GELASIO II, papa
Stephan Freund
Giovanni da Gaeta nacque tra il 1060 e il settembre 1064 da Giovanni Coniuolo, appartenente a una nobile famiglia di Gaeta. Il padre era già morto nel 1068 e Giovanni, [...] . Il 25 marzo G. lasciò Gaeta e si recò a Capua, dove la domenica delle Palme, il 7 aprile, emise la scomunica contro Enrico V e l'antipapa, diffondendola attraverso emissari in tutta Europa, e soprattutto in Germania dove inviò il legato Cunone di ...
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ADRIANO IV, papa
Paolo Lamma
Nicola Breakspear nacque tra il 1110 e il 1120 ad Abbot's Langley, non lontano dall'abbazia di St. Albany, presso Verulamio, nell'Hertfordshire. Secondo taluni, Nicola sarebbe [...] , decise di operare da solo contro colui che aveva attaccato per primo il Patrimonio e non si era arrestato di fronte alla scomunica. Si venne a creare una coalizione tra il papa, i ribelli normanni, come Roberto di Capua, Andrea di Rupecanina, da un ...
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GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] un procedimento corretto dal punto di vista del diritto ecclesiastico. G. respinse questi inviti e proibì ai partecipanti, pena la scomunica, di eleggere un nuovo pontefice al suo posto. Il 4 dicembre, infine, il sinodo si riunì per pronunciare il ...
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FELICE IV, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di un Castorio, era originario del Samnium ma faceva parte del clero della Chiesa romana. Lo si può probabilmente identificare con il diacono che nel 519-520 [...] - nel quale, se esprimeva la sua convinzione che essi si sarebbero attenuti al suo "iudiciuni", comminava però la scomunica per quanti avessero osato contravvenire alla sua volontà sollevando opposizioni col rischio di provocare uno scisma - F. IV ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] l’eresia; infine, sotto Innocenzo III, furono scomunicati a Roma dal IV concilio Lateranense nel 1215. La ragione della scomunica fu la libertà di predicare, che i valdesi come altri ‘eretici’ rivendicavano e che l’autorità ecclesiastica rifiutava di ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] senza il suo preventivo consenso. Così che, quando il vescovo Foscarari ricevette da Bologna le "cedole" della scomunica pronunciata dall'inquisitore contro il C., il governatore ne impedì la pubblicazione e le autorità romane furono costrette a ...
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Eresia, arianesimo e dottrina trinitaria
Manlio Simonetti
In quanto capo della Chiesa, Costantino ebbe a occuparsi di due eresie in ambito cristiano, il donatismo e l’arianesimo. Mentre la crisi donatista [...] , viene convinto di errore e, per evitare la condanna che lo estrometterebbe dalla comunità (excommunicatio, scomunica), sottoscrive un documento dottrinale, non pervenuto, formulato in modo da escludere le proposizioni dottrinali incriminate ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] il solo effetto di aggravare la scissione. Il documento fu rifiutato da tutti e l'allora papa Felice III lanciò la scomunica contro il patriarca di Costantinopoli, che fu dichiarato deposto: si consumava così la frattura tra Oriente e Occidente (484 ...
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CARVAJAL, Bernardino Lopez de
Gigliola Fragnito
Nacque a Plasencia (Caceres) in Estremadura l'8 sett. 1456 da Francesco e Aldonca de Sande.
Nipote di quell'abilissimo diplomatico ed austero ecclesiastico [...] prima domenica di quaresima del 1498 del generale degli agostiniani Mariano della Barba da Genazzano, "capo et auctore" della scomunica del 13 maggio 1497 contro il Savonarola; e dal fatto che, quando il card. Oliviero Carafa, protettore dell'Ordine ...
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Bonifacio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Zosimo. Secondo il Liber pontificalis fu di origine romana e figlio del presbitero Giocondo.
Era anch'egli un presbitero, della Chiesa di Roma, [...] e Teodosio scrissero ad Aurelio di Cartagine e ad Agostino chiedendone la collaborazione per attuare il decreto che sanciva la scomunica, la perdita della sede episcopale e l'esilio per tutti i vescovi che avessero rifiutato di sottoscrivere la ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...