LIBERALI Le arti liberali che costituivano durante il Medioevo i due gradi dell'insegnamento, l'uno letterario, l'altro scientifico, comprendevano la grammatica, la retorica e la dialettica (il Trivio); [...] è la dialettica, perché tende a identificarsi con la stessa filosofia, di cui è la necessaria introduzione. Peraltro da ScotoEriugena fino ad Abelardo e a Ugo da S. Vittore, la scolastica considerava le arti liberali come ottimi strumenti della ...
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Originario di Bena (diocesi di Chartres) fiorì nella seconda metà del sec. XII. Fece probabilmente i primi studî dialettici presso la famosa scuola di Chartres e li continuò presso l'università di Parigi. [...] menzione; il trattato Periphysion, che Martino Polono e Francesco Pippino gli attribuiscono non è che la nota opera di Giovanni ScotoEriugena, cui egli s'ispirò senza dubbio.
Sta di fatto che la sostanza delle dottrine professate da A. si ritrova ...
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. Dottrina che considera il mondo come derivato per "emanazione" dal principio assoluto. Secondo tale rapporto, nulla è nel mondo che non sia già implicitamente contenuto nel primo principio: onde né questo [...] notevolmente influire sullo sviluppo di una corrente teologica, insieme preoccupata della trascendenza e dell'immanenza, conducendola (come, nella forma più caratteristica, in ScotoEriugena) a singolari fusioni dell'emanatismo e del creazionismo. ...
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Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] ritenuti perciò risalire alla miglior tradizione cristiana e che, tradotti in latino nel 9° sec. da Giovanni ScotoEriugena, influenzarono molti aspetti della mistica e della teologia dell’età scolastica. Ma per ritrovare una vera rinascita del ...
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Storico della filosofia italiano (Roma 1929 - ivi 2019). Professore emerito di Storia della filosofia presso l’università di Roma La Sapienza, si è occupato in particolare della storia del platonismo e [...] di Guglielmo di Conches e la scuola di Chartres (1955); Platonismo medievale. Studi e ricerche (1958); Giovanni ScotoEriugena. Tre studi (1963); Theophrastus redivivus. Erudizione e ateismo nel Seicento (1979); Mundana sapientia. Forme di conoscenza ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] periodo merita più d’ogni altro d’essere ricordato per aver dato testimonianza di un pensiero veramente originale: ScotoEriugena. La sua opera costituisce un vigoroso monumento di riflessione teologica che assume e introduce nell’Occidente latino le ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] piena e consapevole adesione alla verità rappresentata dalla rivelazione. Il maggior filosofo dell’età carolingia, Giovanni ScotoEriugena, utilizzando gli scritti dello Pseudo-Dionigi e dei Padri greci, elaborò un vero e proprio sistema filosofico ...
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Teologo (sec. 12º), della cui vita non si hanno notizie (egli stesso volle coprire il suo nome col silenzio); monaco a Ratisbona, poi a Canterbury (ove subì l'influenza delle idee di Anselmo d'Aosta); [...] , De solis effectibus, Clavis physicae che è in gran parte una compilazione dal De divisione naturae di ScotoEriugena); di storia (Summa totius seu de omnimoda historia, De luminaribus Ecclesiae, De viris illustribus); di liturgia (Sacramentarium ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] di A. e degli amalriciani: dalle testimonianze degli avversarî sembra che A., sviluppando motivi neoplatonici di Giovanni ScotoEriugena e dei maestri di Chartres, accentuasse l'immanenza di Dio nel finito attraverso una concezione univoca dell ...
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Filosofo (sec. 9º), autore di una lettera filosofica a Sigibod, arcivescovo di Narbona (879-85), nella quale si ritrovano diverse dottrine di G. ScotoEriugena. ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...