Prima parteAurelio Privitera (1970) riaprì la questione, sostenendo che dalle saghe di Licurgo, di Perseo, delle Miniadi, di Penteo non si può dedurre la storicità di una resistenza delle classi superiori [...] ricorrenti e per lo più interpolati. Inoltre, la presenza del nome Dioniso sulle tavolette del Palazzo di Pilo, su cui gli scribi annotavano il tipo di offerte che il Signore destinava agli dei, e l’ipotesi che il nome del dio derivi da Διός ...
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Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] un complesso sistema di decifrazione. La scrittura e la lettura erano vere e proprie pratiche esoteriche, privilegio di scribi e sacerdoti. E. Havelock sottolinea come questa rivoluzione fu il primo importante passo verso la democrazia: il sistema ...
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scriba
s. m. [dal lat. scriba, der. di scribĕre «scrivere»] (pl. -i). – 1. a. letter. ant. Scrivano, amanuense; talvolta, trascrittore: Ché a sé torce tutta la mia cura Quella materia ond’io son fatto s. (Dante). b. Nell’uso attuale, in senso...
usus scribendi
locuz. lat. (propr. «modo di scrivere»), usata in ital. come s. m. – In filologia, il complesso delle abitudini linguistiche, grammaticali e stilistiche, peculiari di uno scrittore, di una scuola o anche di un’epoca: l’usus...
tabellioni Nell’antica Roma, scribi pubblici, esperti di materie giuridiche, con funzioni anche ufficiali. Nell’Alto Medioevo, notai nell’esarcato ravennate che avevano l’incarico di redigere e conservare gli atti giudiziali e privati. In entrambi...
tabellione
Nell’antica Roma, nome degli scribi pubblici, esperti di materie giuridiche, con funzioni anche ufficiali. Nell’Alto Medioevo, specialmente in ambito bizantino, il termine designava i notai che avevano l’incarico di redigere e conservare...