CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] più o meno raffinati principi e cortigiani: la miniatura è quasi status symbol dell'élite carolingia. Innumerevoli sono gli scriptoria che copiano testi antichi e testi nuovi, assai spesso con decorazioni.Gli storici della miniatura carolingia hanno ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] assunse un carattere maggiormente narrativo nei libri miniati prodotti per il sovrano e la corte nei grandi scriptoria delle abbazie imperiali. In questi manoscritti appaiono infatti raffigurati temi quali lo Sposalizio della Vergine, la Dormizione ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] di produzione francescana a proposito dei manoscritti, poiché l'Ordine non ebbe mai al suo interno una struttura di scriptoria simile a quella dei Benedettini. Vi furono naturalmente, tra i frati, amanuensi e miniatori, che dovevano però essere stati ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] ottoniana.Campo privilegiato per lo sviluppo dell'iconografia cristologica fu l'illustrazione degli evangeliari, in cui gli scriptoria di Treviri, Reichenau, Echternach e Colonia ebbero un ruolo primario. Elaborazioni nuove e originali, tuttavia, si ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] di libri. Tuttavia si ritiene che soltanto i monasteri maggiori fossero dotati di biblioteche e di veri e propri scriptoria (Wādī Naṭrūn, S. Macario; al-Fayyūm, S. Michele; Sōhāg, convento Bianco).Alcuni testi scritti su papiro sono ornati lungo ...
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NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] , peraltro d'incerta collocazione (Grabar, 1972), sebbene l'esistenza in città di molte biblioteche, alcune anche con scriptoria annessi, autorizzi a ipotizzare un'intensa attività miniatoria. Alla celebre biblioteca del cenobio di S. Severino altre ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] La separazione tra testo e immagini in età paleologa viene generalmente spiegata in termini economici, come crisi degli scriptoria integrati a causa del ridotto mercato dei libri di lusso nel piccolo impero tardobizantino (Belting, 1970). Va tuttavia ...
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scriptorium
〈skriptòrium〉 s. neutro, lat. mediev. (pl. scriptoria). – Termine equivalente all’ital. scrittoio (che ne deriva): nell’alto medioevo indicava l’ambiente (officina scrittoria), annesso a una chiesa, soprattutto cattedrale sede...
scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...