PANFILO, Ganimede
Giuseppe Crimi
PANFILO, Ganimede. – Nacque da Francesco e da una Felice di cui si ignora il cognome a San Severino Marche, verosimilmente tra il 1513 e il 1516 (Ranaldi, Memorie, c. [...] servo», c. 2r) e che Bembo lo aveva esortato a pubblicare i versi («il Reverendiss. Bembo delle sublime scientie Prora, e Poppe componimenti editi nei Trascorsi, Panfilo prosegue nella scrittura di testi encomiastici diretti a pontefici (Pio V ...
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FASCE, Clemente
Alberto Beniscelli
Nacque a Genova il 1º dic. 1725 da Clemente Placido e Francesca Fasce. Il F. entrò nell'Ordine delle Scuole pie il 1º sett. 1742, Seguito poi, in questa sua scelta [...] sue qualità letterarie e pedagogiche. Forte di una scrittura poetica che durante il soggiorno parmense s'era venuta come il F., già nel 1759 aveva curato la composizione e la pubblicazione di un volumetto in versi degli scolari delle Scuole pie su La ...
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FERRARELLI, Giuseppe
Toni Iermano
Nacque a Teramo l'8 genn. 1832 da Carmine, alto magistrato borbonico, e Maria Giuseppa Frangipane dei duchi di Mirabello.
La famiglia, originaria di Mesoraca, un piccolo [...] Dante e di Manzoni ed allievo del De Sanctis, dalla scrittura semplice e lineare, il F. conquistò molte simpatie tra XXXII (1887), pp. 199-264 (poi Roma 1887). Nel 1883 pubblicava a Napoli un saggio su Tiberio Carafa e la congiura dei Macchia.
Questo ...
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PALUMBO, Nino
Vincenzo Caporale
PALUMBO, Nino. – Secondogenito di Domenico, artigiano, e Gaetana Moscatelli, nacque a Trani il 15 aprile 1921.
All’età di undici anni si trasferì con la famiglia a Bari; [...] camera», di alcune sue opere giovanili (S. Martelli, Itinerario della scrittura palumbiana, in N. P. vent’anni dopo…, 2004, p e con introd. di S. Martelli (ibid. 1993), che pubblica il racconto in una versione giovanile.
Fonti e Bibl.: Scandiscono la ...
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EMO CAPODILISTA, Andrea
Maria Virginia Geremia
Nacque a Battaglia (Padova) il 14 ott. 1901 da Angelo, di nobile famiglia veneziana, e da Emilia dei baroni Barracco, discendente da una altrettanto nobile [...] su Padova), nel secondo dopoguerra si ritrasse completamente dalla vita pubblica, vivendo in un volontario isolamento tra Roma e la casa di si presenta, anche se esposto in forma di scrittura breve e aforismatica, come pensiero fortemente unitario e ...
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BRAGADIN, Daniele
Paolo Preto
Nato a Venezia il 20 genn. 1682, riuscì ad emergere ancor giovane tra i patrizi della sua generazione grazie ad una buona cultura, nutrita di attente letture degli storici [...] ricoprendo anche per tre volte la carica di savio alla Scrittura (1717, 1718, 1720). Era dunque già ben introdotto nella B. anni di intensa ed appassionata partecipazione alla vita pubblica in una posizione di chiara preminenza. Rieletto subito, nel ...
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MACEDONIO, Marcello
Girolamo De Miranda
Nacque a Napoli il 17 apr. 1582 da Loise, di nobile famiglia appartenente all'antico "sedile" di Porto, e dalla capuana Lucrezia Di Falco. Dal matrimonio, celebrato [...] di fatto avocò a sé il compito di gestire e dare veste pubblica alla produzione del M., nel momento in cui questi sceglieva di 318 s.; A. Quondam, La parola nel labirinto. Società e scrittura del manierismo a Napoli, Bari-Roma 1975, pp. 297-304; ...
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PIZZUTO, Antonio
Rosalba Galvagno
PIZZUTO, Antonio (Antonino). – Nacque a Palermo il 14 maggio 1893, primogenito di Giovanni, avvocato, e di Maria Amico, poetessa e cultrice di musica, figlia di Ugo [...] si può considerare come il luogo privilegiato da cui si genera la scrittura di Pizzuto: «Io non so quali sono le mie origini. 1996, pp. 187-214, che non comprende il ricco epistolario pubblicato solo a partire dal 2001. Si elencano solo le prime ...
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CIAMPOLINI, Luigi
Mario Vitti
Nato a Firenze il 7 ag. 1786 da Giovanni, cancelliere maggiore della corte criminale, e da Laura Bianchi, studiò giurisprudenza, per volontà dei padre, nell'università [...] riveduto e corretto, e gli elogi funebri di F. Benedetti (già pubblicato da E. De Tipaldo nelle Biografie degli ital. illustri, I, di lingua italiana, verificabili anche nella prassi della scrittura, la contraddizione appare chiara.
Fonti e Bibl.: ...
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BOTTI, Giuseppe
Claudio Barocas
Nato a Vanzone San Carlo (Novara), il 3 novembre 1889, da Bartolomeo e da Maria Gorini, studiò nel collegio Mellerio-Rosmini di Domodossola, il cui ambiente religioso [...] materiale sul quale acquistare familiarità con i segni della scrittura ieratica. Di questo suo noviziato sono testimonianza i da Deir el-Medineh, Firenze 1967). Se si eccettua un articolo pubblicato nel 1968, fu questa l'ultima opera del B., e come ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...