Sancio I Re di Portogallo
Sancio I
Re di Portogallo (Coimbra 1154-ivi 1211). Figlio di Alfonso I, fu dapprima associato al governo dal padre; salito al trono (1185), proseguì l’opera di colonizzazione [...] in guerra con Alfonso IX di León e spesso in dissenso con la Santa Sede, per la pretesa di Innocenzo III di ottenere il pagamento di un contributo di due marchi d’oro e per un aspro contrasto col vescovo di Porto, che gli valse la scomunica da Roma. ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] la Chiesa per combattere l'eresia furono, accanto alla predicazione e all'opera di persuasione, sanzioni religiose come la scomunica e l'interdetto e sanzioni che si estendevano anche sul piano sociale ed economico che furono adottate a partire dal ...
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LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] . 101-103). A distanza di poco più di un anno, Federico II dichiarava di non avere ritenuta né valida né giusta la scomunica inflittagli a due riprese (nel 1227 e nel 1239) da Gregorio, ma di avere fatto tutto il possibile affinché, per questo motivo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] reati di violenza. Donà, da poco eletto doge, si trovò davanti alla minaccia papale di fulminare l’interdetto e la scomunica. In quel clima, come già ricordato, Sarpi fu nominato consultore canonista e teologo il 28 gennaio 1606. Nello stesso giorno ...
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BERARDO de Castacca (de Costa, Costaca)
Alessandro Pratesi
Discendente, come sembra, da nobile famiglia barese, fu eletto alla cattedra arcivescovile di quella città, dopo la morte del presule Doferio, [...] di distensione.
Sebbene la sua missione fallisse (tanto che il 20 marzo dell'anno successivo il papa comminò di nuovo la scomunica all'imperatore), non gli venne per questo meno il favore del sovrano, il quale nel dicembre dello stesso anno 1238 gli ...
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AYAMONTE, Guzmán y Zúñiga, Antonio di
Nicola Raponi
Nato nel 1524, apparteneva alla nobile famiglia spagnola dei Guzmán, imparentata con la dinastia portoghese e insignita, dalla cittadina di residenza, [...] per i vivacissimi contrasti giurisdizionali tra l'arcivescovo Carlo Borromeo e le autorità civili, che si erano conclusi con la scomunica al Requesens e con il suo trasferimento.
L'A. giungeva a Milano il 17 settembre, preceduto da fama di rigido ...
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CORRADO DI SCHARFENBERG, VESCOVO DI SPIRA E METZ, LEGATO IMPERIALE
Nacque verso il 1165 nel castello di Scharfenberg, nel Palatinato, da una famiglia di funzionari imperiali. Dal 1186 al 1196 fu prevosto [...] impegnò per una ricomposizione dei contrasti tra Svevi e Guelfi e fu nominato da Ottone IV cancelliere di corte.
Dopo la scomunica di Ottone IV si avvicinò a Federico II, che nel 1212 lo confermò alla direzione della cancelleria reale, mentre il papa ...
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Figlio naturale (Brescia 1417 - Rimini 1468) di Pandolfo III e di Antonia da Barignano. Abile e temuto condottiero, a 18 anni ebbe il comando dell'esercito pontificio nella Romagna e nelle Marche. Nel [...] . Nelle lotte successive s'alienò pure la simpatia del papa Pio II, che gli rivolse contro non solo le armi, ma anche la scomunica (1461). Vinto, si ridusse a Rimini (1463); si recò quindi in Morea a combattere i Turchi per conto di Venezia (1464-66 ...
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Consorteria di Siena. Si diede tra le prime all’attività bancaria, istituendo, secondo la tradizione nel 1209, una ‘compagnia’, presto potente in Francia e Inghilterra. Legata alle sorti del ghibellinismo, [...] ma, dopo aver chiesto una moratoria nel 1298, nel 1304 fallì, salvando con espedienti fraudolenti buona parte dei beni dei membri. Nel 1348 stipulò un concordato con Clemente VI, che nel 1345 per esigere gli antichi diritti aveva usato la scomunica. ...
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BRESSANO
Axel Goria
Non conosciamo di lui altro nome; nelle carte medievali, a volte, dal luogo di nascita o di dimora è detto "Brexanus de Vico" oppure "de Monteregali". Solo con i suoi figli, Anselmo, [...] di Sala di ammonire B. e i Monregalesi a dare soddisfazione all'eletto d'Asti e, in caso negativo, di ripetere la scomunica e di rendere più rigido l'interdetto; ciò che Niccolò fece il 2 ottobre dello stesso anno, dopo aver lanciato vanamente un ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...