CAFFARELLI, Fausto
Rotraut Becker
Della nobile famiglia romana dei Caffarelli, nacque probabilmente nel marzo del 1595 da Alessandro (conservatore di Roma nel 1608, militò successivamente nell'esercito [...] , anch'esso reso pubblico mediante affissione. Solo verso la fine dell'anno il C. ricevette da Roma un monitorio di scomunica: era ancora in attesa di istruzioni per la relativa esecuzione quando improvvisamente, il 4 genn. 1637, il Del Verme morì ...
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VITALIANO, santo
Umberto Longo
Secondo il biografo del Liber pontificalis, V. era originario di Segni e figlio di un certo Anastasio. Non si possiedono notizie che lo riguardino precedenti alla sua [...] convocò a Roma l'arcivescovo ravennate una prima e una seconda volta sotto pena di scomunica e destituzione. Mauro non si presentò, ma a sua volta minacciò di scomunica V., ciò che comportò l'immediata rottura dei rapporti tra le due sedi. Di fatto ...
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Lucio III
Grado Giovanni Merlo
Non possediamo testimonianza alcuna sulla data di nascita del lucchese Ubaldo Allucingoli, anche se si può ragionevolmente pensare che fosse nato nel secondo decennio [...] caso di non rispetto, i detentori del potere civile saranno privati legittimamente dell'"honor" e saranno colpiti da scomunica, mentre le aree territoriali da loro dipendenti saranno sottoposte a interdetto - le città, in particolare, saranno private ...
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LUCIO III, papa
Grado Giovanni Merlo
Ubaldo Allucingoli nacque a Lucca in una data ignota, che si può ragionevolmente collocare nel secondo decennio del XII secolo.
Nel 1138 l'Allucingoli fu creato [...] e in contrasto con l'autorità di Romani 10, 15 ("Quomodo predicabunt nisi mittantur?"). Si direbbe che la scomunica abbia valore in conseguenza dell'esercizio di una predicazione non legittimata dal Papato o dagli ordinari diocesani indipendentemente ...
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Nacque da una famiglia di mercanti lucchesi intorno al 1240. Secondo un'affermazione di Guglielmo di Tocco fatta nel corso del processo di canonizzazione di s. Tommaso d'Aquino, il F. nel 1318 aveva ottantadue [...] , si recò ad Avignone presso la Curia papale. Già in precedenza si era rivolto a Giovanni XXII per ottenere l'annullamento della scomunica. Il 1º dic. 1322 il papa intervenne in suo favore e il 15 marzo lo reintegrò nel suo ufficio. Morì tra il ...
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MONTEVERGINE
MMario Placido Tropeano
Montevergine, oggetto di ventisei documenti federiciani, risulta un destinatario particolarmente favorito tra le grandi abbazie benedettine. Il primo documento risale [...] (ibid., nr. 2001).
Nel frattempo i rapporti dell'imperatore col Papato si erano andati sempre più deteriorando: alla prima scomunica comminata a Federico nel 1227 ne seguì una seconda nel 1239 e una terza nel 1245. Ciononostante Federico continuò ad ...
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FRANCESCO da Meleto
Vanna Arrighi
Nacque a Bologna nel 1449 dal mercante fiorentino Niccolò di Piero e da una schiava circassa di nome Caterina, poi emancipata.
Il padre, titolare di un'impresa commerciale [...] dei decreti sinodali, perché fossero bruciati, e questo spiega perché essi siano oggi estremamente rari. Sempre con la minaccia della scomunica, il sinodo vietava anche ogni riferimento a F. e alle sue profezie nelle prediche e nei sermoni. Infine si ...
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COCCONATO, Bonifacio di
Aldo A. Settia
Fratello di Uberto, cardinale di S. Eustachio, e di Alemanno, Emanuele e Guido. Allo stato attuale delle ricerche, non è possibile stabilire il grado di parentela [...] 'usurpazione di beni e di ribellioni aperte contro il vescovo provocò l'intervento della stessa autorità papale e una nuova scomunica nel 1251; la questione si trascinò sino al 1258, quando si ebbero la parziale restituzione dei diritti usurpati e l ...
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ENRICO
Stefano Palmieri
Ben pochi elementi della biografia di E., arcivescovo di Benevento nella metà del sec. XII, ci sono noti. Ignoriamo quando e dove nacque, la sua origine, la Chiesa in cui si [...] minoranza filoimperiale, e di Alessandro III, E. si schierò per quest'ultimo; e quando Alessandro III, lanciata da Anagni la scomunica contro l'intruso, l'imperatore, i loro seguaci, e, sciolti i sudditi di Federico I dall'obbligo di fedeltà verso ...
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Eugenio Pacelli (Roma 1876 - Castel Gandolfo 1958). Fu nunzio apostolico (dal 1920) a Berlino, segretario di Stato e collaboratore di Pio XI. Eletto papa (1939) alla morte di questi, si pronunciò più volte [...] che a essa si ispiravano negli altri paesi. Il 1º luglio 1949 il Sant'Uffizio condannò il comunismo marxista, comminando la scomunica ai suoi sostenitori; mentre P. XII ripetutamente insisteva sul dovere dei cattolici di dare il voto a persone sicure ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...