LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] del sole (Fons vitae, III, 16, 112, 25).
Luce come teofania della natura divina
Secondo il filosofo neoplatonico cristiano Giovanni ScotoEriugena, la l. che si manifesta nella natura è la manifestazione di Dio nel mondo, la sua teofania. Essa è un ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] testo greco dello pseudo-Dionigi fu donato all'abbazia di Saint-Denis nel sec. 9° e venne tradotto in latino da Giovanni ScotoEriugena; è quasi certo dunque che esso doveva essere noto a Suger quando egli commissionò il coro nel 1140. Nell'ambito di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] per certi versi la riflessione svolta due anni prima, Tocco nota che Bruno conosceva bene i razionalisti medievali (Giovanni ScotoEriugena, i maestri di Chartres, David di Dinant, Pietro Abelardo, Raimondo Lullo), ma, al pari di essi, non sviluppa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Circa il problema della conoscenza, il pensiero medievale ha elaborato vari modelli [...] riferimento per larga parte dell’alto Medioevo. È il caso della teoria della conoscenza di Giovanni ScotoEriugena; nel Periphyseon, l’Eriugena riprende Agostino legandone le tematiche alla dottrina dei moti dell’anima derivata dalla Pseudo Dionigi e ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] , ivi, C-CI; Libri Carolini, in MGH. Conc., II, suppl., 1924; Rabano Mauro, Opera, in PL, CVII-CXII; Giovanni ScotoEriugena, Opera, ivi, CXXII; id., De divisione naturae, a cura di C.A. Schlüter, Münster 1938; Onorio Augustodunense, Opera, in PL ...
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NICCOLO da Cusa
Dino Buzzetti
NICCOLÒ da Cusa (Nikolaus von Kues; Nicola Cusano). – Nacque a Cusa (od. Bernkastel-Kues), nella diocesi di Treviri, nel 1401, figlio di Johann Krebs (Henne Cryfftz) e [...] (1447), sulla creazione. Le fonti a cui Cusano fa riferimento in questi lavori sono ancora lo pseudo-Dionigi, Eckhart, ScotoEriugena e Proclo, oltre ad Agostino e Grossatesta per la metafisica della luce. Risalgono a questo periodo anche gli scritti ...
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metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] in un platonismo legato ai temi plotiniani e procliani dell’anima del mondo e dell’ipostatizzarsi dell’essere, in ScotoEriugena e nella Scuola di Chartres. Il ritorno della m. aristotelica è legato alla penetrazione dei testi originali accompagnati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Muovendo dalla controversia sull’uso dell’aristotelismo come base per l’insegnamento [...] – assertore di una forma di panteismo ispirata a Giovanni ScotoEriugena –, il rogo dei Quaderni di Davide di Dinant – della grammatica. Non estranei alla dottrina di Giovanni Duns Scoto, tra i maestri modisti (grammatici e logici) si annoverano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Medioevo occidentale la conoscenza della Bibbia (da biblia, in greco “libri”) era il punto di riferimento [...] capacità di sentire di chi legge.
in P. C. Bori, L’Interpretazione infinita, Bologna, Il Mulino, 1987
Giovanni ScotoEriugena
Teologia e Ars poetica
Sulla Gerarchia celeste di Dionigi
Come l’arte poetica sviluppa interpretazioni morali o cosmogoniche ...
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Bizantina, Civiltà
Agostino Pertusi
Il primo problema che ci dobbiamo porre è se D. ebbe una conoscenza concreta e precisa della cultura greco-bizantina. La risposta è in gran parte negativa: D. non [...] delle traduzioni esistenti al suo tempo si sia ispirato: se a quella di Hilduin di Saint-Denis, o a quella di Giovanni ScotoEriugena, o a quella di Giovanni Saracino o a quella di Roberto Grossatesta. In ogni caso possiamo però dire con certezza che ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...