CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] : da Bologna partì un monitorio che ingiungeva al re d'Inghilterra di separarsi da Anna Bolena entro un mese, pena la scomunica.
Ma la questione che tra tutte stava più a cuore a Carlo V nell'incontro bolognese era certamente quella del concilio: fin ...
Leggi Tutto
CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] dal concilio lateranense anche a Milano e Piacenza che continuavano a schierarsi dalla parte di Ottone IV. Dopo aver lanciato la scomunica e l'interdetto contro le due città, il C. ritornò in Curia nell'estate dello stesso anno.
Negli anni successivi ...
Leggi Tutto
BONTEMPI, Andrea
Enzo Petrucci
Nacque a Perugia nel 1326, da quanto si può congetturare da una bolla di Innocenzo VI, da Martino, figlio di quel Lello Bontempi, che gli scrittori di cose perugine ricordano [...] figlio Rodolfo con tutti i loro seguaci, e fulminò l'interdetto sulle città da essi occupate, ingiungendo al B. di far pubblicare scomunica e interdetto in tutte le chiese della provincia.
Morto Urbano VI il 15 ott. 1389, il B. si recò a Roma, dove ...
Leggi Tutto
ARDIZZONE da Rivoltella
Paolo Lamma
Non è chiaro se l'aggiunta al nome (Ottone Morena, 39) si riferisca allo stesso o al luogo d'origine del cardinale. Nel primo caso sarebbero vane le polemiche di [...] Plechl, n. 75). A Ildebrando e ad A. si rivolse il papa più tardi (dopo il 6 nov. 1176) senza più parlare di scomunica, ma insistendo per assicurare i Lombardi della sua lealtà (PlechI, n. 229). Nel '77 A. fu a Venezia durante la cerimonia della pace ...
Leggi Tutto
Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] con cui le due Chiese erano concordi nel «deplorare» e «cancellare» dalla memoria e dal seno della Chiesa le sentenze di scomunica lanciate reciprocamente nel 1054, dopo la scisma di Michele Cerulario. Da allora i contatti fra Roma e le varie Chiese ...
Leggi Tutto
Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] o collegate, dopo il 1054, per contrasti fra il papa Leone IX e il patriarca di Costantinopoli, Michele Cerulario. La scomunica, da parte del papa, a Michele Cerulario, lanciata solennemente in S. Sofia, a Costantinopoli, dai tre legati pontifici il ...
Leggi Tutto
Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] . Il quadro che il papa fa della personalità di Nestorio è fosco, i suoi giudizi sono pesanti. Per evitare la scomunica, Nestorio dovrà dimostrare il proprio ravvedimento al suo avversario, il patriarca di Alessandria, al quale il papa ha delegato il ...
Leggi Tutto
Lorenzo, antipapa
Teresa Sardella
Presbitero della Chiesa romana, alla morte di Anastasio II fu eletto vescovo nella basilica di S. Maria Maggiore, il 22 novembre 498. Lo stesso giorno, nella basilica [...] scisma acaciano - da Acacio, patriarca di Costantinopoli - conseguente alle questioni lasciate aperte da Calcedonia (451). La dichiarazione di scomunica e di deposizione nei confronti di Acacio da parte di papa Felice III, nel 484, aveva segnato l ...
Leggi Tutto
CORSI, Cosimo Barnaba
Giacomo Martina
Di famiglia marchionale, nacque a Firenze il 10 giugno 1798 da Giuseppe Antonio e da Maddalena dei conti della Gherardesca.
Ammesso tra i paggi di Elisa Bonaparte [...] del figliol prodigo. Cadute poi le illusioni e dissipati gli equivoci, nel gennaio 1849 non esitò a pubblicare la scomunica contro i fautori della Repubblica romana. Come pastore, dette prova di sincero zelo e seppe accattivarsi la simpatia della ...
Leggi Tutto
ANSELMO
Margherita Giuliana Bertolini
Successe ad Ansperto nella cattedra arcivescovile di Milano nel marzo 882, secondo arcivescovo di questo nome. Caratteristica essenziale dell'azione di A., sia [...] diverse da quelle volute dal pontefice Giovanni VIII, e non esitò a rompere apertameate con Roma, subendo dapprima la scomunica (1 maggio 879) e quindi la deposizione (ottobre 879), A. assunse un atteggiamento d'intransigente opposizione al suo ...
Leggi Tutto
scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...