ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] la Sede apostolica (il papa Giovanni XXII reagì alla restaurazione degli Este in Ferrara sia sul piano spirituale, con la scomunica, un processo per eresia contro di loro e l'interdetto nella città, sia sul piano politico, sollevando contro di loro ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] , gli impiccherò per la gola senza farne la minima parlata". Nel 1546 revocava infine l'espulsione; ma più che la minaccia della scomunica papale pesava su di lui il volere di Carlo V, al cui appoggio teneva per questioni "le quali più ci importano ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] esercitato attraverso il potere delle armi e al secondo l’auctoritas spirituale esercitata attraverso il potere della scomunica: entrambe le potestates, concludeva lo storico, derivavano direttamente da Dio e ciascuna nel suo ambito contribuiva alla ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] relativi ai problemi dottrinali, ai conflitti giurisdizionali e alla questione dei Gesuiti. Mentre veniva ribadita la scomunica nei confronti dei vescovi della Chiesa olandese scismatica di Utrecht, soprattutto violento fu il contrasto con il ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] (in particolare Eusebio di Nicomedia e Teognide di Nicea), fingendo di pentirsi, sottoscrivono il credo niceno ed evitano la scomunica. Essi intervengono poi presso l’imperatore affinché dia ad Ario l’opportunità di redimersi e gli conceda udienza ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] 1451 aiutava ancora il re di Castiglia che continuava a subire sconfitte e perdite di città e di castelli lanciando la scomunica e l'interdetto su quanti, laici ed ecclesiastici, commerciassero con i musulmani; nel 1452 tentava di porre un argine a ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] fu avviata nel 1731, durante l’esilio a Vienna, città in cui Giannone era stato costretto a rifugiarsi dopo la scomunica che lo aveva colpito a seguito della pubblicazione della Historia civile. Le sue idee contro le pretese temporali della Chiesa e ...
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Innocenzo X
Olivier Poncet
Giovanni Battista Pamphili nasce a Roma il 7 maggio 1574 da Camillo e da Flaminia del Bufalo.
Originaria di Gubbio, la famiglia Pamphili nel corso dei secc. XIV e XV divise [...] viene assassinato il vescovo barnabita Cristoforo Giarda, nominato di recente da I. nella sede di Castro. Il 24 marzo il papa scomunica gli autori dell'attentato, di cui è sospettato il duca di Parma con la sua cerchia, in particolare il suo favorito ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] teologiche specifiche, ma l’intero armamentario delle Chiese cristiane: la predicazione, le cerimonie religiose, la pratica della scomunica, l’eccessivo letteralismo biblico. In un’ottica puramente etica Franck dissolveva il concetto stesso di Chiesa ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] . ebbe un nuovo incarico di carattere diplomatico. La meta, questa volta, era Napoli, dove una parte del clero, nonostante la scomunica impartita dal papa, continuava a rimanere schierata con il duca Sergio II nel conflitto che l'opponeva allo zio, l ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...