Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] facilmente individuabili: l’emittente è un’autorità pubblica; il destinatario è chiaramente individuabile; la riunite all’interno di un medesimo testo forme e tecniche di scrittura e stilistiche tipiche di varietà testuali diverse (Lo Duca 2003: ...
Leggi Tutto
Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] media; ➔ radio e lingua; ➔ televisione e lingua; ➔ pubblicità e lingua). La radio e il teatro di prosa hanno rappresentato gerarchia, con il massimo di unificazione e standardizzazione nella scrittura e nella morfologia e con il minimo di uniformità ...
Leggi Tutto
Crittografia
GGiancarlo Bongiovanni
di Giancarlo Bongiovanni
SOMMARIO: 1. Introduzione e definizioni. ▭ 2. Cenni storici. ▭ 3. Crittografia a chiave segreta: a) l'algoritmo DES; b) l'algoritmo IDEA; [...] definizioni.
La crittografia (o scrittura nascosta, dal greco κρυπτο*ς, nascosto, e γραϕι*α, scrittura) è la disciplina che con la propria chiave privata, e B lo decifra con la chiave pubblica di A. In questo caso non c'è segretezza, dato che chiunque ...
Leggi Tutto
Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] : l’espressione sintetica per immagini, tipica dei graffiti e delle prime forme di scrittura. Basta considerare le scritture miste di lettere e disegni, diffusissime in pubblicità, siti Internet, chat, blog e sms e, in particolare, gli emoticon, le ...
Leggi Tutto
Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] parlato va ricercato soprattutto all’interno di scritture opportunamente predisposte per essere ascoltate, dunque 1997, 0,55%), con una media tuttavia intorno al 37% nella pubblicità. Ma dagli anni Novanta a oggi è entrata in italiano una massa di ...
Leggi Tutto
Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] del XIII secolo e guadagna spazio nel corso del secolo successivo. Verso la metà del Trecento compaiono anche le prime scritturepubbliche in volgare.
La produzione in volgare del Veneto è la più ricca della penisola dopo quella toscana, e fiorisce ...
Leggi Tutto
Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] della stesura del Fermo e Lucia, terminato nel settembre 1823 ma non pubblicato, il problema di una lingua «viva e vera» gli si presenta dopo il 1840 si fa invece più consistente nella scrittura di Manzoni l’impiego di tratti fiorentini, con maggiore ...
Leggi Tutto
Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] queste pagine che si fanno strada modalità più moderne di scrittura, determinate da esigenze di rapidità ed economia, oltre che comincia a delinearsi nei generi più comunicativi, rivolti a un pubblico più ampio. Uno di questi è la commedia, dove si ...
Leggi Tutto
Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] statuti. Tali documenti possono essere considerati in sé, indipendentemente dalla stesura in latino o in volgare, scritturepubbliche intrinsecamente legate all’organizzazione della società comunale. Si tratta infatti di raccolte più o meno organiche ...
Leggi Tutto
La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] , a metà Trecento, precisa che la «scienza della divina scrittura» non deve essere appresa da tutti allo stesso modo e alto. In realtà, non sono prediche, ma discorsi pubblici. La predica domenicale dei parroci non sembra invece linguisticamente in ...
Leggi Tutto
scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...