Letterato e uomo politico (Mantova 1826 - Milano 1905). Cospiratore, esule dal 1848 al 1850 in Francia e in Svizzera, tornato in Lombardia collaborò al Crepuscolo di C. Tenca e al Vesta Verde di C. Correnti. [...] ., 1906-11) con agilità ed eleganza. Ha il merito di aver fatto conoscere Heine agli Italiani e di aver divulgato in Italia le opere di scrittori europei poco conosciuti. I suoi studî più convincenti sono forse quelli su C. Tenca e su C. Correnti. ...
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PETRONI, Guglielmo
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Lucca il 30 ottobre 1911; ha fatto parte di varie riviste: Letteratura, Prospettive, La ruota, ecc.; dal 1938 vive a Roma, dove nel 1943 fu arrestato, [...] Novecento, Firenze 1940; id., in Tempo (Milano), 1949, n. 38; P. Pancrazi, prefaz. a Il mondo è una prigione, cit., poi in Scrittori d'oggi, V, Firenze 1950; E. Cecchi, in L'Europeo, 21 agosto 1949; G. Bellonci, in Il Giornale d'Italia, 1° settembre ...
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VICARI, Giambattista
Giuliano Manacorda
Scrittore, nato a Ravenna il 23 luglio 1909, morto a Roma il 23 marzo 1978. Laureatosi in legge a Bologna, si trasferì a Roma nel 1938. Il suo eclettismo giovanile [...] " in cui furono pubblicate opere di C. Pavese, E. Emanuelli, L. Bigiaretti, M. Cancogni, E. Morovich, e altri. Fu anche editore di scrittori stranieri (da E. Pound a E. D'Ors, da E.A. Poe a G. Flaubert) e traduttore dall'inglese. Nelle edizioni di ...
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Scrittore francese, nato a Parigi nel 1888. Tutta la sua opera s'ispira a una concezione cattolica integrale e intransigente, che si afferma con una violenza apocalittica a volte volutamente crudele, lieta [...] senso profondo ch'egli ha del male in quanto peccato, opera volontaria dell'uomo contro Dio, il B. si apparenta senza dubbio a scrittori cattolici quali J. Barbey d'Aurevilly, E. Hello, A. Villiers de l'Isle-Adam, E. Drumont, L. Bloy, ch'egli stesso ...
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WERFEL, Franz
Alda MANGHI
WERFEL, Franz (XXXV, p. 713) - Scrittore tedesco, morto a Hollywood il 26 agosto 1945.
Dopo due opere d'ispirazione biblica (Der Weg der Verheissung Ein Bibelspiel, Vienna [...] Das Lied von Bernadette (trad. it., Milano 1947), col quale torna alla per lui così felice ispirazione religiosa, questa volta però in un ambiente ed in un mondo ben lontani dai suoi.
Bibl.: B. Tecchi, Scrittori tedeschi del novecento, Milano 1941. ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] Il bisogno di tutto commisurare alla personale esperienza, che è proprio del poeta lirico, agisce sempre o quasi sempre anche nel Petrarca scrittore latino e umanista; e in ciò forse è l'origine prima di quella speditezza di modi che in lui spesso ci ...
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BRENZONE (Brenzoni), Laura
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Nacque da Nicolò e da Bianca Fracastoro a Verona nella seconda metà del sec. XV. Di lei, ricca e avvenente, si sa soltanto ciò che ci è stato tramandato dai letterati (Panfilo [...] di letterati che rinnovano nella città la spensieratezza della stagione umanistica, anche se l'offerta lirica dei vari scrittori, qualora si faccia eccezione per Giovanni Cotta e Giorgio Sommariva, non supera il livello di una decorosa mediocrità ...
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Critico letterario e cinematografico italiano (Firenze 1925 - Roma 2001); figura rappresentativa del giornalismo italiano, collaborò come critico letterario alle riviste Nuova Antologia, Il Mondo e Il [...] al 1993 le sue recensioni cinematografiche in annuari Laterza; si ricordano inoltre Eva dopo Eva: la donna nel cinema italiano (1981); Dolci, pestiferi, perversi: i bambini del cinema (1995); Gli ultimi divi (2001); Scrittori al cinema (post. 2002). ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] a noi giunta, di lingua letteraria attica: il dialetto della tragedia.
Solo verso la fine del 5° sec. la lingua degli scrittori attici si fa più aderente al dialetto locale e ben presto diviene la lingua letteraria di tutta la G., favorita, in questo ...
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Letterato italiano (Torino 1869 - ivi 1925). T. fu un sensibile interprete, all'alba del sec. 20º, dell'insofferenza verso i poeti della generazione precedente, specie verso Carducci e D'Annunzio e anticipatore [...] ogni grandezza al Tasso; una serie di articoli dell'anno seguente, intesi a denunziare plagi del D'Annunzio da scrittori francesi e inglesi, diede clamoroso avvio all'attività critica, appassionata e spregiudicata. Tale attività si segnalò quindi sin ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).