I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] in maniera importante la terminologia della vita pubblica (dall’amministrazione all’economia al diritto) e Vox Romanica» 23, pp. 3-21.
Mancini, Marco (1994), Oralità e scrittura nei testi delle origini, in Serianni & Trifone 1994, vol. 2°, ...
Leggi Tutto
di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] tra i libri di lettura più diffusi per la scuola e il pubblico giovanile (85 edizioni tra il 1782 e il 1883); a esse mira «ad accentuare la aggraziata e armoniosa varietà della sua scrittura» (Vitale 1992a: 227). La prosa puristica di Antonio Cesari ...
Leggi Tutto
Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] fine dell’XI e i primi del XIII secolo, un impiego del volgare negli atti pubblici assai più esteso di quanto non fosse nella penisola. Le scritture, tuttavia, restarono per alcuni secoli le sole testimonianze scritte negli antichi volgari sardi.
La ...
Leggi Tutto
Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] facilmente individuabili: l’emittente è un’autorità pubblica; il destinatario è chiaramente individuabile; la riunite all’interno di un medesimo testo forme e tecniche di scrittura e stilistiche tipiche di varietà testuali diverse (Lo Duca 2003: ...
Leggi Tutto
Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] media; ➔ radio e lingua; ➔ televisione e lingua; ➔ pubblicità e lingua). La radio e il teatro di prosa hanno rappresentato gerarchia, con il massimo di unificazione e standardizzazione nella scrittura e nella morfologia e con il minimo di uniformità ...
Leggi Tutto
Crittografia
GGiancarlo Bongiovanni
di Giancarlo Bongiovanni
SOMMARIO: 1. Introduzione e definizioni. ▭ 2. Cenni storici. ▭ 3. Crittografia a chiave segreta: a) l'algoritmo DES; b) l'algoritmo IDEA; [...] definizioni.
La crittografia (o scrittura nascosta, dal greco κρυπτο*ς, nascosto, e γραϕι*α, scrittura) è la disciplina che con la propria chiave privata, e B lo decifra con la chiave pubblica di A. In questo caso non c'è segretezza, dato che chiunque ...
Leggi Tutto
Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] : l’espressione sintetica per immagini, tipica dei graffiti e delle prime forme di scrittura. Basta considerare le scritture miste di lettere e disegni, diffusissime in pubblicità, siti Internet, chat, blog e sms e, in particolare, gli emoticon, le ...
Leggi Tutto
Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] parlato va ricercato soprattutto all’interno di scritture opportunamente predisposte per essere ascoltate, dunque 1997, 0,55%), con una media tuttavia intorno al 37% nella pubblicità. Ma dagli anni Novanta a oggi è entrata in italiano una massa di ...
Leggi Tutto
Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] del XIII secolo e guadagna spazio nel corso del secolo successivo. Verso la metà del Trecento compaiono anche le prime scritturepubbliche in volgare.
La produzione in volgare del Veneto è la più ricca della penisola dopo quella toscana, e fiorisce ...
Leggi Tutto
Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] della stesura del Fermo e Lucia, terminato nel settembre 1823 ma non pubblicato, il problema di una lingua «viva e vera» gli si presenta dopo il 1840 si fa invece più consistente nella scrittura di Manzoni l’impiego di tratti fiorentini, con maggiore ...
Leggi Tutto
scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...