BOSSI, Giovanni Angelo
Valerio Castronovo
Nato nel 1590 da nobile famiglia milanese, ebbe al secolo il nome di Bonaventura. Avviato a studi umanistici, di filosofia e di giurisprudenza, entrò nell'Ordine [...] in difesa del cardinale Teodoro Trivulzio (schieratosi con gli Spagnoli contro il duca di Parma e perciò minacciato di scomunica da Urbano VIII), avevano procurato al B. solida fama di trattatista e di interprete autorevole di diritto canonico ...
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BONAVENTURA da Parma
Cesare Vasoli
Non si hanno notizie precise sulla data della sua nascita, né sul suo ingresso nell'Ordine dei frati minori e sulla carriera ecclesiastica anteriore alla sua nomina [...] Padue, a cura di A. Bonardi, in Miscellanea distoria veneta, s. 2, VI [1899], p. 129); ma si giunse anche ad una scomunica (pronunziata, sembra, in una sinodo tenuta il 27 maggio a Monselice), che sarebbe poi stata ritirata, l'anno seguente, per l ...
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CAPPELLO, Annibale
Mirella Giansante
Nato a Mantova intorno al 1540, dopo l'ordinazione sacerdotale si trasferì a Roma, ove, divenuto segretario del cardinale Cesare d'Este, si trasformò in un sagace [...] fuga tempestiva, protetto dall'ambasciatore di Francia, egli uscì dalla città sotto falso nome, ma, colpito in contumacia dalla scomunica e dalle censure ecclesiastiche, fu rintracciato a Pesaro il 9 ott. 1587, mentre forse cercava di raggiungere il ...
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BARTOLOMEO
Alessandro Pratesi
Suddiacono del papa e cappellano uditore delle cause devolute alla S. Sede, salì sulla cattedra arcivescovile di Trani succedendo a Samaro, :il cui nome ricorre per l'ultima [...] le lettere commesse al monaco denunziante, in quanto era risultato che questi, al momento della denuncia, era colpito da scomunica. Federico II, dopo aver rilasciato a B. un diploma nel giugno 1210, concedendogli un orto con pertinenze in Barletta ...
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BENTIVEGNA (Bentivegni), Bentivegna
Daniel Waley
Nato probabilmente prima del 1230, quasi certamente da famiglia di Todi, è spesso descritto quale fratello del cardinale Matteo di Acquasparta: ma questa [...] continuò a interessarsi degli affari di Todi, poiché il Comune aveva fatto ricorso a lui in relazione alla scomunica di alcuni cittadini tudertini, nonché per il tentativo di assicurare l'esenzione dalla giurisdizione del rettore del Patrimonio ...
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VISCONTI, Giovanni
Luigi Simeoni
Nato nel 1290 da Matteo I e Bonacossa Borri, si dedicò fino al 1316 alle armi; ma dal padre fu fatto entrare verso quest'anno nella vita ecclesiastica quale canonico [...] bolognese fu costretto a votare l'elezione di Giovanni a signore (23 ottobre 1350). Il papa prima minacciò, poi fulminò la scomunica e l'interdetto (maggio '51), ma le manovre e l'oro visconteo come la minaccia. velata di venire ad Avignone, ma ...
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CLEMENTE XII, papa
Alberto Caracciolo
Lorenzo Corsini nacque a Firenze il 7 apr. 1652 da Bartolomeo, marchese di Sismano, Casigliano, Civitella, Laiatico e Orciatico, Castagnetolo, Tresana e Giovagallo, [...] i benefici e prebende (23 apr. 1731) e l'intimazione di peggiori censure, fino alla minaccia di interdetto e di scomunica (12 e 28 maggio). Così, dopo ulteriori polemiche anche pubbliche, tergiversazioni, condanne, l'anno dopo il Coscia decise di ...
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GIACOMO della Marca, santo (Iacobus de Marchia)
Carla Casagrande
Nacque a Monteprandone, nel Piceno, nel 1393 e fu battezzato con il nome di Domenico; il padre si chiamava Antonio "Roscio" (Rossi) detto [...] senza problemi il suo apostolato. Incontrò infatti forti resistenze da parte del clero locale e dovette persino subire una scomunica da parte di Simone, arcidiacono di Bacs. La sua intransigenza nella lotta contro gli eretici di Ungheria fu anni ...
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Onorio II
Simonetta Cerrini
Scarse sono le notizie su questo papa prima della sua nomina a cardinale vescovo d'Ostia. Lamberto Scannabecchi, originario di Fiagnano (attualmente in provincia di Bologna), [...] fu di aperto sostegno a Lotario; in Italia, un concilio riunito a Pavia nel 1128 e presieduto da un legato papale scomunicò l'arcivescovo di Milano, Anselmo, che in quell'anno aveva incoronato Corrado re d'Italia.
In Francia, O. volle mantenere con ...
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CALANDRINI, Scipione
Michele Luzzati
Figlio illegittimo di Giuliano di Filippo, nacque, probabilmente a Lucca, intorno al 1540. Sebbene abbia avuto qualche rapporto con i congiunti di legittimi natali, [...] o che possano nascere nella Chiesa di Dio et de' rimedij che si deono usare contra di quelle, cioè della scomunica et della potestà del magistrato civile, fatto in cinque lettioni da M. Scipione Calandrini venne pubblicato a Poschiavo "per Cornelio ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...