VASSALLI, Sebastiano
Roberto Cicala
– Nacque a Genova il 25 ottobre 1941, ma fu abbandonato presto dai genitori (il padre Luciano, operaio nato a Voghera, e la madre Alfreda Falaschi di origini toscane) [...] tempo stesso di un’identità. Grazie alla sua spiccata sensibilità artistica e grafica sperimentò in quel periodo un proprio Nobel per la letteratura, giunse tuttavia la notizia della sua improvvisa scomparsa.
Morì, a causa di un tumore fulminante ai ...
Leggi Tutto
PANZA di Biumo, Giuseppe
Roberta Serpolli
PANZA di Biumo, Giuseppe. – Nacque il 23 marzo del 1923 a Milano da Ernesto – nominato conte di Biumo dal re d’Italia Vittorio Emanuele III nel 1940 – e da [...] che fu congeniale alla sua sensibilità estetica per l’armoniosa relazione attività curatoriale che proseguì fino alla sua scomparsa.
Sin dal 1974 le esigenze di
Il 1996 segnò un evento decisivo: la donazione della villa di Biumo al FAI (Fondo per l’ ...
Leggi Tutto
NIGETTI, Matteo
Alessandro Rinaldi
– Figlio di Dionigi, affermato ‘maestro di legname’, nacque a Firenze il 7 gennaio 1570 (Firenze, Arch. dell’Opera di S. Maria del Fiore, Libro dei nati maschi dal [...] restauro ma che sarebbe stata alla base della sua straordinaria sensibilità per l’ornato plastico. Ancora secondo Baldinucci della fabbrica.
Nigetti continuò a dirigere il cantiere prima in parallelo con don Giovanni e poi da solo, dopo la scomparsa ...
Leggi Tutto
FARNESE, Girolamo
Stefano Andretta
Nacque a Latera (presso Viterbo) il 3 sett. 1599 da Mario, duca di Latera e Farnese, e da Camilla Meli Lupi. D'ingegno promettente, dodicenne fu probabilmente al servizio [...] non formale ad attività mecenatesche, per la sensibilità alla vita economica della città. Si premurò di abbellire il palazzo legatizio: consigliatosi con Francesco Albani, poco prima della sua scomparsa, finì per affidare i lavori all'allievo ...
Leggi Tutto
POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] una capacità di lettura unita a una sensibilità complessiva nella definizione delle varie problematiche non priva di incertezze e d’Austria per l’elezione del nuovo vescovo dopo la scomparsa del Liechtenstein (fu poi scelto Giovanni da Isny), alle ...
Leggi Tutto
FRIGIMELICA, Francesco
Maria Elena Massimi
Figlio di Pompeo, nacque intorno al 1570; la famiglia del padre era di origine padovana e possedeva immobili a Camposampiero e nel Padovano (Bragalenti, 1974, [...] dalla sensibilità ritrattistica dei volti, nonché dalla felice visualizzazione della Madonna della domanda e dal successo della formula - vennero mutuati da un folto gruppo di epigoni, convocati nei contesti frigimelichiani subito dopo la scomparsa ...
Leggi Tutto
SCHUPFER, Francesco
Natale Vescio
– Nato a Chioggia, il 6 gennaio 1833, da Francesco, che esercitava il ruolo di pretore, e Anna Duse Masin, studiò giurisprudenza a Innsbruck e, successivamente, [...] grande interesse, la scomparsa del diritto longobardo in trovava sistemazione, la sua sensibilità di romanista e una . 647-669; M. Boscolo Anzoletti, F. S. e un manoscritto della ‘Sabbadino’ sul diritto longobardo, in Chioggia, XXXIII (2008), pp. 73 ...
Leggi Tutto
DE CARLI, Felice
Paolo Spinedi
Nacque da Deodato e da Bianca De Carli il 21 luglio 1901 a Roma; qui studiò fino al conseguimento della laurea in chimica, ottenuta a pieni voti nel 1922. Fu prima assistente [...] sensibilità verso i problemi, allora particolarmente acutì e onerosi, propri della didattica e della ricerca dal 15 giugno 1940. Alla direzione dell'istituto romano di metallurgia il D. rimase fino alla sua scomparsa, avvenuta a Roma il 24 ottobre ...
Leggi Tutto
PASSERIN D'ENTREVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio
Mauro Moretti
PASSERIN D’ENTRÈVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio. – Nacque a Torino il 26 dicembre 1914 dal conte Carlo Piero e dalla nobildonna Paola Ferrero [...] anche in un’altra dimensione, valorizzando i frutti dell’immenso sacrificio, dell’immensa sofferenza collettiva, che ha segnato della sua impronta un’intera generazione, e ha generato [...] una sensibilità più viva, una coscienza più sofferta dei ...
Leggi Tutto
PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] settembre 1950. Alla scomparsa del primo presidente, Gerardus van der Leeuw, avvenuta il 18 novembre dello stesso anno, Pettazzoni delle religioni la sua attenzione ai fatti, alla loro genesi, al loro contesto; la seconda le conferisce la sensibilità ...
Leggi Tutto
coma3
còma3 s. m. [dal gr. κῶμα -ατος «sonno»], invar. – Stato di completa perdita della coscienza, della motilità volontaria e della sensibilità, con conservazione, parziale o totale, delle funzioni vegetative (circolazione, respirazione,...
paralisi
paràliṡi (ant. paraliṡìa, parlaṡìa, parleṡìa) s. f. [dal lat. paraly̆sis, gr. παράλυσις «allentamento, rilassamento», der. di παραλύω «sciogliere, rilassare», comp. di παρα- «para-2» e λύω «sciogliere»]. – 1. In medicina: a. La perdita...