MALEO-POLINESIACHE, LINGUE
Renward Brandstetter
. Nome. - La famiglia di lingue che forma l'oggetto del presente articolo viene chiamata maleo-polinesiaca, con una designazione coniata da W. v. Humholdt. [...] una stella rappresenta la luce o il fuoco. La scrittura ha fatto il maggiore progresso nella remotissima isola di i popoli che l'adottarono risentirono l'influenza della letteratura araba e persiana. Un'opera notevole. derivata da queste due ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] ai Persiani, ai popoli della Libia, e più tardi agli Arabi e ai Berberi, presso i quali tuttora si riscontra. L' e moltiplicativa, e ha per simboli fondamentali i seguenti:
La scrittura procede per colonne verticali che si leggono dall'alto al basso ...
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MALESI
Hendricus Johannus Tobias BIJLMER
Renward BRANDSTETTER
Nicolaas J. KROM
. Sotto il nome di Malesi sono comprese le popolazioni dell'arcipelago delle Indie Olandesi e delle Filippine e inoltre [...] per le consonanti, i Malesi si sono tratti d'impiccio modificando i segni arabici; per le vocali, non è loro venuto in mente di ricorrere allo stesso rimedio e quindi la scrittura delle vocali è assai manchevole: per es., buruṅ "uccello" e boroṅ "all ...
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MANICHEISMO
Alberto Pincherle
. È la religione fondata da Mānī (v. sotto), la quale tra la seconda metà del sec. III d. C. e il XIII si diffuse, nonostante le frequenti persecuzioni, fino alla Spagna [...] e, secondo una tradizione, inventato anche una nuova scrittura.
Queste dichiarazioni hanno importanza notevole. In primo luogo (per le ultime tre, v. sotto: Bibliografia).
Tra le fonti arabe vanno ricordati: il Fihrist (v.) di Ibn an-Nadīm; l'opera ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] rurale di una regione restata ai margini della modernità. La scrittura di Bergounioux si fa sempre più captazione rigorosa e sottile (n. 1950) eleva un canto memore della grande lirica araba. Va ricordata anche la voce di J.-E. Bencheikh (1930 ...
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OCULISTICA (dal lat. oculus "occhio")
Giuseppe Ovio
È lo studio che ha per obiettivo la consenazione e la cura dell'occhio; o, con più larga comprensione, col nome di oculistica s'intende lo studio di [...] sec. IV), Alessandro di Tralles. Parecchi libri uscirono dalla scuola araba, fra cui celebri quelli di Rāzī, Avicenna, Alhazen. Dalla V. Haüy nel 1784, e per la lettura e la scrittura si adottò il metodo inventato dall'allievo cieco L. Braille, ...
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Israeliana, letteratura
Elena Loewenthal
La l. i. è da considerarsi una letteratura nazionale, strettamente legata alla realtà dello Stato d'Israele, nato nel 1948. Ma prima di avviare una rassegna, [...] e delle molte voci che la compongono, ebraica ma anche araba o di radice più direttamente europea. E l'immagine che meglio interno della quale, J. Rotem (n. 1944) rappresenta con la sua scrittura, e in particolare con Keri'ah (1996; trad. it. Lo ...
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PENNA (fr. plume; sp. pluma; ted. Feder; ingl. feather)
Giuseppe MONTALENTI
Stefano LA COLLA
Pietro PRESBITERO
*
Produzioni tegumentali, di natura cornea, caratteristiche degli Uccelli, così come [...] e i popoli che hanno subito l'influsso della cultura araba. Il primo autore che parli di penne d'uccello tagliate una capsula con pennino di acciaio avente lo scopo di facilitare la scrittura e nel 1819 se ne trova un altro pure in Inghilterra di ...
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PIANIFICAZIONE LINGUISTICA
Gaetano Berruto
Per p.l. s'intende l'insieme degli interventi compiuti da stati o istituzioni al fine di modificare uno o più aspetti della situazione linguistica in un paese [...] in Israele, ed è generalmente noto agli Israeliani di lingua madre yiddish o araba, ecc.
Altri paesi ove si sono attuati nel 20° secolo rilevanti riduzione del numero dei logogrammi della scrittura cinese (lo standard di alfabetizzazione prevede ...
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YAZIDI
Michelangelo Guidi
. Nome di un gruppo di popolazioni ordinate a tribù, di origine e di lingua curda e con religione propria; detti comunemente adoratori del diavolo. Il loro nucleo principale [...] Nero e il Libro della Rivelazione, di cui abbiamo redazione araba e curda e che scritti in origine in lettere arabo-persiane, furono poi traslitterati in una speciale scrittura crittica. Credenze e pratiche dànno concordemente alla religione yazidica ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...