Prelato (n. 1040 circa - m. forse 1107); vescovo (1072) di Basilea, aderì presto a Enrico IV, sottoscrivendo a Worms (1076) la deposizione di Gregorio VII, dal quale però ottenne il perdono a Canossa. [...] Ma continuò a sostenere Enrico, ricevendone terre e favori, contro Rodolfo di Svevia e il papa anche dopo la scomunica, assistendo all'insediamento dell'antipapa Clemente III. Fondò, col fratello Conone vescovo di Losanna, la cittadina-abbazia di ...
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URBANO III
Paolo Grillo
Uberto Crivelli nacque in data imprecisata, nella prima metà del XII secolo, da una prospera famiglia dell'aristocrazia milanese. Figlio di Guala, ebbe almeno quattro fratelli, [...] con l'imperatore, al quale solo le preghiere dei Veronesi e dei più moderati fra i cardinali avevano evitato la scomunica, si mosse per raggiungere Venezia e, di qui, imbarcarsi per Roma. Colto da un'improvvisa malattia, si dovette però fermare ...
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COLONNA, Stefano
Franca Petrucci
Figlio di Stefano di Niccolò, del ramo palestrinese della famiglia, e Sveva Orsini, nacque nel 1433 qualche tempo dopo la morte del padre, assassinato dal nipote Salvatore, [...] mentre era in atto la repressione di Eugenio IV contro i Colonna: era stata loro inflitta la scomunica il 18 maggio 1431 ed il patriarca Giovanni Vitelleschi avrebbe distrutto la loro roccaforte, Palestrina, di lì a qualche anno (marzo-aprile 1437).
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Al secolo Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg (Egisheim, Alsazia, 1002 - Roma 1054); vescovo di Toul (1026), aderì al programma riformatore lorenese inteso ad affrancare la Chiesa dall'Impero, restituendo [...] normanni nel principato di Benevento, esclusa la città che rimase alla Chiesa. Nei confronti dell'Oriente, il conflitto con la Chiesa greca, dopo la scomunica del patriarca Michele di Costantinopoli, portò alla definitiva rottura. Festa, 19 aprile. ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] catturando gran parte dei convocati (1241). Ma morto Gregorio, il successore Innocenzo IV, riunito nel giugno 1245 un concilio a Lione, scomunicò e depose F., e bandì contro di lui una crociata di tutti i popoli cristiani. F. tentò di reagire; ma in ...
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Della stirpe degli Aleramici, figlio (1150 circa -1207) di Guglielmo V il Vecchio: succeduto al fratello Corrado nel marchesato (1192), sostituì nella quarta crociata il defunto Tebaldo di Champagne. D'accordo [...] bizantino profugo Alessio Angelo, vittima dell'usurpatore Alessio III, deviò la crociata su Costantinopoli, incurante della scomunica di Innocenzo III, distinguendosi nella conquista della città (1204) per abilità militare. Per opposizione dei ...
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Uomo politico anglo-normanno (m. 1179); sotto re Stefano fu sceriffo e justiciar dell'Essex, e divenne poi con Enrico II (1154) chief justiciar d'Inghilterra, assieme a Robert de Beaumont conte di Leicester. [...] reale, sembra abbia redatto le costituzioni di Clarendon. Fu tra i primi del partito reale a incorrere nella scomunica in occasione della controversia con Becket. Cooperò validamente a reprimere la ribellione baronale del 1173. Ritiratosi dal suo ...
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Figlio naturale (m. Marlborough 1226) di Enrico II, sposò (1198) l'erede di William 2º conte di S., di cui ereditò il titolo. Sotto Giovanni egli fu uno dei fedeli del re, suo fratello, di cui comandò [...] le truppe nelle spedizioni in Irlanda e nel Galles (1210-12), e fu accanto al re durante il periodo della scomunica. Nel 1213 comandò la flotta inglese che distrusse le navi di Filippo II di Francia a Gand, e mandò a monte la minacciata invasione ...
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Nome con cui, dall’Alto Medioevo al 1863, fu designata Cassino. Pace di S. Conclusa il 23 luglio 1230, segnò la fine della lotta armata scoppiata tra il papa Gregorio IX e l’imperatore Federico II a proposito [...] della questione della 5ª crociata. Federico II dovette sottomettersi agli ordini del pontefice per le colpe che gli avevano valso la scomunica, amnistiare i fautori della Chiesa e considerarsi ancora tenuto all’obbligo di intraprendere la crociata. ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] Federico per la crociata e costretto a rientrare per l'esplodere di un'epidemia nel suo esercito (agosto 1227), il pontefice scomunicò l'imperatore il 29 sett. 1227, nella cattedrale di Anagni. Si ha piuttosto l'impressione che G. IX volesse giocare ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...