GIOVANNI XVI, antipapa
Luigi Canetti
Giovanni Filagato nacque a Rossano, in Calabria, intorno alla metà del X secolo da famiglia greco-bizantina di umili origini, forse di estrazione servile. Abbracciò [...] , con il nuovo pontefice, poteva farsi in qualche modo garante.
Forse già alla fine di quel mese giunse, prevedibile, la scomunica di Gregorio V, forte dell'appoggio di quasi tutto l'episcopato italico, tedesco e francese. Di lì a qualche tempo (7 ...
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DEL POZZO, Simone
Salvatore Fodale
Nacque nella prima metà del sec. XIV da famiglia messinese, ma abitante a Castroreale. Entrato a Messina nell'Ordine dei frati predicatori, passò in seguito nel convento [...] i fatti, ma respinse la ricusazione, richiamando sia il proprio obbligo come inquisitore di ricevere ed esaminare sotto pena di scomunica qualsiasi denuncia di eresia gli pervenisse, sia la propria volontà di procedere comunque sempre d'accordo con l ...
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MARCHESE, Leonardo
Calogero Farinella
Nacque intorno al 1445 ad Albenga, nel Savonese, da Giovanni, che risiedeva anche a Genova, dove svolgeva non meglio precisate attività; è ignoto il nome della [...] per l'utilizzo di frantoi, forni e mulini da grano di proprietà della mensa vescovile. Nel febbraio 1481 inflisse un'altra scomunica a una decina di contadini di Torria, che non avevano versato le decime spettanti al rettore di Cesio. In ambedue i ...
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MALAVOLTI, Rinaldo
Bruno Bonucci
Figlio di Uguccione, nacque a Siena presumibilmente negli anni Quaranta del Duecento.
Il padre, camerlengo di Biccherna e membro del Consiglio generale del Comune, ebbe [...] l'arciprete della pieve di Montalcino e il locale convento di S. Francesco. Nell'agosto 1287 il M. piegò con la scomunica gli uomini del feudo capitolare di Montechiaro e Vico d'Arbia per le difficoltà incontrate dallo zio Rinaldo come rettore dei ...
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CIONI, Filippo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 14 dicembre 1461 da Cione di Giovanni e da una Alessandra della quale non conosciamo il cognome.
I Cioni erano una famiglia di artigiani e commercianti [...] IlSavonarola e la critica tedesca, Firenze 1900, pp. XXIX ss.) nella quale sosteneva vigorosamente la tesi della invalidità della scomunica lanciata contro il Savonarola e aggiungeva che gli avversari di lui - i "tiepidi" -, che l'avevano promossa e ...
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PAVINI, Giovanni Francesco
Matteo Melchiorre
– Nacque a Padova intorno al 1424, uno dei quattro figli (gli altri furono Pietro, Alvise e Bartolomeo) del lanaiolo padovano Giacomo Pavino «a Cartis». [...] dei canonici e del vescovo.
Ricevuta nel frattempo l’ordinazione sacerdotale, sul finire del 1450 Pavini incorse in una scomunica per condotta di vita impropria (uso di armi, colluttazioni con altri ecclesiastici con effusione di sangue, gioco ai ...
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BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] costituzione Salutare che i violatori della clausura femminile "etiamsi non ad malum finem" sarebbero incorsi nella immediata scomunica "soli Pontifici reservatam". B. rimediò prontamente con una nuova edizione (Modena, 1745), in cui si sottoponeva a ...
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DELLA TORRE, Tiberio
Nadia Covini
Figlio di Martino, dei Torriani signori di Milano, e di una nobile friulana, Clarice dei signori di Zuccqla, il D. nacque molto probabilmente dopo il 1274, anno in [...] Cividale, come risulta da una lettera del 12 sett. 1315 con la quale il patriarca dava incarico al D. di prosciogliere dalla scomunica gli usurpatori dei beni del capitolo di Aquileia.
L'11 luglio 1317 il D. fu nominato vescovo di Tortona. Secondo l ...
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BORNATI, Corradino
Anna Morisi Guerra
Nacque da antica famiglia bresciana nel 1397; diciassettenne, fu mandato dal padre, Virgilio, a Padova perché vi seguisse gli studi giuridici, ma dopo cinque anni [...] contro la città, il B., non si sa se spontaneamente o per obbedienza, si fece latore della bolla di scomunica dagli accampamenti alla piazza e la lesse pubblicamente. Arrestato per questo suo atto, mentre il convento veniva depredato, sfuggì ...
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ADRIANO II, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne a famiglia dell'aristocrazia romana, da cui erano usciti altri due papi: Stefano IV (816-817) e Sergio II (844-847). Nell'842 cardinale prete del titolo [...] vero istigatore dei misfatti del fratello, A., se il 12 ott. 868, in S. Prassede, rinnovò contro di lui la scomunica maggiore e l'esclusione da tutti gli uffici ecclesiastici e gli vietò di allontanarsi dalla città oltre quaranta miglia, tuttavia non ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...