FANTUZZI, Bonifacio
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna intorno al 1450, figlio di primo letto del mercante Fantuzzo di Tuzzolo. Grazie all'eredità dello zio omonimo, pure mercante, poté compiere gli studi [...] una delle prime prove pubbliche del F.: nell'ottobre 1502, per incarico di Giovanni (II) Bentivoglio, minacciato di scomunica da Alessandro VI, il F. arringò i capifamiglia del quartiere di Porta Ravennate, invitandoli alla difesa della libertà dì ...
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FIESCHI, Obizzo
Gabriele Zanella
Nacque intorno alla metà del secolo XII, figlio di Ruffino del ramo ligure dei conti di Lavagna.
La famiglia del F., di nobili origini, entrò a far parte della vita [...] papa contro i Cremonesi disobbedienti al loro vescovo, e sempre il F. fu incaricato, nel 1204, di sciogliere la città dalla scomunica e di curarne gli atti relativi.
Il F. agì sempre in accordo con le linee prescelte dalla S. Sede in occasione dei ...
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MENOCHIO, Giacomo (Jacopo)
Chiara Valsecchi
– Nacque a Pavia il 22 genn. 1532 da Gerolamo e da Francesca Gravallona.
Le origini della famiglia paterna sarebbero da rintracciare nella zona di Lucca, come [...] né d., ma post 1597) e in seguito aggiunti alla sua raccolta con i nn. 800, 965 e 1000. La remissione della scomunica fu concessa da Clemente VIII il 22 apr. 1597, condizionata a una pubblica ritrattazione. Il M. proseguì comunque nello sviluppo del ...
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GOZZADINI, Tommaso
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco prima del 1390 da Nanne di Gabione e da Giovanna Negrisoli. Fu uno degli ultimi dei loro numerosi figli e con la madre e i fratelli più giovani [...] la validità del provvedimento adottato nel 1416 a favore dei Gozzadini e ne integrò gli effetti, annullando la scomunica loro inflitta dai suoi predecessori. Specchio di questa riconciliazione tra il papa e la famiglia può essere considerata ...
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LIAZARI, Paolo (Paulus de Eleazaris, Paulus de Liazaris)
Andrea Bartocci
Figlio di Guidotto, nacque a Bologna intorno agli anni Novanta del secolo XIII; fu allievo di Giovanni d'Andrea nella città natale [...] le autorità cittadine insieme con gli esponenti più influenti, tra i quali lo stesso Liazari. Dopo la proclamazione della scomunica e dell'interdetto comminati alla città, Taddeo Pepoli, capitano generale e signore di fatto di Bologna, nell'aprile di ...
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CATO (Cati), Ludovico
Tiziano Ascari
Figlio di Renato, nacque a Ferrara nel 1490 da antica famiglia, originaria di Lendinara. A Bologna fu discepolo di C. Ruini e a Ferrara di G. Calcagni. Si laureò [...] al marzo1524. Assieme agli inviati speciali M. Casella ed E. Pio ottenne dal papa l'assoluzione dall'interdetto e dalla scomunica e la conferma del possesso di Nonantola, San Felice e della Romagna estense, che il duca aveva rioccupato a sede vacante ...
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ADENOLFO da Cuma (Cumanus)
Mario Del Treppo
Napoletano di nascita, nel 1329, nominato professore di diritto civile all'università di Napoli (ma è dubbio che egli vi abbia effettivamente insegnato), fu [...] 1344 - maggio 1345). Quando l'indignazione per l'uccisione di Andrea d'Ungheria (18-19 sett. 1345) e la scomunica papale consigliarono la regina Giovanna I di dare veramente corso alla giustizia, essa stessa volle integrare la bolla di Clemente VI ...
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ANASTASIO (Anastagio, d'Anastasio, d'Anastagio), Filippo
Elvira Gencarelli
Nacque a Napoli il 25 genn. 1656 da Ludovico d'Anastasio e Anna Maria Tolosa, della famiglia di Castella Vecchia. Compiuti [...] nel Regno delle deliberazioni dei concilio di Trento, che non avevano mai ottenuto l'exequatur regio. Di fronte alla minaccia di scomunica da parte dell'A., la Giunta di giurisdizione ordinò il suo sfratto dal Regno e il sequestro delle.entrate della ...
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ARQUER, Sigismondo
Aldo Stella
Nacque a Cagliari (da famiglia che si diceva "de sangue noble y limpia de infaçones de Aragón", ma che apparteneva piuttosto al ceto borghese dell'alta burocrazia), probabilmente [...] e teologicamente nullo il condono, s'itnprigionarono e, nell'autunno del 1555, simandarono in Spagna i promotori della strana scomunica. Gli Aymerich non si diedero per vinti, anzi ricorsero a una serie di espedienti sleali pur di conseguire la ...
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LAGONISSA, Fabio
Raissa Teodori
Nacque a Napoli nel 1584 (o, meno probabilmente, nel 1585), figlio cadetto di Giovanni Battista, dell'antica e nobile famiglia campana dei La Gonessa (poi Leonessa) duchi [...] per quei nobili che non avessero restituito, secondo previste modalità, beni mobili della Chiesa in loro possesso. Minacciando di scomunica l'intero Consiglio e dando libero corso al monitorio, il L. colse l'occasione per dare seguito alla direttiva ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...