MONTALE, Eugenio
Franco Contorbia
MONTALE, Eugenio. – Nacque a Genova il 12 ott. 1896 da Domenico, detto Domingo, e da Giuseppina Ricci, ultimo di sei fratelli: gli altri cinque (Salvatore, Ugo, Ernesto, [...] indotto il M. ad alterarne lo stato civile collocandone la scomparsa all’uscita dall’adolescenza; Anna degli Uberti morì, in realtà negli Ossi, della donna salvifica, ma senza alcun retrogusto neostilnovista o preraffaellita: sensibilità a parte, ...
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BENEDETTO IX, papa
Ovidio Capitani
A Teofilatto, figlio di Alberico III, conte di Tuscolo., terzo di una serie di tre sommi pontefici romani, appartenenti alla famiglia tuscolana - Benedetto VIII (1012-1024) [...] assoluta della vita religiosa nell'ambito dell'ordinamento canonico, con un'intonazione sensibilmente 192-197). Anche se non sembra possibile connettere l'occasione della rivolta all'improvvisa scomparsa del padre di B. IX, Alberico III di Tuscolo, ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] capo della loro fazione Cristoforo, dal mistero che circondava la scomparsadella "regalis tuitio", l'esercizio della "defensio Ecclesiae", in quanto questo non poteva evidentemente considerarsi legato con la dignità patriziale. A Roma la sensibilità ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] non ha la sensibilità di prestare un minimo d'attenzione al suo stato d'animo. Incurante della sua stanchezza - così gli oscuri casi di mogli scomparse e assassinate che le sono stati narrati a proposito della plurisecolare vicenda dei Colonna - ...
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MOLZA, Francesco Maria
Franco Pignatti
– Il M. nacque a Modena il 18 giugno 1489, unico figlio di Ludovico di Niccolò e Bartolomea di Francesco Forni, entrambi appartenenti a casate di ceto borghese.
Le [...] aveva commosso non tanto per la crudezza in sé dellascomparsa repentina di una promessa dei cenacoli umanistici capitolini, quanto fosse il sincero interesse per la conservazione delle antichità e la sensibilità per il ripristino di quanto fosse ...
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DUSE, Eleonora
Ferdinando Taviani
Nacque a Vigevano (prov. Pavia), il 3 ott. 1858, in una stanza di locanda, da Alessandro e Angelica Cappelletto, entrambi attori.
Il nonno, Luigi Duse, celebre attore [...] 93).
Boito guidò la sensibilitàdella D. ad una comprensione diretta e competente dell'arte e della poesia. La D. perse , basata sulla musicalità della voce; parlava, scrisse il grande critico tedesco Alfred Kerr, "con voce scomparsa" (cfr. Molinari, ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] sta la grandezza dell'uomo e insieme il valore del cristianesimo. Nella sua forte sensibilità religiosa - per al veneziano Marco Aurelio, Niccolò Sagundino scrive, infatti, che la scomparsa del F. era avvenuta pochi giorni prima.
Fu sepolto a Napoli ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] esprime mediante un nuovo naturalismo, una nuova, "moderna" sensibilità al colore e ai valori plastici, in un linguaggio era scomparsa nei rifacimenti del 1527 che divisero a metà la parte iniziale della chiesa, per ricavare in alto il coro delle ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] minori,III, Roma 1972, p. 409), aveva più sensibilità e ragione degli accademici allarmati, stizziti e rumorosamente protestatarii assai arduo e pressoché insolubile il problema dell'eventuale ristampa, scomparse, assai probabilmente perdute, le note, ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] civiltà. Il Medioevo era ancora l’origine positiva del mondo moderno, ma la scomparsa del timore di poter ricadere in quel mondo ‘barbaro’ non aprì nuovi orizzonti. Il progresso della storia civile non si ancorò all’idea di Stato come in Giannone, o ...
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coma3
còma3 s. m. [dal gr. κῶμα -ατος «sonno»], invar. – Stato di completa perdita della coscienza, della motilità volontaria e della sensibilità, con conservazione, parziale o totale, delle funzioni vegetative (circolazione, respirazione,...
paralisi
paràliṡi (ant. paraliṡìa, parlaṡìa, parleṡìa) s. f. [dal lat. paraly̆sis, gr. παράλυσις «allentamento, rilassamento», der. di παραλύω «sciogliere, rilassare», comp. di παρα- «para-2» e λύω «sciogliere»]. – 1. In medicina: a. La perdita...