GELASIO II, papa
Stephan Freund
Giovanni da Gaeta nacque tra il 1060 e il settembre 1064 da Giovanni Coniuolo, appartenente a una nobile famiglia di Gaeta. Il padre era già morto nel 1068 e Giovanni, [...] trasmise all'Occidente il sapere medico di origine greco-araba; il futuro abate Oderisio; Leone Marsicano e Pietro una radicale riforma della scrittura, che portò all'affermazione della chiara minuscola come scrittura tipica dei documenti pontifici. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] » (F. Gabrieli, Storia, cultura e civiltà degli Arabi in Italia, in Gli Arabi in Italia, a cura di F. Gabrieli, U. possono per valore letterario e […] anche per numero paragonarsi alle scritture di tal genere» (B. Capasso, Le fonti della storia ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] svolta da B., in apparenza confermata sia dalla sua scrittura dell'epoca, una semigotica "libera, svelta e , in Studi e testi, XLVIII, Roma 1927 (la numerazione araba è relativa ai testi, quella romana all'introduzione). Supplementi all'epistolario ...
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Clemente I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Nella lista dei vescovi di Roma fornita da Ireneo di Lione, C. (o Clemente Romano) è considerato il terzo successore degli apostoli dopo Lino e Anacleto. [...] in Gesù Cristo e che è dimostrata dall'osservazione della natura, dal prodigio dell'araba fenice, che rinasce dalle proprie ceneri, come anche dall'insegnamento della Scrittura (capp. 24-28). I modelli di comportamento sono Abramo, Isacco e Giacobbe ...
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Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] resto, ancora oggi il sentimento di gran lunga prevalente nel mondo arabo è di riuscire un giorno a gettare a mare gli ebrei, mai visto la luce senza una nuova interpretazione della Scrittura e della Patristica che cancellasse l'accusa di deicidio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] discendeva direttamente dai classici, sul filo di una scrittura screziata e prensile, sostenuta e versicolore, aulica e nell’età giovanile (1945-55) proseguì i suoi studi di arabista: lavori sulla storia del califfato tra gli Omayyadi e gli Abbasidi ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] -est dal Tauro e dagli Zagros e a sud-ovest dal deserto siro-arabico. Su questa vallata s'imposta lo schema (già descritto) delle "quattro il mondo privo di organizzazione statale e di scrittura, e dunque privo degli strumenti di interazione formale ...
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Amalfi
Gerardo Sangermano
Attestata per la prima volta alla fine del VI sec. come castrum e sede vescovile, Amalfi si emancipò da Napoli, costituendosi in ducato autonomo, intorno alla metà del sec. [...] gli atti stipulati a Napoli, Sorrento e Amalfi in scrittura comune, più semplice e leggibile, a opera di notai de Romania di Scala, dal 1220 al 1229 primo secreto non di origine araba o siciliana, cui successe ancora, fino al 1232, un suo parente, ...
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Africa
Continente separato dall’Europa e dall’Asia dal Mar Mediterraneo; all’Asia era congiunto mediante l’istmo di Suez, mentre più a S ne è separato dal Mar Rosso; l’Oceano Indiano bagna il restante [...] nel vasto impero del Mali (1200-1500), i cui sovrani, islamizzati, si servirono di funzionari di lingua araba, introducendo la scrittura nell’amministrazione dello Stato. Non ebbero invece rapporti determinanti col mondo musulmano le regioni dell’A ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] poteva pretendere di sostituirsi agli enunciati della Sacra Scrittura allorché si avventurava in una rilettura dell’opera il suo entusiasmo: la medicina greca e araba, l’astronomia di Tolomeo, l’astrologia degli arabi e il ‘nuovo’ Aristotele. La ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...