TORTELLI, Giovanni
Mariarosa Cortesi
(Giovanni Aretino). – Nacque probabilmente ad Arezzo fra il 1406 e il 1411 (Bacci, 2016, pp. 66-72; va dunque corretta la data circa 1400, tradizionalmente accettata), [...] Opere minori. IV, Città del Vaticano 1937, pp. 154-168 (la prima pubblicazione in appendice a Mancini, pp. 269-282); O. Besomi, Dai “Gesta Tortelli (Hain 15563) e Adamo da Montaldo, in Scrittura biblioteche e stampa nel Quattrocento. Atti del 2° ...
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LUZZASCHI, Luzzasco
Stefano Lorenzetti
Nacque a Ferrara, probabilmente nel 1545.
Non essendo stato rinvenuto l'atto di battesimo, l'anno di nascita si desume dal fatto che morì nel 1607 all'età di sessantadue [...] duca e a una ristretta cerchia di intenditori.
L'esordio sulla scena pubblica del L. avvenne con la stampa del Primo libro di ricercari di meglio piegarsi alle esigenze di una scrittura polifonica ormai volutamente disarticolata e frammentata, pronta ...
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COSTA, Orazio
Paolo Puppa
Nacque a Roma il 6 agosto 1911 da Giovanni, professore di lettere e studioso di storia, di origini dalmate, direttore della rivista protestante Bilychnis, e da Caterina Giovangigli [...] utopia di una condivisione comunitaria tra scena e pubblico, la cui interruzione avrebbe determinato la crisi del drammaturgia lirica annovera filoni alti, dalla tragedia antica alla scrittura dannunziana, come la Francesca da Rimini al Vittoriale ( ...
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MONELLI, Paolo
Giorgio Zanetti
– Nacque il 15 luglio 1891 a Fiorano Modenese, da Ernesto e da Maria Antonini registrata all’anagrafe del Comune come «massaia possidente».
In ragione delle funzioni del [...] ed etimologia delle parole e aneddoti per svagare il lettore, pubblicato a Milano da Hoepli nel 1933, che sarà ristampato anche nel con le alte sfere del potere, non senza piegare la scrittura ad ambigui tributi al clima teso e cupo dell’eterofobia ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] cattolicesimo, il rapporto tra autorità della Scrittura e autorità della Chiesa, la previsione la Société d'hist. et d'arch. de Genève, X (1951-55), p. 401). Hanno pubblicato lettere del C. a J.-J. de Sellon: P.E. Schazmann, Un carteggio inedito di G. ...
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CILEA, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 23 luglio 1866 da Giuseppe, apprezzato civilista e dilettante di musica, e da Felicita Grillo. A soli sette anni fu inviato a Napoli [...] caratteristiche formali quali l'eleganza della scrittura, la raffinatezza della strumentazione e sé, per le ragioni esposte, la lenta penetrazione che esercita sul pubblico, tale da giustificare il crescente successo che l'accompagnò e l'accompagna ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] e da quel momento fece soprattutto lavoro di studio e di scrittura. Il rapporto coniugale si era fatto più teso, difficile: Ongaro Venezia il 13 gennaio 2005, senza riuscire a vedere pubblicata l’antologia L’utopia della realtà, cit., a cui ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] a dibattiti e polemiche in campo culturale e politico, si cimentò nella scrittura saggistica attraverso testi perlopiù brevi, tanto più efficaci quanto più diretti a un pubblico ampio, in virtù di una prosa elegante e di un taglio divulgativo ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] 2013, p. 175).
I best-seller mondiali
Pubblicato in Italia mentre l’opinione pubblica era divisa dalla legge sull’aborto, Lettera a un pieno di ciliege (Milano 2008).
Il lavoro di scrittura del romanzo familiare subì una brusca interruzione l’11 ...
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GAGLIANO, Marco da
Rossella Pelagalli
Nato a Firenze il 1° maggio 1582, fu il secondo dei sette figli di Zanobi (originario di Gagliano, la cittadina da cui prese il nome, nel Mugello) e Camilla di [...] contenente aspre critiche sulle doti compositive del G., l'Effrem intendeva rendere pubblica la disputa col G. il quale, da parte sua, già nella relazione testo-musica, l'aumentato virtuosismo della scrittura e la presenza di forti contrasti ritmici ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...