Romano (m. il 1º marzo 492), forse della gens Anicia, cui apparterrà Gregorio I, successe a Simplicio il 13 marzo 483. Contrario ad Acacio, patriarca di Costantinopoli, fautore del monofisismo, lo colpì [...] di scomunica, mettendosi in conflitto aperto con l'imperatore Zenone. Festa, 1 marzo. ...
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Prelato e uomo di stato (n. Coémont 1008 - m. 1067). Vescovo di Le Mans (1036), fu per 7 anni tenuto in prigione dal conte Goffredo d'Angiò, e da Leone IX minacciato di scomunica (sinodo di Reims, 1049). [...] Arcivescovo di Reims (1055), incoronò (1059) re di Francia il settenne Filippo I, e fu primo cancelliere e primate della Gallia ...
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Figlia (m. 1118) di Simone I di Montfort e moglie di Folco, conte d'Anjou, fu rapita (1092) da Filippo I re di Francia che, ripudiata Berta d'Olanda, la sposò, attirandosi la scomunica da papa Urbano II [...] (1094). Con l'avvento al trono di Luigi VI (1108), figlio di Berta d'Olanda, si ritirò nel convento di Fontevrault ...
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Figlio (n. 1323 - m. Trezzo sull'Adda 1385) di Stefano e di Valentina Doria. Dopo aver ereditato una parte del dominio dei Visconti (1354), divenuto signore di Milano e ottenuto il vicariato imperiale [...] Impadronitosi nel 1371 di Reggio, si trovò impegnato in una guerra con Niccolò II d'Este che provocò una nuova scomunica e la deposizione imperiale dal vicariato. Nel 1378 Bernabò guerreggiava nel Veronese contro i figli naturali di Cansignorio Della ...
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Ecclesiastico (m. Roma 1136). Eletto arcivescovo di Milano nel 1126, nel 1128 accondiscese alle tendenze autonomistiche del clero e dell'aristocrazia milanesi incoronando re, a Monza e a Milano, Corrado [...] di Svevia, candidato avverso al pontefice; lo appoggiò poi nella sua politica in Lombardia, incorrendo nella scomunica da parte di un concilio riunito a Pavia dal legato pontificio (1129). Sostenne quindi l'antipapa Anacleto II, ma rimase poi vittima ...
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BUONDELMONTI, Ranieri (Rinieri)
Patrizia Parenti
Figlio di Marignano, nacque a Firenze nella seconda metà del XIII secolo. Apparteneva ad una delle maggiori famiglie di parte guelfa; il padre Marignano, [...] il quale era figlio di Rinieri lo Zingano, nel 1280 aveva preferito subire la scomunica e l'esilio pur di non accettare la conciliazione con gli Uberti proposta dal cardinal Latino. Armato cavaliere nel 1309, il B. in quell'anno ebbe l'incarico dal ...
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Diacono e notaio della Chiesa ambrosiana (m. tra il 1061 e il 1064), al quale una fonte tarda attribuisce il cognome Cotta. Tra i principali esponenti del movimento dei riformatori, predicatore con Arialdo [...] . Qui riprese poco dopo la lotta, forte ormai dell'appoggio di Stefano X, dal quale Arialdo aveva ottenuto l'assoluzione dalla scomunica e l'invio a Milano, in missione, di Anselmo da Baggio, nominato nel frattempo vescovo di Lucca, e Ildebrando di ...
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BONIFACIO II, papa
Paolo Bertolini
Arcidiacono della Chiesa romana, sul finire dell'agosto o ai primi di settembre del 530 fu designato come proprio successore da papa Felice IV caduto gravemente ammalato.
Non [...] , travagliata da gravi difficoltà; si esprimeva la fiducia che il iudicium del papa sarebbe stato accettato; si comminava la scomunica per chi avesse cercato di suscitare passioni o dissensi nell'intento di provocare uno scisma. È chiaro che solo da ...
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Uomo politico (Barcellona 1528 - Bruxelles 1576); di nobile famiglia catalana, ricoprì cariche diplomatiche e militari. Comandante in seconda della flotta spagnola, partecipò alla battaglia di Lepanto [...] (1572), entrato in urto con l'arcivescovo s. Carlo Borromeo per aver difeso i diritti del re, incorse nella scomunica. Nominato governatore dei Paesi Bassi (1573-76), sebbene avesse adottato una politica meno autoritaria del suo predecessore duca d ...
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Prelato (n. 1040 circa - m. forse 1107); vescovo (1072) di Basilea, aderì presto a Enrico IV, sottoscrivendo a Worms (1076) la deposizione di Gregorio VII, dal quale però ottenne il perdono a Canossa. [...] Ma continuò a sostenere Enrico, ricevendone terre e favori, contro Rodolfo di Svevia e il papa anche dopo la scomunica, assistendo all'insediamento dell'antipapa Clemente III. Fondò, col fratello Conone vescovo di Losanna, la cittadina-abbazia di ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...