Scrittore, nato a Firenze l'8 marzo 1881. Studioso di problemi educativi, libero docente di psicologia, redattore e collaboratore di molti giornali e periodici, direttore (1921-24) del risorto Giornalino [...] 'Assisi, 2ª ed., ivi 1926; Virgilio, Milano 1927; Dante, ivi 1930; ecc.), sia con traduzioni e riduzioni da scrittori antichi e moderni (Cervantes, Rabelais, Swift, Andersen, Lamartine, ecc.), sia, soprattutto, con fiabe, racconti e romanzi nei quali ...
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Scrittore e critico italiano (Bagnorea, od. Bagnoregio, 1896 - Roma 1968). Autore la cui opera è dominata dal contrasto tra morbida sensualità e vigile coscienza morale, tra l'egocentrismo e l'anelito [...] un'intensa attività di saggista e critico, soprattutto della letteratura tedesca (Wackenroder, 1927; Maestri ed amici, 1934; Scrittori tedeschi del '900, 1941; Carossa, 1947; L'arte di Thomas Mann, 1956; Officina segreta, 1957; Romantici tedeschi ...
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Scrittore tedesco (Eluisenstein, Livonia, 1890 - Darmstadt 1977). Presto trasferitosi a Berlino, alternò romanzi incentrati su amori contrastati e conflitti psicologici (Die Verdammten, 1923, trad. it. [...] il suo Das Reich der Dämonen (1941); il suo concetto di "emigrazione interna", con il quale in seguito intese difendere gli scrittori estranei al nazismo ma rimasti in Germania, fu duramente criticato da Th. Mann. Autore di due volumi su E. Caruso ...
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Caramore, Gabriella. – Saggista e conduttrice radiofonica italiana (n. Venezia 1945). Laureatasi in Lettere, la sua attività di scrittrice e conduttrice alla radio, all’inizio incentrata su temi letterari [...] su Rai Radio Tre, tra cui dal 1991 al 1993 del programma Paesaggio con figure, in cui ha incontrato vari intellettuali e scrittori del nostro tempo. Dal 1993 cura e conduce il programma di cultura religiosa Uomini e Profeti, e presso la casa editrice ...
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Scrittore spagnolo (Mérida 1756 - Madrid 1797). Esordì con una Sátira contra los abusos introducidos en la poesía castellana (1782) in cui attaccò F. Lope, P. Calderón e il teatro spagnolo del sec. 17º. [...] straniera. L'opera fondamentale di F. è Exequias de la lengua castellana (1782), nella quale indicò nell'incapacità degli scrittori del suo secolo il motivo della decadenza della lingua. L'irruenza che caratterizzò tutte le opere di F. si riflette ...
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Scrittore italiano (n. Taranto 1963). Laureatosi in Giurisprudenza (con specializzazione in Criminologia), ha lavorato per qualche anno come giornalista e procuratore legale prima di trasferirsi in Lombardia [...] (2010), tra gli altri. Nel 2011 è tornato in libreria con la raccolta corale Meridione d’inchiostro - racconti inediti di scrittori del Sud e nel 2013 con il romanzo Per sempre carnivori, cui hanno fatto seguito L'umano sistema fognario (2014), Le ...
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Scrittrice inglese (Leighton, Shropshire, 1881 - St. Leonards, Sussex, 1927). Collaborò con versi e prose a riviste inglesi e americane e a Londra con articoli di critica letteraria in The bookman. Nei [...] del Galles. La sua opera fu apprezzata dopo la morte e nel 1928 i cinque romanzi furono ristampati con introduzioni di noti scrittori, tra cui G. K. Chesterton. Nel 1929 furono pubblicate le sue poesie con introduzione di W. De La Mare e una raccolta ...
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BELPRATO, Giovanni Vincenzo
Romeo De Maio
Nacque a Napoli o, più probabilmente, in Anversa (Aquila) nel primo decennio del sec. XVI, se nel 1528 egli poteva succedere nella contea a suo padre Giovanni [...] autori..., Venezia 1564, pp. 541-46: versi che caratterizzano il B. essenzialmente come "poeta coniugale" accanto a maggiori scrittori quali il Tarsia e il Rota.
Si colloca in questo periodo la più intensa attività letteraria del Belprato. Nel 1549 ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] il prete e poeta popolare P. Dass, e soprattutto L. Holberg (17°-18° sec.), nativo di Bergen, ma pur sempre il massimo scrittore e letterato nordico di apertura europea dell’inizio del 18° sec. danese; né J.H. Wessel (18° sec.) può essere astratto da ...
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Poeta italiano (Roma 1885 - ivi 1928). Poeta ambizioso e fecondo, O. partì da una formazione pascoliana e dannunziana, ma sfiorò anche il crepuscolarismo e le esperienze dei primi vociani. Al tempo stesso [...] della natura e della storia.
Vita e opere
Fondò e diresse la rivista Lirica (1912-13), che rivelò alcuni giovani notevoli scrittori operanti a Roma: collaborò a La Voce di De Robertis (dove espresse in modi personali una poetica della liricità e del ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).