CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] -Denis. Qui, all'inizio della seconda metà del sec. 9°, lavorò alla traduzione in latino dei testi greci dionisiani Giovanni ScotoEriugena, che dedicò la sua impresa a Carlo il Calvo, il quale qualche anno dopo avrebbe assunto il titolo di abate ...
Leggi Tutto
LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] del sole (Fons vitae, III, 16, 112, 25).
Luce come teofania della natura divina
Secondo il filosofo neoplatonico cristiano Giovanni ScotoEriugena, la l. che si manifesta nella natura è la manifestazione di Dio nel mondo, la sua teofania. Essa è un ...
Leggi Tutto
GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] testo greco dello pseudo-Dionigi fu donato all'abbazia di Saint-Denis nel sec. 9° e venne tradotto in latino da Giovanni ScotoEriugena; è quasi certo dunque che esso doveva essere noto a Suger quando egli commissionò il coro nel 1140. Nell'ambito di ...
Leggi Tutto
PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] che deve essere considerato sia per la sua opera originale sia per quella di traduttore; la speculazione di Giovanni ScotoEriugena (sec. 9°); infine, l'ampia influenza esercitata dalla scuola di Chartres nel 12° secolo. Ma, prima di esaminare questi ...
Leggi Tutto
ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] , ivi, C-CI; Libri Carolini, in MGH. Conc., II, suppl., 1924; Rabano Mauro, Opera, in PL, CVII-CXII; Giovanni ScotoEriugena, Opera, ivi, CXXII; id., De divisione naturae, a cura di C.A. Schlüter, Münster 1938; Onorio Augustodunense, Opera, in PL ...
Leggi Tutto
NUMERI
H. Lange
Si considera n. ognuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ogni oggetto preso in considerazione, servono a indicare la [...] da Girolamo (Ep., XLIX [XLVIII], 2-3; LXVI, 2; CXXIII, 8). Nei secc. 9° e 10° le opere di Giovanni ScotoEriugena e di Incmaro di Reims appaiono cosparse di speculazioni mistiche sui n. biblici.La straordinaria vivacità intellettuale e spirituale che ...
Leggi Tutto
POPOLAZIONI FAVOLOSE
E. Carrara
Con l'espressione p. favolosa vengono indicate numerose specie di esseri viventi del tutto immaginari, ma documentati da una notevole serie di fonti letterarie e figurative. [...] 14), da Paolo Orosio (Hist., V, 8-11), nonché da Isidoro di Siviglia (Etym., XI, 3, 11-12) e da Giovanni ScotoEriugena (De div. nat., II, 4, 8, 12 e 14).Rappresentazioni dell'Androgino compaiono in alcuni manoscritti che trattano di prodigi o mostri ...
Leggi Tutto
ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] funzione del manufatto o dalla destinazione dell'opera d'arte, perché, contrariamente a quanto pensavano i neoplatonici, da ScotoEriugena in poi, "forma non perficitur per materiam", ma "materia perficitur per formam" (Summa theol., I, 7, 1). Si ...
Leggi Tutto
CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] ricorreva all'onnipotenza divina.Nell'ambito di questo panorama due sono le posizioni degne di menzione: quella di Giovanni ScotoEriugena (810-877) e quella di Guglielmo di Conches (1080 ca.-post 1154). Se quest'ultimo infatti, dopo attenta disamina ...
Leggi Tutto
scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...