Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] sulla predestinazione contro Gotescalco; intorno all'860-62 lavorò alla traduzione degli scritti dello Pseudo-Dionigi, poi degli Ambigua di Massimo il Confessore e del De imagine id est de hominis conditione ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] profondamente platonica della teologia e della mistica di S., influenzato, oltre che da Eckhart, dallo pseudo Dionigi e da Giovanni ScotoEriugena: l'Uno Dio come "nulla eterno", la processione del molteplice dall'Uno e il suo ritorno all'Uno, il ...
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Teologo (Tours inizî sec. 11º - ivi 1088), discepolo di Fulberto di Chartres, scolastico a Tours, arcidiacono (1040) di Angers. Le sue dottrine sull'Eucarestia, in polemica con Lanfranco di Bec, furono [...] quantum ad spiritualitatem o per similitudinem, in figura: modo di pensare che deriva dal De corpore et sanguine Christi attribuito a ScotoEriugena (in realtà, di Ratramno di Corbie). Di B. resta un corpus di epistole che illuminano le sue ricerche. ...
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Diacono (m. 860 circa) della Chiesa di Lione, ove diresse la scuola della cattedrale. Scrisse tra l'altro un De electione episcoporum, in favore della libertà di elezione; varie opere contro Amalario e [...] le sue riforme liturgiche, contro ScotoEriugena, contro Gotescalco sulla questione della predestinazione; un commento a s. Paolo; aggiunte al Martyrologium di Beda; una collezione canonica; lettere e poesie un tempo attribuite a un Drepanio, che ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] periodo merita più d’ogni altro d’essere ricordato per aver dato testimonianza di un pensiero veramente originale: ScotoEriugena. La sua opera costituisce un vigoroso monumento di riflessione teologica che assume e introduce nell’Occidente latino le ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] motivi caratteristici della tradizione neoplatonica (soprattutto sotto l'influenza dello Pseudo Dionigi, ma anche di Giovanni ScotoEriugena, dei maestri di Chartres, del Liber de causis e infine di Proclo conosciuto nelle versioni di Guglielmo ...
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Teologo benedettino (m. 875). Monaco a Corbie, prese parte attiva alle maggiori dispute teologiche che si accesero nell'ambiente della rinascita carolingia. Intervenendo nella polemica sulla predestinazione [...] di sostanza, pur mantenendo intatta la fede nella presenza reale (la sua opera De corpore et sanguine Domini, attribuita a Giovanni ScotoEriugena, fu utilizzata, nel sec. 11º, da Berengario di Tours). Tra le altre opere di R. è da ricordare un De ...
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Teologo (sec. 12º), della cui vita non si hanno notizie (egli stesso volle coprire il suo nome col silenzio); monaco a Ratisbona, poi a Canterbury (ove subì l'influenza delle idee di Anselmo d'Aosta); [...] , De solis effectibus, Clavis physicae che è in gran parte una compilazione dal De divisione naturae di ScotoEriugena); di storia (Summa totius seu de omnimoda historia, De luminaribus Ecclesiae, De viris illustribus); di liturgia (Sacramentarium ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] di A. e degli amalriciani: dalle testimonianze degli avversarî sembra che A., sviluppando motivi neoplatonici di Giovanni ScotoEriugena e dei maestri di Chartres, accentuasse l'immanenza di Dio nel finito attraverso una concezione univoca dell ...
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Scrittore medievale (m. Troyes 861), di nobile famiglia spagnola, vissuto in Francia; verso l'846 divenne vescovo di Troyes. Da Carlo il Calvo P. fu incaricato di provvedere alla riforma monastica in Francia, [...] sulla predestinazione con l'Epistola ad Hincmarum et Pardulum episcopos e il trattato De praedestinatione contro Giovanni ScotoEriugena. Compose inoltre gli Annales Bertiniani, una Vita sanctae Maurae virginis e alcune poesie. Mutò il nome ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...