NABŪ (accadico Nabū, Na-bium, "lo splendente"; ebraico Nebo)
A. Bisi
Divinità babilonese. Figlio di Marduk e di Ṣarpanitum, detto più raramente figlio di Enki. Dio della scrittura e della sapienza, protettore [...] degli artigiani e degli scribi (dupsar gimri), scrittore dell'universo.
Sconosciuto nella Mesopotamia nel periodo sumerico, si manifesta coll'avvento delle prime dinastie semitiche alla fine del III millennio, e vi acquista grande importanza; il ...
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THOT
S. Donadoni
Una delle grandi divinità dell'Egitto antico.
Forse nasce dalla combinazione sincretistica di due diversi dèi, come risulta specialmente evidente proprio dalla sua tipologia: il dio [...] ne è nel complesso abbastanza limitato (tipico, dal Nuovo Regno, il suo figurare in questo aspetto in statuette o gruppi con funzione di protettore degli scribi, o con carattere lunare). Come ibis invece ha spesso corpo umano e porta complesse corone ...
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SIMONE di SAINT ALBANS
A. Lawrence
(o Simon Master)
Miniatore attivo nella seconda metà del sec. 12° presso l'abbazia di St Albans al tempo dell'abate Simon (1167-1183). Artista prolifico e influente, [...] inoltre affermano che l'abate stesso restaurò lo scriptorium dell'abbazia e ne aumentò le risorse, mantenendo inoltre due o tre scribi di prim'ordine nella propria stanza. Egli scrisse inoltre a Richard, priore dell'abbazia di Saint-Victor a Parigi ...
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ZU (sumerico Zū)
A. Bisi
Divinità sumerica, "l'uccello della tempesta", nominata nei testi letterari, senza che da essi possa trarsi una determinazione più precisa dell'aspetto del personaggio.
Zu sembra [...] Ninurta e Zu, mito basato sul conflitto fra il sole e il dèmone invernale della tempesta e delle tenebre; gli scribi semitici sostituirono Lugalbanda a Ninurta, ovvero a Ningirsu (giacché all'inizio della II tavoletta del Poema della Creazione si ...
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LINCOLN
A. Lawrence
(lat. Lindum)
Città dell'Inghilterra, capoluogo dell'omonima contea, sita all'estremo Nord del Fens District, sul fiume Witham.La città fu colonia romana, sede della legio IX al [...] è un gruppo di cinque volumi in stile anglonormanno, che si dimostrano opera di collaborazione di un gruppo di miniatori e scribi: si tratta dei Moralia in Iob di Gregorio Magno (Cathedral Lib., 74-76), dei Sermones di s. Agostino (Cathedral Lib., 90 ...
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CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] , soprattutto nei c. di formato più ridotto.Per vergare le righe di scrittura ordinatamente giustificate e distanziate fra loro lo scriba aveva l'ausilio della rigatura, eseguita di solito a secco, cioè con uno strumento di osso o di metallo, che ...
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BRAILES, William de
A. Bianchi
Miniatore inglese attivo nel secondo quarto del sec. 13° a Oxford. A B. può essere attribuito con certezza un consistente gruppo di lavori, in base alle firme apposte [...] me depeint" e una seconda volta a c. 47 in preghiera. B. è inoltre ricordato in un gruppo di documenti relativi a scribi e miniatori attivi a Oxford, in particolare negli anni 1232, 1246 e 1252 (Pollard, 1954-1956), dai quali è possibile sapere anche ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] e i territori occupati dall'esercito israeliano nel 1967.Storicamente il termine P. deriva da Palashtu, nome con il quale gli scribi assiri (secc. 9°-7° a.C.) indicavano il territorio meridionale della costa palestinese occupato dai Filistei, uno dei ...
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LUXEUIL, Abbazia di
F. Cecchini
(Luxovium, Lussovium nei docc. medievali)
Abbazia situata nella cittadina di Luxeuil-les-Bains (dip. Haute-Saône), ai piedi dei Vosgi, nella diocesi di Besançon, L. fu [...] 62-63), decorati con un vastissimo repertorio di iniziali zoo-fitomorfe e a nastro continuo. Furono probabilmente iniziate a Corbie da scribi di L. la Historia Francorum di Gregorio di Tours, della fine del sec. 7° (Parigi, BN, lat. 17655; Lowe, 1952 ...
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scriba
s. m. [dal lat. scriba, der. di scribĕre «scrivere»] (pl. -i). – 1. a. letter. ant. Scrivano, amanuense; talvolta, trascrittore: Ché a sé torce tutta la mia cura Quella materia ond’io son fatto s. (Dante). b. Nell’uso attuale, in senso...
usus scribendi
locuz. lat. (propr. «modo di scrivere»), usata in ital. come s. m. – In filologia, il complesso delle abitudini linguistiche, grammaticali e stilistiche, peculiari di uno scrittore, di una scuola o anche di un’epoca: l’usus...