviso che chi dei tre fanciulli, giunto alla virilità, fosse riuscito a tendere l’arco e a cingere bene la cintura avrebbe avuto il potere. Solo S. riuscì nella prova ...
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Tabitì (gr. Ταβιτί) Grande divinità femminile degli Sciti. Erodoto la menziona al primo posto nel suo canone degli dei Sciti (IV, 59) e la equipara alla dea Hestia secondo l’interpretatio graeca. ...
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(o sciamanesimo) Fenomeno religioso presente largamente nel quadro delle civiltà d’interesse etnologico; fatti più o meno isolati di natura sciamanistica sono poi ravvisabili anche all’interno di orizzonti [...] taoiste), Tibet (Bon-po e lamaismo), India, Grecia antica, religioni di popoli indoeuropei convenzionalmente annoverati tra i ‘barbari’ (Sciti, Traci, Germani ecc.).
In senso stretto, lo s. s’incentra sulla figura di un individuo (sciamano) che nel ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] alla sua dottrina della grazia. Il 13 agosto, la risposta di O. (ibid. 231) era soprattutto un attacco ai monaci sciti, che lo avevano vessato per oltre un anno. Per quanto riguardava il problema della corretta dottrina della grazia O. rinviava ad ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] sofferenze e della peccabilità del Cristo (pp. 212, 214-217): qui è il ricordo meno indiretto della questione riproposta dagli sciti: "ut cum humanitas passa sit, Deus tamen passus esse dicatur, non quod ipsa deitas humanitas facta sit, sed quod a ...
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Giovanni II
Maria Cristina Pennacchio
Di G. non si conoscono né la data né il luogo di nascita, ma secondo il Liber pontificalis era di famiglia romana, figlio di un tale Proietto. Durante il suo pontificato, [...] due "nature" in Cristo equivaleva, secondo loro, a professare l'eresia nestoriana in quanto si riconoscevano in Cristo due persone. Gli sciti si erano in seguito recati a Roma per sottoporre la questione al papa, ma erano stati cacciati da Ormisda il ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] dall’Altai arriva fino al Mar Nero sotto il nome di Sciti, un’etichetta che comprendeva in realtà popolazioni nomadi indoeuropee, popolazioni i Goti e, appunto, S., forse da identificare negli Sciti ‘coltivatori’ stanziati a N dell’Ellesponto (5° sec. ...
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DIOSCORO, papa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, nella seconda metà del V secolo giunse a Roma per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] come le altre inviate al papa dagli altri legati, giunsero a Roma troppo tardi. Ormisda aveva già accolto bene i monaci sciti e, richiesto di giudicare le loro dottrine, approvò quello stesso Libellus Fidei che i suoi legati in Oriente non avevano ...
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Agiografia e culto costantiniano delle Chiese d’Oriente
La figura di Costantino tra l’invasione araba e la quarta crociata
Thomas Pratsch
In epoca mediobizantina, tra il VII e il XII secolo1, quando [...] storici contro Magnenzio [scil. Massenzio] a Roma per il controllo dell’Impero o, secondo altri, lungo il corso del Danubio contro gli sciti. Quando vide che l’esercito nemico era molto numeroso e che il suo era ben più ridotto cadde in un disperato ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] 1° millennio il regno urrita di Urartu (➔) che elaborò una originale civiltà indigena, distrutta dalle invasioni di Cimmeri e Sciti (sec. 7°). Sottoposta al dominio achemenide (sec. 6°-4°) e conquistata da Alessandro Magno (331), la regione poi fu ...
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scito-sarmatico
scito-sarmàtico agg. (pl. m. -ci). – Relativo agli Sciti e ai Sàrmati (v. scitico e sarmatico): lingue scito-sarmatiche, gruppo di lingue parlate dalle antiche popolazioni iraniche degli Sciti e dei Sarmati, penetrate e stanziatesi...
ippofago
ippòfago agg. e s. m. (f. -a) [tratto dalla voce prec.; cfr. il gr. ῾Ιπποϕάγοι «Ippòfagi», nome attribuito dai Greci a una tribù di Sciti] (pl. m. -gi), raro. – Che, o chi, pratica l’ippofagia, cioè si nutre abitualmente di carne...