Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] teologiche eterodosse o posto in discussione l'ordine tradizionale della Chiesa, e ‒ com'è noto ‒ la sua disubbidienza alla scomunica papale e la sua opera di religioso molto influente anche nella vita politica della città erano terminate presto con ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] divinità che il solitario e macerante e incivile ascetismo abomina sotto il nome di carne e di mondo, che la teocrazia scomunica sotto il nome di Satana» (Carducci 1890, pp. 89-90).
Vent’anni dopo nella Prefazione a Levia Gravia, rincarerà la dose ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] l'unico modello possibile del processo rivoluzionario e del socialismo. L'ostinazione nell'imporre questo modello attraverso la scomunica della Iugoslavia nel 1 948, il boicottaggio della Cina nel 1958, l'intervento militare in Cecoslovacchia nel ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] reazione di P. il quale, nel gennaio del 1938, avrebbe minacciato Mussolini, attraverso il solito padre Tacchi Venturi, di scomunica del fascismo e del regime. Nell'agosto, grazie ai buoni uffici del gesuita, si arrivò all'accordo Starace-Vignoli che ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] Annales de Theokesberia, per esempio, parlano di "multi Christiani" che non condividono l'opinione del papa quando scomunica Federico asserendo "contra formam et jura ecclesiae pacem fecisse cum Soldano Babiloniae" (1864, p. 73); Matteo mostra ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] col papa e col re di Franza". Irriducibile avversario il primo scaglia, il 15 dicembre, contro di lui la scomunica, che viene furtivamente affissa alle porte dello stesso duomo di Napoli. In questa si stanno intanto scavando alacremente i "fossi ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] , come anche su problemi territoriali e fiscali - la rottura definitiva, nell'aprile del 1606, venne contrassegnata dalla scomunica del Senato veneziano e dall'interdetto valido su tutto il territorio della Repubblica - misure la cui applicazione la ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] al papa e ogni anno Innocenzo VIII la rifiutò, minacciando sanzioni che nel settembre 1489 sfociarono in una condanna alla scomunica e alla deposizione, ricambiate da F. con richieste di appoggio ai suoi alleati, appelli a un concilio e minacce di ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] -217.
10 Nel terzo volume della Histoire des dogmes (relativo a La Papauté, Paris 1933), pubblicata da Turmel dopo la scomunica, riprendendo in sintesi le tesi già esposte nel 1908, lo storico bretone si limitò solo a insistere sulla sommarietà delle ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] spagnole. Nel 1573 i rapporti si erano a tal punto deteriorati che l'arcivescovo non aveva esitato a fulminare la scomunica contro il governatore L. de Requesens. In quell'occasione, G. XIII, nonostante il parere contrario del Borromeo, concesse al ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...